5.

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Sophia's pov
Mi svegliai e la prima cosa che feci fu controllare il cellulare, ma questa volta la mia schermata di blocco non era piena solo di notifiche di Sarah e Noah, ma ce n'era una che anche sua, di Connor:
- Buongiorno ♡  -
- Buongiorno ♡ - gli rispondo io
Quell'uomo mi sta viziando con tutti questi messaggi, però cavolo se mi rendono felice.
Mi alzo dal letto, faccio colazione, mi lavo, mi vesto e vado al lavoro.
<< Buongiorno >> saluto il dottor Charles
<< qualcuno è di buon umore oggi >> mi risponde lui notando il mio sorriso
<< come lei saprà oggi inizia il corso con i vostri mentori, perciò lei e i suoi compagni troverete la vostra assegnazione in bacheca >> mi comunica lui.
Mi avvio verso la bacheca e vi trovo Matt, Steve e Noah.
<< ragazzi avete un aspetto orribile >> dico guardando le loro facce
<< tu dici? >> risponde sarcastico Steve
<< io sto dormendo in piedi Soph >> dice Noah appoggiandosi alla mia spalla
<< almeno avete rimorchiato? >> chiedo ridendo
<< solo il rosso qui a fianco >> sbuffa Matt dando una gomitata a Steve
<< devo scappare che il dottor Choi mi aspetta, ma vi farò conoscere la fortunata>> corre via Steve
<< oddio le assegnazioni! ero venuta qui per questo e me ne sono dimenticata! sapete con chi sono? >>
<< come sai, Steve è con il dottor Choi, Sarah invece è con la Manning, mentre io sono con Rhodes in sala 6 e tu sei di fianco a me, nella 7 con Halstead >> mi spiega Matt
<< ce la farai con la mano? >> mi chiede Noah
<< toglierò i punti a fine turno, ma ce la farò lo stesso anche con la fasciatura, non preoccuparti Noah. Adesso io e Matt dobbiamo andare...>> dico
Noah, che ormai aveva alzato la testa dalla mia spalla, allunga le braccia verso di me. Così io lo abbraccio e lui ricambia facendo su e giù con le sue mani lungo la mia schiena (non pensate male).
<< mi raccomando non sforzarla troppo
Soph >>
<< signor si capitano >> dico imitando il saluto militare e ridacchiando.
Trovo Will Halstead ad aspettarmi davanti all'ingresso della sala 7, adoro quel ragazzo, oltre ad essere molto competente, é anche simpatico, disponibile e sempre sorridente.
<< allora dottoressa Boleman, é pronta per il suo primo giorno da assistente? >>
<< pronta >> rispondo io
<< non farle mettere i punti che non può sforzare la mano e noi due ci vediamo a fine turno per sistemarla >> dice Connor dando una lieve gomitata a Will e facendomi l'occhiolino, proprio in quel momento era infatti passato davanti a noi per poi chiudersi nella stanza a fianco con Matthew (non pensate male AHAHAH).
<< quello che dovrai fare oggi, dato i tuoi problemi alla mano e anche perché non voglio litigare con Connor, sarà semplicemente fare un prelievo pre-operatorio, il signor Hunter dovrà essere operato all'intestino tenue perciò, come di routine, abbiamo bisogno di analizzare il sangue. Sai già come si fa, vero? >>
<< certo >> fu la mia risposta da brava secchiona la quale sono.
Entro così nella stanza, trovandomi di fronte ad un anziano decisamente sovrappeso, ma dall'aspetto molto cordiale.
<< signor Hunter >> inizia il dottor Halstead
<< oh vi prego, chiamatemi semplicemente Robert >>
<< va bene, Robert. Lei è la dottoressa Boleman e sarà lei ad effettuarle il prelievo ed a oscultarla >> spiegò il chirurgo
Così presi lo stetoscopio e lo avvicinai al petto del paziente, successivamente lo spostai sulla sua schiena.
<< perfetto, battito regolare >> constatai a voce alta, in modo da essere registrato da Will sulla cartella del paziente
<< mi scusi se mi permetto, ma posso chiamarla per nome? uhm..... Sophia? >> mi chiede leggendo il mio nome sulla targhetta presente sul mio camice
<< certamente Robert, adesso però mi allunghi il suo braccio >> dico prendendo dal cassetto un laccio emostatico e stringendoglielo attorno all'avambraccio.
<< data l'età e il peso del paziente potrebbe essere difficile trovargli la vena, perciò fai attenzione e ricordati di passare del disinfettante sulla pelle prima di procedere >> mi bisbiglia Will per non farsi sentire dall'anziano.
Estraggo dal cassetto anche l'ago e il disinfettante, passo quest'ultimo sul braccio del paziente e dopo aver analizzato le vene con cura, procedo con l'inserimento dell'ago.
<< sa, inizialmente non volevo operarmi, ma poi ho pensato ai miei figli e ai miei nipoti, al fatto che se fossi morto mi sarei pentito di tutto il tempo che avrei potuto passare con loro, ma che il mio egoismo ci ha portato via, dopo questo intervento voglio rinascere, essere una persona nuova, migliore. >>
<< è nobile da parte sua, la sua famiglia è fortunato ad averla accanto, Robert >> ammetto
<< lei è davvero una donna amabile, molto gentile e spero possa fare carriera, le auguro il meglio >> mi dice mentre estraggo l'ago dalla sua pelle.
<< la ringrazio infinitamente >> risposi un po' "commossa" dalle sue parole
<< adesso la dottoressa Boleman porterà la sua fiala di sangue in laboratorio e se tutto andrà bene, una volta che il campione verrà analizzato, potremmo procedere con l'intervento. >>
<< vi ringrazio dottori, entrambi molto efficienti e cordiali >> dice stringendo la mano prima a Will e poi a me.
<< hai sentito cos'ho detto, porta la fiala in laboratorio e generalmente dopo 3 ore saranno pronti i risultati, perciò dovrai ricordati di ritirarli e in seguito, aggiornare la cartella del paziente >> mi dice Will fuori dalla sala 7.
Mi muovo verso l'ala dell'ospedale dove vi sono i laboratori e consegno il campione di Rober Hunter
<< dottoressa Boleman, i risultati saranno pronti alle 6 di stasera circa >> mi comunica il medico al bancone
<< grazie mille >> rispondo
Raggiungo così Sarah in sala 1 per una perizia psichiatrica ad una donna affetta da bipolarismo. La psicoanalizziamo e dopo aver consegnato i risultati al dottor Charles, io e Sarah ci fermiamo in un angolo a parlare.
<< Non vedevo l'ora di tornare alla nostra psicologia, non sai che palle fare prelievi >>
<< a chi lo dici! tu almeno non hai dovuto mettere i punti! ho dovuto ricucire un taglio sulla gamba di una bambina e mettere i punti così vicini é stata un'impresa! >> ride lei
<<  aspetta che ore sono? >> chiedo
<< le 5:55 , perché? >>
<< oddio che stordita! devo andare ci
vediamo >> dico lasciandole un bacio sulla guancia per poi correre via.
Arrivo al laboratorio appena in tempo, dove l'infermiera di turno stava sventolando dei fogli, mentre chiamava il mio paziente:
<< Robert Hunter! Hunter! a chi servono i risultati di Hunter? >>
<< a me, Boleman, Sophia Boleman >>
<< firmi qui >> disse indicando una riga alla fine del foglio.
Firmai e portai i foglio ad Halstead. In seguito andai agli ambulatori dove incontrai Connor
<< vieni entra, siediti >>
Mi misi seduta sul lettino e gli allungai la mano destra. Lui mise la sua sinistra sotto la mia, mente con la destra sfilava delicatamente le bende. Successivamente illuminò con una lampada la mia ferita e iniziò a togliermi i punti. Finito di togliermi i punti, mi disse:
<< mi dispiace Soph, ma al centro il tuo taglio era molto profondo e ho fatto il possibile, ma rimarrà un segno  >>
Osservai la mia mano, gli estremi della ferita erano guariti perfettamente e non si notava neanche che la pelle era stata ricucita, mentre al centro del palmo della mia mano si poteva chiaramente notare una cicatrice di 4/5 cm
<< non importa, anzi a dire la verità non mi dispiace, mi da un'aria pericolosa >> scherzo io ridendo
<< uh molto pericolosa >> dice lui avvicinandosi a me e prendendomi per i fianchi, io allora metto le mie mani sul suo viso e ci baciamo
<< non sai quanto mi fa male trattenermi quando ti vedo in giro per i corridoi >> mi confessa lui
<< non sai quanto ti capisco >> gli rispondo dandogli un altro bacio
<< domani ci sarà il ballo dell'ospedale. Ogni anno ci riuniamo il primo venerdì di settembre per un aperitivo seguito da una danza. Non è nulla di ufficiale e importate, solo che bisogna vestirsi eleganti e nulla, volevo chiederti se ti andava di venirci con me >>
<< uhm non lo so, dovrei vedere se sono libera.... >> dico prendendolo in giro
<< ma sta zitta >> dice baciandomi
<< uhm questo mi sembra un bel modo per farmi stare zitta, comunque verrò >>
<< perfetto, il mio turno domani finisce alle 7 e l'evento inizia alle 8, ti va di prepararti a casa mia? >>
<< certo >>
<< ok e dillo anche ai tuoi amici, di solito al primo anno nessuno ne é a conoscenza, ma sono invitati tutti, tutti tranne Bradley non mi piace come ti guarda >>
<< Matthew? ma stai scherzando? Lui è tutto tranne che innamorato di me, siamo amici e basta. Comunque per quanto tu possa essere carino quando sei geloso, non hai motivo per esserlo >> dico io ridendo
<< hai detto che sono carino? >>
<< uhm forse...>> rido io
<< va bene, usciamo? >> mi chiede
<< certo >>
Si avvicina a me e fa qualcosa di inaspettato, ovvero mi prende la mano. Non che sia strano per due persone innamorate come noi, ma pensavo volesse tenerlo segreto al lavoro. Così abbasso la testa guardando le nostre mani intrecciate, per poi rialzarla e sorridere a Connor, il quale mi sorride.
<< e questa? >> gli chiedo riferendomi alle nostre mani
<< tanto prima o poi sarebbero venuti a scoprirlo comunque>> risponde lui
Usciamo così mano nella mano e appena fuori dall'ingresso dell'ospedale, Sarah mi corre incontro
<< ho una grandissima notizia >> dice e subito dopo nota la mano mia e di Connor
<< scusate...ho interrotto qualcosa? >>
<< ma ti pare! dimmi tutto! >>
<< io e Connor andiamo a vivere insieme! >>
<< wow è un passo importante, che splendida notizia >> dico correndo ad abbracciarla
<< se volete raggiungere gli altri, noi siamo lì... ma se il dottor Rhodes preferisce fare altro...>> dice lei indicando un gruppetto qualche metro più avanti di noi
<< per me è uguale e ti prego, fuori dal lavoro chiamami Connor >>
<< ok, Connor, chiamami Sarah >>
<< dai vieni che ti faccio conoscere
i miei amici >> dico trascinandolo per un polso
Connor's pov
<< ciao ragazzi, anche se lo conoscete già, voglio presentarvi Connor, come
mio ragazzo >> dice Sophia stringendomi la mano.
Amo essere definito così da lei, ci conosciamo da pochi mesi, ma abbiamo legato tantissimo e io la amo davvero. Amo il modo in cui si comporta con me, come si mostra fredda quando in realtà è una tenerona, è spiritosa e solare, inoltre, non per essere di parte, ma è un'ottima psichiatra.
<< ragazzi, al di fuori del lavoro, chiamatemi Connor >> dico io
<< allora, lui come sai è Noah, il mio miglior amico >> presenta Sophia
<< si parla molto di te in ospedale>>
<< belle cose, spero >> risponde lui
<< certo amico >>
<< lui è Steve >> continua Sophia
<< piacere, Steve >> mi stringe la mano
<< Connor >> rispondo io
<< e lui è Matthew Bradley >>
<< puoi chiamarmi solo Matt >> dice lui
<< certo >> faccio un sorriso forzato.
Quel ragazzo non mi va a genio. Gironzola sempre intorno a Sophia in un modo che non mi piace per niente, la guarda in un certo modo e ne sono abbastanza sicuro perché è il modo in cui la guardo io. Anche Noah le gira sempre intorno, ma è un Sexton e di lui mi fido, anche se non nego che preferirei che Sophia affondasse nelle mie braccia quando ha bisogno di qualcuno, e non nelle sue.
<< Domani sera alle 9 ci sarà un'aperitivo seguito da un ballo. Il tutto è di carattere informale, la nostra presenza non è strettamente necessaria, però è un'usanza andarci e bisogna vestirsi eleganti >> li invito
<< io ovviamente andrò con Connor >> dice Sophia spostando la sua testa verso di me e sorridendomi
<< scommetto che tu ci andrai con il tuo Connor >> aggiunge riferendosi a Sarah e al suo fidanzato chirurgo
<< tu immagino che ci andrai con la fortunata che voglio ASSOLUTAMENTE conoscere >> dice riferendosi al rosso
<< voi due potresti andarci insieme >> aggiunge ridendo riferendosi a Noah e Matthew.
<< ah - ah - ah ma guarda che simpatica >> dice Noah facendo una smorfia
<< non sono così disperato >> dice Matt
<< grazie amico >> risponde sarcastico Noah
<< ci vediamo domani mattina >> dice Sophia facendo un giro di abbracci tra gli amici
<< notte amore >> dice baciandomi, io la prendo per i fianchi e la stringo. Amavo prenderla per i fianchi, non so perché ma mi sembrava di sentirla mia, piccola e indifesa protetta solo da me contro il mondo.
Detto ciò Sophia sparisce tra le macchine del parcheggio alla ricerca della sua.
<< è stato un piacere conoscervi ragazzi >>
dico allontanandomi e salutando il gruppetto di aspiranti medici
<< buonanotte Connor >> mi saluta Sarah
<< anche a te Sarah >> le rispondo prima di confondermi tra le auto e salire sulla mia mercedes.
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Angolo autrice:
ciao belli, grazie mille per aver continuato a leggere la mia storia!
Spero che questo capitolo con il pov di Connor vi piaccia!
Commentate e/o lasciare una stellina se non vedete l'ora di leggere il prossimo capitolo!
love ya,
Chiara
Mercoledì 15 agosto 2018, 2:16pm

Connor RhodesWhere stories live. Discover now