Scommessa Amichevole

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Peter pov.


Peter ancora non credeva al fatto che avrebbe dovuto fare coppia per un progetto di storia, con la ragazza dei suoi sogni. Da quello che lui sapeva lei era delle ragazze più belle e non solo ma anche una della scuola, quindi per Peter era un sogno poter passare del tempo con lei.

Quando quella giornata scolastica finì ne fu contento, perché per fortuna Flash era stato alla larga da lui dopo che Felicia si era praticamente messa in mezzo per difenderlo. Sorrise al pensiero di quella mattinata che da tremenda era diventata a stupenda, certo non era proprio contento del fatto che la ragazza dei suoi sogni lo avesse difeso perché avrebbe potuto farlo da solo ma gli mancava il coraggio. Si avvio verso l'uscita della scuola parlando con il suo migliore amico dei suoi programmi da eroe e parlando anche del progetto di coppia, ma soprattutto che Peter non vedeva l'ora di passare del tempo con lei. Varco il portone della scuola avviandosi verso la fermata dell'autobus, ma il ragazzo dovette fermasi quando vide Happy fuori dalla scuola appoggiato alla macchina. L'uomo lo stava aspettando per poterlo portare alla base degli Avengers, così il sorriso di Peter aumento e salutò di corsa l'amico dicendogli che si sarebbero visti quella stessa sera con MJ per poi correre verso la macchina salendoci.

Da quando era diventato un Avengers non aveva fatto altro che allenarsi solo per dare il meglio, ma sopratutto per non deludere il signor Stark.

Una volta arrivato alla base, Peter si era messo la tuta per poter imparare a sfruttare tutti i potenziamenti di cui avrebbe avuto bisogno nelle prossime missioni. Nelle due ore successive Peter non aveva fatto altro che allenarsi con la Vedova Nera, ovvero la signora Natasha Romanoff. La quale era riuscita a buttarlo a terra per tutto il tempo, ma anche Peter non era stato da meno però il ragazzo o faceva indugiando.

Peter si alzò a fatica dal tappeto che aveva toccato per l'ennesima volta, avrebbe potuto evitare di toccare terra se avesse usato il suo senso di ragno ma il fatto era che non poteva farlo. Il perché? Semplicemente perché il ragazzo doveva imparare a difendersi anche senza usare il suo potere.


« Basta la prego, signora Romanoff. »

« Senti ragazzino, te l'abbiamo spiegato se vuoi diventare un vero Avengers devi saper combattere anche senza il tuo senso di ragno. »

« Ma non posso comandare il mio senso di ragno e dirgli di smettere di presentarsi. Avrei potuto metterla KO con facilità. Ma non ho potuto. »

« Tu dici? - Natasha scattò e gli tiro un calcio che il ragazzo schivo con successo. - A schivare sei bravo ma a tirare pugni devi migliorare. »

« Possiamo continuare domani l'allenamento? Avrei un appuntamento con i miei amici e non vorrei fare tar.. »

« Vai Peter. »


Il ragazzo sorrise alla rossa correndo verso il suo zaino che afferro prima di uscire dalla palestra velocemente per poter andare a casa per prepararsi per l'uscita.

Peter era riuscito ad arrivare a casa sua e farsi una doccia prima di prepararsi per l'uscita. Una volta finita la doccia si preparo velocemente, indossando una maglietta blu, un jeans e si infilo le scarpe. Saluto la zia velocemente, usci di casa e corse per le scale del palazzo.

Ned lo stava aspettando davanti il portone del suo palazzo e quando lo vide arrivare si salutarono con una stretta di mano prima si avviarsi verso il loro solito locale.

Quando arrivarono, una ventina di minuti più tardi, si accorsero che MJ non era fuori ad aspettarli. Così entrarono per vedere se fosse entrata per aspettarli, e si guardarono in giro finché non sentirono la voce dell'amica chiamarli.

Crime or Love? || Peter Parker & Felicia HardyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora