CAPITOLO TRENTOTTO: DISAGIO

69 6 0
                                    

BIONDO
È mattina, confesso che questa notte non ho dormito, quello che è sucesso ieri sera mi ha sconvolto diciamo.
Da oggi dovrò definitivamente dimenticarla, anche se quello che ho provato ieri sera sarà difficile da dimenticare.
Mi alzo dal letto in cui sono stato a rigirami tutta la notte e prendo le prime cose che trovo nell'armadio e scendo di sotto.
Oggi la piscina è vuota che strano, o meglio è quasi vuota, vedo Carmen a qualche lettino da me, che faccio?
Sto lì impalato due minuti, finchè non mi vede e mi saluta con la mano così mi siedo sul lettino accanto a lei.
"Ciao" dico
"Ciao" risponde
"Come stai?" Chiedo
"Bene, tu?" Questa è la conversazione più tesa che abbia mai fatto
"Bene" rispondo e quello che dice dopo mi sorprende
"Dobbiamo parlare" e so benissimo di cosa, ma non voglio parlarne ora
"Di cosa?" Faccio finta di nulla
"Lo sai" dice con sguardo intimidatorio, perfortuna arriva Filippo a interromperci, per una volta è servito.
"Ragazzi che fate?" Domanda e si pone chiaramente apposta nel mezzo "carmen facciamo un tuffo?" Le chiede ignorandomi
"Si va bene" concorda lei e vanno in acqua.
Li osservo per un po', si vede che stava meglio con me, lo so, poi arriva Emma.
"Hey amore"
"Heyy" le rispondo cercando di sembrare sereno
"Che guardi?" Mi domanda accigliandosi
"Nulla, nulla prendevo il sole e mi godevo il panorama"
"Ah posso stare con te" mi domanda e io annuisco poi si stende vicino a me e io la avvolgo col mio braccio, per un attimo mi immagino che sia Carmen e sinceramente si avrei voluto fosse, ma devo fissarmi in testa che è finito tutto, io ho fatto finire tutto, se non l'avessi tradita, o se non glielo avessi detto, sarebbe stato tutto più semplice, ma devo smettermela di riaprire ferite che voglio chiudere.

Let me love you 2Where stories live. Discover now