Capitolo 9

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Non riesco proprio a dormire dopo quel film, quindi scendo di sotto per prendere un po d'acqua.
Ho quasi bevuto l'ultima goccia che Kyle mi fa spaventare è quasi soffoco.

-Idiota! Mi hai spaventata-
Dico asciugando l'acqua che era caduta sulla maglia.

Lui ride.

-Era questo lo scopo-

Mi dice ridendo ancora di me.

Sbuffo e vado di sopra per cercare di dormire un po'.

La mattina dopo mi alzo presto stranamente. Così scendo di sotto e faccio colazione prima che svuotino tutto, poi risalgo a cambiarmi.

Faccio per uscire di casa e chiudere la porta ma qualcuno la apre nuovamente.

-Dylan!-

dico

-Ti ho svegliato?-

chiedo data l'ora

-No, ti ho vista uscire e non volevo che stessi sola in giro-

Mi sorride

-Mi so difendere se intendi questo Dyl-

Gli dico mentre comincio a camminare.

Lui mi segue e così camminiamo un po' fino al parco dove ci sediamo sull'erba.

-È un po' che non passavamo le giornate assieme-

Mi dice

-Si, sei stato molto impegnato con gli allenamenti e lo studio-

Poggio la mia testa sulla sua spalla, lui mi accarezza i capelli e poi poggia la testa sulla mia.

-È bello qui, perché non ci veniamo mai?-

È vero. Qui è bellissimo, c'è un silenzio rilassante, c'è solo il rumore dell'acqua che scorre lungo la fontana. È rilassante qui.

-Non ne ho proprio idea, ma da adesso ci verremmo spesso-

Sorridiamo entrambi poi ci abbandoniamo alla tranquillità del posto.

Dopo qualche ora il mio telefono interrompe la pace. È Cameron.
Ho scordato di dirgli che uscivo.

"Cam?"

"Eve! Dove sei? Potevi anche dirmi che uscivi"

Ecco lo sapevo.

"Si, mi spiace sono al parco quello vicino casa di Ethan. Ma comunque non devi preoccuparti sono con Dylan, non sono sola."

Lo sento respirare per il sollievo.
Si, Cameron ha questa paura così forte di perdermi. Ed è dolce ma avvolte è asfissiante.

Come avete notato, i nostri genitori sono un po' assenti e non ci sono mai in casa, quindi Cam si prende cura di me è un po' come un secondo padre, solo che lui è anche mio fratello maggiore.

"Bene, non tornate tardi"

"Si Cam, a dopo"

Rimetto il telefono nella tasca dei jeans e mi alzo.

-Cosa? Vuole che torniamo?-

Annuisco in segno di sì.

-Vabbene, non vogliamo mica che papà Cameron si arrabbi ancora di più-

Ridiamo.

-Smettila, lo sai com'è-

Dico riferendomi a Cameron

-Si, lo so-

Arriviamo a casa e Cameron è seduto sul divano, Kyle è ancora qui. Faccio per andarmene in camera mia sperando non mi veda ma poi se ne accorge.

-Eve, vieni qui-

Perché davanti Kyle?

-Devi sempre dirmi dove vai e con chi esci, io devo sempre saperlo Evelyn. Okay?-

Cavolo, quel "Evelyn " è un segno che è arrabbiato.

-Si, scusa non succederà più.-

Kyle trattiene le risate mentre Cameron mi rimprovera per non avergli detto niente.

Uno di questi giorni io lo uccido.

Vado di sopra e mi chiudo in camera provando a fare una doccia in santa pace.

L'acqua che scorre sulla mia pelle la trovo molto rilassante.

Asciugo i capelli lunghi e li raccolgo in una coda, poi mi getto sul letto e mi addormento rovinando i miei piani di maratona di serie tv.

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