Fade Away

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« Chat Noir attento! » strillai, tuffandomi di lato per spingerlo via da un accecante lampo dorato, l'impatto con il terreno mi stordì e costrinse a espirare bruscamente.

Mi rialzai con cautela, per non barcollare, e la risata cristallina dell'ennesima vittima di Papillon mi riempì le orecchie.

« Mia cara non ne vale la pena. Una statua d'oro ti sarebbe molto più utile! » disse la donna dai capelli rossicci scavalcando la ringhiera di un balcone che, al suo tocco, divenne subito dorata.

Non sapevo con quale assurdo ragionamento fosse arrivata a dire una cosa del genere e non ci tenevo nemmeno a scoprirlo.

Arricciai il naso. « Gentile... ehm... da parte tua preoccuparti per me, ma sono più che convinta che un amico valga più di una statua d'oro. » borbottai afferrando il mio compagno per un braccio, aiutandolo a rimettersi in piedi.

Mi sarei aspettata una battuta o comunque un commento, una reazione qualsiasi... ma lui sembrava totalmente alienato da quello che stava succedendo in quel momento.

La donna schioccò la lingua sul palato con aria di sufficienza.

« Che sciocchezza, i soldi sono il motivo per cui esistiamo. È un dato di fatto, tutti lo sanno. » ribatté arricciando le labbra carnose in un sorrisetto, i suoi occhi chiari vagarono sul tetto in cui eravamo, come a voler studiare la situazione.

Strinsi di più lo specchietto che avevo tra le mani vedendola avvicinarsi.

Ci serviva assolutamente un punto dove poterci riparare.

Mi guardai velocemente intorno e individuai una sporgenza sul tetto abbastanza grande da poterci proteggere entrambi.

« E una volta che avrai tutti i soldi del mondo rinunciando alle persone a cui tieni di più non ti sentirai sola? » chiesi per distrarla mentre indietreggiavo, trascinando Chat Noir con me per un braccio.

Lei sembrò pensarci su per un po', picchiettando le lunghissime unghie sul bracciale dall'aria molto costosa che portava al polso.

Era anche l'unico oggetto che potevo rimuovere dalla sua tuta aderente quindi era abbastanza ovvio che l'akuma fosse lì.

« L'oro è l'amico più fedele che una donna possa avere, il denaro è l'inno del successo! » rispose infine, talmente esaltata da gesticolare con enfasi.

Dovetti trattenermi dal fare un'altra smorfia.

« Mi dispiace Mida, ma non mi trovo d'accordo. » mormorai talmente piano che quasi pensai non mi avrebbe sentito.

« Peccato... » sospirò lei invece, puntando un dito su di noi « ... sarebbe stato molto più semplice. » aggiunse con un ghigno e un altro lampo dorato partì dalla sua mano, talmente accecante che quando tirai su lo specchietto pregai mentalmente ogni divinità esistente che riuscisse a coprirci a sufficienza.

Gli dei sembrarono ascoltarmi.

Sentii una forte scossa che mi fece tremare il braccio, lo specchietto diventò dorato tra le mie mani rimandando però il raggio al mittente.

Riuscii a vederla spalancare gli occhi con orrore prima che quella espressione si congelasse in un scintillio dorato.

Lasciai andare un sospiro mentre la tensione abbandonava lentamente il mio corpo.

Cavolo, perché non potevo avere la stessa fortuna sfacciata anche quando ero Marinette?!

Chat Noir lasciò il mio fianco per avvicinarsi alla statua e sfilò il braccialetto dal polso della donna, riducendolo in polvere poi con il suo cataclisma.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 24, 2018 ⏰

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