7.

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Sophia's pov
Mi sveglio. Non so che ore siano e non ho la forza di aprire gli occhi per controllare. Mi godo a pieno quella sensazione di piacere che mi provoca sentire le mani di Connor giocherellare con i miei capelli neri. Dopo un po' sento il suo corpo staccarsi dal mio, allora allungo la mia mano alla ricerca della sua e mi giro verso di lui.
<< allora sei sveglia >> constata Connor
<< buongiorno >> dico baciandolo
<< buongiorno principessa >>
<< mi dispiace di averti svegliato ma ho il turno delle 6:45 e devo essere in ospedale alle 6:30, sto programmando un intervento molto importante, di quelli che te ne capitano massimo 4 all'anno. É la separazione di due gemelle siamesi unite per la schiena e io sono nell'equipe cardiotoracica >>
<< wow, allora non dobbiamo fare tardi >> dico alzandomi di scatto
<< vieni anche tu con me? >>
<< ho altra scelta? la mia macchina è nel parcheggio dell'ospedale, ma tanto sarei venuta comunque con te >> dico ridacchiando
<< ok, allora vai a vestirti mentre io preparo la colazione >>
Mi alzo, ancora in intimo, e cerco dei vestiti, per poi realizzare che avevo assolutamente bisogno di una maglietta, poiché potevo si riutilizzare i pantaloni di ieri (quelli che avevo su prima di indossare il vestito), ma la maglia era decisamente troppo stropicciata e non aveva un ottimo odore.
<< terzo cassetto >> dice improvvisamente Connor
<< cosa? >>
<< ti serve una maglia, scegli quella che
vuoi >>
<< mi leggi nella mente >> rido, alzandomi ed estraendo dal cassetto una maglia blu scura.
Subito mi vesto e vado in cucina, dove nel frattempo Connor aveva iniziato a cucinare i pancakes. Mi metto sul divano (la cucina e la sala erano un locale unico ) e mi siedo su qualcosa di duro. Il mio telefono.
<< oh cazzo >>
<< cos'è successo? >> mi chiede Connor
<< 80 messaggi da Sarah e 7 chiamate perse.
5 messaggi e 3 chiamate di Noah.
4 chiamate e 2 messaggi da Bradley
2 messaggi da Steve >>
<< direi che l'hai fatta grossa ragazza >> ride Connor
<< ti prego non ti ci mettere anche tu con quel soprannome >> rido
Iniziai a leggere tutti i messaggi di Sarah erano tutti del tipo "Sophia", "oh dove sei?", "Soph muoviti ti stiamo aspettando", "sei in stra ritardo", "quando ti becco sei morta". I 5 messaggi di Noah erano per chiedermi dove fossi e terminavano con un "richiama appena puoi". Perfino Bradley e Nicholson si erano preoccupati per me. Infine vi era un messaggio da un numero sconosciuto "Sono Connor, ti prego dimmi che arriverai presto perché Sarah sta dando i numeri e sappiamo entrambi che non è il massimo per nessuno quando sclera, richiamala, grazie".
Ah, mo' ci si mette anche Wysel, perfetto.
Io e Connor facemmo colazione, ci lavammo, lui si vestì (vi ricordo che Sophia era già vestita, non pensate male ahahah) e alle 6:30 eravamo in ospedale. Lui dovette scappare dato che erano i giorni prima del grande intervento, io lo salutai con un bacio e mi sedetti sulla panchina fuori dall'ingresso dell'ospedale intenta a controllare il cellulare e a giocare a stupidi giochini per ammazzare il tempo.
<< allora sei viva! >> riconobbi all'istante la voce di Sarah, quando alzai la testa la vidi, seguita da Noah, Matt e Steve.
<< se non mi dai una buona giustificazione io ti faccio fuori >> chiunque non conoscesse Sarah avrebbe sicuramente pensato che fosse seria.
<< oh - oh >> disse Bradley compiaciuto
<< taci Bradley >>
<< aspetta aspetta aspetta, di chi è quella maglia? >> disse con la sua "faccia da pervertita" indicando la maglia di Connor che indossavo.
<< ehm di Connor >>
<< e come mai hai la maglia di Connor? >> mi chiese Sarah incitandomi a parlare
<< oh andiamo, non abbiamo più 7 anni, devo davvero spiegartelo? >>
<< e brava la mia ragazza >> disse alzando la mano sinistra. Io dapprima sbuffai e poi le battei il cinque.
<< ora dobbiamo andare, ma stasera voglio TUTTI i dettagli, hai capito? >>
<< ok >> rido io
<< dai andiamo >> si rivolse a me Matthew
<< ah-ah-ah >> risposi io seccata
<< ah no scusami, tu rimani qua >> fece una smorfia Matthew per poi ridere.
<< Noah tienimi ferma perché sono lì lì per tirargli uno schiaffo >>
<< ok noi andiamo >> disse Steve trascinandosi dietro gli altri due psicologi.
Salirono su un pullmino che li avrebbe portarti all'ospedale psichiatrico di Chicago, mentre io sarei rimasta qui, l'unica della "élite di psichiatria"a rimanere in panchina.
<< uffa che palle >> dissi appoggiando la testa contro il petto di Noah
<< io sono sempre qui al Med e poi comunque li raggiungerai presto >>
Entriamo insieme e ci dirigiamo al bancone delle infermiere.
<< dottor Sexton ha un paziente in traumatologia >>
<< see >> disse lui soddisfatto
<< dottoressa Boleman, lei per ora è libera, la chiameremo quando avremo bisogno
di lei >>
<< perfetto ora devo stare ore in ospedale senza fare nulla >> sbuffai alzando gli occhi al cielo.
<< avranno sicuramente bisogno di uno psichiatra >> disse Noah appoggiandomi una mano sulla spalla per poi dirigersi felicemente verso traumatologia.
10 minuti dopo vidi la testa del mio migliore amico sbucare fuori dalla stanza in cui era
<< Sophia, vieni qua >>
corsi verso di lui, elettrizzata di fare qualcosa
<< ti mancava mettere i punti per andare all'ospedale psichiatrico, vero? >> mi sussurrò.
Guardai la donna sul lettino e vidi che era coperta di tagli.
<< sei il migliore >> dissi a bassa voce
<< allora signora Jefferson, quando avrà fatto la tac celebrale, la dottoressa Boleman ed io le ricuciremo le ferite >>
<< grazie mille dottore >> sorrise lei di rimando.
Un'infermiera venne a prendere la paziente per la tac e io e Noah ci fermammo fuori dalla stanza in attesa del ritorno della donna.
<< senti...ho sentito che il dottor Rhodes, ehm....cioè Connor, ha un importante intervento, uno di quelli grossi >> disse lui
<< sì, si tratta della divisione di due gemelle siamesi che sono attaccate per la schiena e lui fa parte dell'equipe cardiotoracica. In questi giorni è molto preso dalla preparazione dell'intervento, lo tiene molto occupato e lo stressa parecchio anche se cerca di non farmelo notare...>>
<< wow gemelle siamesi! donerei un rene per poter assistere a quell'intervento! >>
<< non prenderlo per sicuro, ma se non mi sbaglio volevano permettere ad un solo specializzando di osservare l'operazione e beh, Connor mi ha sempre detto che si parla molto e bene di te >>
<< dimmi che stai scherzando o potrei
svenire >> dice lui fin troppo elettrizzato
<< ricordati di respirare >> rido io.
In quel preciso momento tornano la paziente e le infermiere con la sua cartella contendente la tac negativa a qualunque trauma cranico, allora io e Noah iniziamo a mettere i punti alla donna.
Ospedale psichiatrico ci vediamo domani.

Connor RhodesWhere stories live. Discover now