9; me

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Mi faceva male il fianco sinistro, la botta
che Dylan mi diete fu molto più violenta
di quanto pensassi, non riuscì muovermi per la maggior parte del tempo, alle mie amiche dissi che ero inciampata e che ero caduta male da ferirmi così brutalmente.
Non avrei mai detto alle mie amiche che Dylan mi picchiava, sopratutto perché una di loro era Iris, la sorella di Dylan.
Avremmo avuto educazione fisica e decisi di fare ritardo per cambiarmi in pace.
La campanella suonò e afferrai le mie cose
per poi uscire, come tutti dalla classe.
Ero tranquilla mentre percorrevo il corridoio.
Mi ero dimenticata di tutti, come se mi fossi dimenticata che il mio peggior nemico stava la maggior parte del suo tempo sotto al mio stesso tetto.
Infatti quando lo incotrai sobbalzai facendomi fare una sforfia di dolore, lui mi
notò e mi guardò per poi fare una faccia disgustata, lui stava parlando di qualcosa con il suo gruppetto di amici, qualcosa di molto importante visto che iniziarono a sussurrare non appena mi avvicinai, così lo feci, mi accostai e iniziai ad urigliare.
-No fra è un colpo troppo grosso per noi, siamo solo in quattro- disse uno dei quattro
-Ma che ti frega fra, non è nulla di che, ci serve solo una persona in più-affermo quello biondo, l'unico.
-Eh dove la troviamo?- domando il ragazzo di prima.
Mentre continuavo ad ascoltare la loro conversazione mi accorsi che Dylan mi notò e capì subito che stavo sentendo parole che effettivamente non dovevo ascoltare.
Inziai a correre verso la palestra e una volta arrivata mi diressi nello spogliatoio
e mi iniziai a cambiare.
Tolsi lentamente la maglietta, il dolore era allucinante e troppo grande da sopportare, rimasi in reggiseno e mi venne spontaneo guardarmi allo specchio, mi girai di poco verso il mio lato sinistro e mi fissai il mio grandissimo livido nero che aveva occupato più di metà fianco.
Ero così concentrata nel fissarmi il fianco quando mi accorsi di una figura dietro di me, mi spaventai e mi coprì immediatamente il seno.
-Non puoi stare qui-
la mia voce era debole ed io ero super spaventata.
-Che brutto livido- disse avvicinandosi
- Deve far male-
mi sfiorò delicatamente il fianco
-Sei molto bianca-
continuo, infatti era così, ero troppo bianca, bianca da far paura.
-Però io ti avevo avvisata-
mi sfiorò il volto con una carezza, il suo giacchetto di pelle fece un rumore bruttissimo
-Non devi farmi ripetere le cose due volte lo odio-
disse con tanta rabbia.
Mi spinse addosso allo specchio rompendolo, trattenni un urlo, sapevo che se avessero scoperto Dylan per colpa del mio urlo lui avrebbe peggiorato la situazione rendendola ancora più insopportabile.
Il sangue colava sulla mia schiena bianca ed era freddo, avevo paura.
-Ti prego, smettila mi fai male- bisbigliai
-Oh tesoro la bambina si lamenta, strano- rise e basta, era impassibile, io piangevo e mi dimenavo da dolore e lui così, freddo a tutto quello.  
Afferrò il mio fianco e diete una botta
un'altra

un'altra

ed un'altra ancora.
-Ora stammi lontana, il mio mondo è troppo pesante per una ragazza piccola come te.- di nuovo
-Fammelo scoprire prima di andare a conclusioni affrettate.- lo stavo sfidando
-Perché ti vuoi far del male da sola, già stai messa abbastanza male di tuo, fai tutto per stare ancora più male, curati cazzo- buttò secco.
Mi alzai e andai verso di lui
-Fatti aiutare, ne hai bisogno- andai sempre più vicina a lui.
-Tu non sai un cazzo di cosa ho bisogno, pensi di essere così matura solo perché soffri e sai cos'è il dolore? ma non tutti se la cavano isolandosi. smettila di fare così, sei solo una ragazzina viziata, mi dai al cazzo- urlò.
Mi urlò con tanta rabbia che rabbrividi, rabbrividi di più quando la sua mano si posiziono sulla mia guancia, non voleva farmi una carezza, mi diede uno schiaffo in pieno viso.
Mi portai la mia mano destra sulla guancia sinistra dove avevo ricevuto lo schiaffo.
Le sue parole mi avevano ferita.
Non sapeva nulla di me, era arrivato da poco e già credeva di conoscermi a pieno.
Avevo gli occhi lucidi, afferrai le mie cose e me ne andai via, lasciandolo lì.
Mi misi la maglia durante il percorso che feci per uscire dalla scuola.
Senti i passi di Dylan dietro di me, passi pesanti e forti che accelleravano.
Il suo braccio afferrò il mio
-Ora vieni con me.-
-No, non voglio.- mi liberai ma lui mi afferrò di nuovo
-Ho detto che vieni con me.-mi prese in braccio e mi portò fuori scuola, urlai e urlai di lasciarmi ma lui non volle sentire di lasciarmi.
Aveva preso una strada con un piccolo maracapiede e affianco un autostrada.
Mi mollò e mi prese il polso, la sua stretta era forte e potente, lui era grande e forte e io piccola e debole.
-Vuoi davvero sapere cosa faccio? bene vieni e scoprilo.-
Caminammo per questa stradina per un ora fino ad arrivare ad una fabbrica abbandonata.
-Non puoi tirarti indietro ora.- i suoi occhi erano così profondi e cattivi.
Io annuii sicura di mio.
Dovettimo scavalcare molte recinsioni
Dylan dovette aiutarmi molte volte stando attento a non farmi male visto le ferite causate da lui, le sue mani grandi afferrarono le mie gambe in modo deciso, le mie gambe erano legate alla sua vita fino a quando non mi fece scendere.
-Siamo arrivati- mi disse lui poggiandomi con calma
-Dylan hai fatto tardi, è da più di un ora che ti stiamo aspettando-
-Ho dovuto farmela a piedi non rompere.- rispose scortese, come sempre.
-Hai trovato il quinto membro?- chiese uno dei tre
-Si- si bloccò un attimo- lei.- mi spinse verso
-emh- uno di loro si bloccò e rise- una ragazza? serio amico?- diete una spallata al suo compagno
-Si, sono serio amico.- si sedette vicino a loro e feci lo stesso anche io
affermò il biondo.
-taglia corto fra, ora ci dobbiamo riposare-
il biondo si appoggiò ad una colonna e gli altri per terra, così feci pure io, mi sdraiai a terra, dieti le spalle a tutti loro.
I miei occhi diventarono lucidi, ancora una volta mi sono dimenticata di me, di cosa volevo io e della mia felicità e ora mi sono messa nei guai seri, ma per Dylan questo e altro. era una persona distrutta e aveva bisogno di aiuto perché sennò si sarebbe distrutto da solo.

❄|| angolo me;
hey. comunque gli esami non sono
andati bene. peccato mi ero impegnata molto..
comunque la protagonista della storia è interpretata da Selena Gomez.

Sex.// Dylan O'brienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora