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-Joonie,potresti prestarmi la tua bici?-chiese il minore cercando di non spargere briciole di biscotti su tutto il tavolo.

-Non parlare a bocca piena,che poi soffochi.-lo rimbeccò il cugino, scompigliandogli i capelli affettuosamente.

-Perchè ti serve?É una settimana che la usi e non mi hai ancora detto il motivo.

-Vado in spiaggia.-spiegò Taehyung,abbassando il fumetto che leggeva da sopra il cappuccino.

-Come?Con questo freddo?C'è forse qualche festa?

-No,Joonie.Resto lì e basta.-sospirò il ragazzo.

-Avevo sperato per un attimo che ti fosse tornata la voglia di socializzare e farti amici.

-Tornata?Mi dispiace,hyung,mai avuta.

Era una domenica tranquilla,non si vedeva anima viva fin dove arrivava lo sguardo di Taehyung.

La distesa di sabbia bianca brillava sotto la luce di un debole sole d'inizio primavera.

Il ragazzo tolse le scarpe,tenendole in mano, e iniziò a camminare sulla riva,bagnandosi i piedi con l'acqua gelata.

I jeans lunghi erano ormai fradici alla caviglia,quando Taehyung si sedette sulla sabbia asciutta e tirò fuori la fotocamera.

Era una canon regalatagli dalla madre al suo tredicesimo compleanno.

Gli fece pensare ai vecchi tempi.

Era l'unica cosa che custodiva dei suoi genitori.

A tredici anni e un giorno erano scomparsi dalla sua vita,mentre lui era al liceo.

Quando era tornato a casa,aveva semplicemente trovato la casa vuota se non per la solita gatta randagia che spesso entrava dalla finestra di camera sua,e di cui lui si prendeva cura segretamente.

Aveva trovato in cucina la canon e un biglietto di scuse,come ultimo saluto.

Promettevano di richiamare,di venire a fargli visita,di prendersi cura di lui da lontano.

Nei seguenti quattro anni,passati a vivere con Namjoon,non successe nulla del genere.

Erano semplicemente spariti.


➷ clarity ;; min yoongiWhere stories live. Discover now