Forse, Qualcuno

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Respira

Si disse Beatrice, mentre si sedeva al tavolino del bar.

Posò lo zaino a terra, si sistemò i capelli, iniziò a battere ritmicamente il piede a terra.

Se non respiri, muori
Se muori, sei morta
Se sei morta, non puoi vederla

E lei voleva vedere Caterina, assolutamente.
Anche perché per motivi a lei ignoti, e di cui era un po' curiosa, il numero 21 le aveva dato buca alla partita.

Il che era strano perché sembrava più sensato che Beatrice avesse tirato un bidone a Caterina, che tecnicamente, sarebbe dovuta scendere in campo con quei pantaloncini che le facevano un...

Ma questa era un'altra storia.

Alla fine la giocatrice le aveva scritto che non ci sarebbe stata, e Bea era entrata in modalità depressa, da aragosta davanti alla pentola, citazione di Sara ovviamente.

Fino a che Cate non le aveva scritto se le andava bene incontrarsi in quel bar, e allora Bea era tornata in modalità "Amo tutto e tutti"

-Beatrice-

O cavolo

Cosa aveva fatto di male nella vita?

Era gentile
Studiava
Non beveva, non si drogava.
Aveva perfino fatto sedere una vecchietta sull'autobus qualche tempo prima.

Ma incontrare Ludovica in un bar dieci minuti prima (era sempre stata una persona puntuale) di incontrare quella che stava diventando la sua nuova, assurda, cotta.

-Ciao-

-Posso sedermi?-

Bea annuì, silenziosamente.

Capperi

-Come stai?-

Chiese la ragazza dai capelli rossi,guardandola negli occhi. Bea sorrise, se le avesse fatto quella domanda mesi prima sarebbe stata la persona più felice del mondo anche solo per un attimo.

Ma le cose erano cambiate, e non per colpa sua.

Ludovica aveva fatto la sua scelta e lei agito di conseguenza.

-Ludo, sul serio?-

Le chiese infine, dopo un po' di tempo nel quale si erano fissate.

-Lo so, Bea. Lo so. Ma davvero mi dispiace, non hai mai voluto parlarmi e io-

Ma la ragazza mezza francese la bloccò subito, senza darle il tempo di continuare quello che era certa sarebbe stata una bella storia.

-Certo che non ti volevo parlare, per te ero una scommessa, ero la piccola lesbica ancora spaventata che tu volevi usare per farti vedere. Scusa se non ti ho abbracciato quando l'ho scoperto, o non ti ho cantato una serenata-

Tra le due cadde il silenzio, Ludovica guardava il tavolino imbarazzata, Bea respirava cercando di calmarsi.

-Tra poco arriva una mia amica-

Disse storce do un attimo il naso nel definire Caterina in quel modo.

-Amica, eh?-

Disse l'altra alzandosi, con un tono ironico e un po' triste, o almeno così aveva percepito Beatrice.

-Sono andata avanti, qualche problema?-

Ludovica la guardò un attimo, lascio scivolare lo sguardo sul suo volto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 11, 2018 ⏰

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