The Bloody King

Capitolo 1: Ops, my bad

Capitolo 1: Ops, my bad

Nella mia vita non ho mai avuto molto tempo libero per relazioni o altro. I miei genitori sono sempre stati impegnati a lavoro e toccava a me, in quanto maggiore dei loro sette figli, occuparmi dei miei sei fratellini maschi. Non sono mai stata chissà quale bellezza o se lo sono stata non ho mai avuto tempo per notare possibili partner visto che avevo preso il ruolo di "madre" per i miei fratelli. Essere l'unica femmina con parecchi fratelli maschi fa schifo, credetemi.

Sono un'Otaku e posso dire che amo profondamente giocare i giochi Otome o basati su anime o manga. Un gioco che amavo particolarmente era "Bloody King" che parlava di come una delle mogli di questo crudele sovrano si ribellasse e lottasse contro di lui per salvare il loro regno. Era molto affascinante e dura da battere come storia. Sono riuscita a finire il gioco e alla schermata finale il Re mi ha maledetto dicendomi che sarei morta. Il mio personaggio non è morto nel finale quindi non ho capito realmente che intendesse e nei forum pare che nessuno abbia ricevuto lo stesso messaggio finale. Bug o secret-ending che fosse, non ci ho pensato più di tanto. Voglio dire sono una diciannovenne impegnata con Università di Medicina e sette fratelli minori da aiutare, ho appena il tempo di giocare figurarsi interessarsi a una minaccia di un personaggio di un videogame. I miei fratellini sono una delle cose più belle della mia vita, il 90% delle volte, e avendo un fratello che mira a diventare un economista di successo e un padre che lavora come azionista so abbastanza di economia, di tasse e cose del genere, mia madre lavora come politica e spesso da piccola mi faceva vedere il suo lavoro sperando che decidessi di seguire il suo cammino, non ha avuto fortuna ma so più cose di politica e di gestione di stati di ciò che vorrei.

Stavo tornando dall'Università, avrei dovuto fare il bucato, prendere i miei fratelli da scuola, occuparmi della cena e studiato l'ultimo capitolo per l'esame finale di quell'anno. Ero stressata ma non avevo un cattivo umore, anzi ero anche abbastanza allegra. Ho aspettato che la luce diventasse verde e iniziato a camminare sulle strisce pedonali quando un camion mi ha investito. Un camion uscito dal nulla mi ha preso in pieno a tutta velocità prima che potessi dire o fare nulla. Sono rimasta cosciente fino all'arrivo dei paramedici, per qualche miracolo, e ho mormorato un "di loro che li amo" al dottore che cercava di tenermi cosciente quando mi ha chiesto della mia famiglia. Poi tutto è diventato nero.

Mi sono risvegliata in questa stanza bianca e ho ora davanti questo ragazzino biondo con occhi blu che mi sta chiedendo scusa per avermi accidentalmente uccisa.

-Quindi come puoi vedere sei qui perché sei morta...- mi guarda dispiaciuto- mi spiace moltissimo...

-Beh...è stato un errore...non è colpa tua

-Sei davvero molto gentile- sorride lui- ho due opzioni per te. Posso farti tornare nel tuo mondo volendo

-Davvero? –chiedo io

-Certo, sono un Dio...ma saresti completamente paralitica...

Questo significherebbe diventare un altro peso per i miei famigliari...non posso dare loro altro lavoro...

-Oppure?

-Ti posso trasferire in un altro mondo. Ti daremo una vita già iniziata, ma con più poteri e qualche skill come nei videogame. Sarà anche un universo che conosci abbastanza da non avere problemi e avrai sia i tuoi ricordi di questa vita come i ricordi vissuti fino a che non prenderai il posto del tipo. Quindi avrai una buona conoscenza di chi è eccetera

-Posso prendere la seconda? –chiedo io

-Certo...ma perché?

-La mia famiglia...la amo troppo per metterla attraverso quello che è occuparsi di qualcuno paralitico. E poi...non credo di voler vivere in quel modo