Capitolo 4: A Tiffany gift

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  Piccolo spoiler per chi non ha visto The Originals 5 stagione... in quel caso, se volete evitare gli spoiler non leggete. Uomo/Donna avvisata!! XD

 Uomo/Donna avvisata!! XD

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[Ad Alice,
alla mia migliore amica
alla persona che mi ispira sempre
a colei che è fan dei Kolvina forse più di me.
A te,
che non chiedi mai (forse ogni tanto)
 cui non posso fare a meno di dedicare questa storia.]




NOTE
La storia è stata scritta per "Il gioco di Aven"
Organizzato da Alessia Lo Curto e Audrey Laguardia, indetto in Il Raynor's Hall.
Il tema era... Perle










Marito e moglie.

Era davvero così, eppure né Kol né Davina riuscivano ancora a crederci. La loro vita era stata una continua lotta e sarebbe continuata ad esserlo, ma in quel momento volevano godersi ciò che la vita aveva riservato loro.

Kol era il mattiniero e infatti era già sveglio ma non riusciva a staccare gli occhi dalla sua donna, così tutte le mattine rimaneva ad osservarla dormire. Era bellissima si disse, quel commento però non le rendeva giustizia. Lei era... Molto di più.

Davina aveva lasciato tutto per seguirlo, era stata la cosa più difficile e più facile allo stesso tempo, tuttavia quando rimaneva da sola sentiva quel magone sul cuore, lo stesso che si completava quando il suo maritino sexy le stava intorno. Era viva, stava con l'uomo che amava, si era sposata e non poteva chiedere di più, eppure nei momenti di nostalgia si rendeva conto che nulla era stato come lei aveva sognato.

Davina aprì appena gli occhi e si accorse che Kol era ancora nel letto con lei, poteva sentire il suo profumo, la sua essenza. Era tutto quello di cui aveva bisogno, anche se talvolta le mancava la sua vecchia vita.

«Ti prego, non dirmi che mi stai guardando di nuovo dormire» sussurrò lei, mentre si girava per osservarlo. «Non è colpa mia se tu sei la cosa più bella del mondo» esclamò con espressione da ebete, lasciando il resto delle parole ai suoi occhi illuminati di felicità.

«E tu una volta il vampiro più temuto così» per ripicca ribatté, ma sapeva che Kol Mikaelson non era ciò di cui tutti avevano paura.

«Sai che questo non avresti dovuto dirlo» e non finì nemmeno la frase che prese a farle il solletico, mentre Davina lo supplicava di fermarsi.

UnconditionallyWhere stories live. Discover now