Capitolo 3: Salvato dall'amore

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NOTE

indetto da (gruppo facebook)- prompt 4/26 (Scadenza prompt: 28/05/2018)


#PRIGIONIA

1) Stato di segregazione forzata in luogo angusto, con privazione della libertà di movimenti; reclusione.Condizione di isolamento dalla vita sociale della comunità.









Kol era ancora a letto nonostante dalla finestra si intravedessero i primi raggi del sole. Era un tipo mattiniero, il più delle volte, ma da quando tra le sue braccia dormiva Davina Clare, per lui era difficile allontanarsi da lei.
Era tutto il suo mondo.
«Non dirmi che mi stai di nuovo guardando dormire?» domandò sorridendo la giovane mentre aprendo gli occhi si strinse a lui.
«Sei bellissima, è impossibile farne a meno» rispose, lasciando piccoli baci sul suo collo.
«Mi ci potrei davvero abituare a tutto questo»
«Lo spero, perché non ho intenzione di lasciarti andare, non così tanto facilmente»
La fece girare, ritrovandosi l'uno nello sguardo dell'altro mentre i loro nasi freddi si sfioravano e gli occhi scintillavano di desiderio.
Era diventata la loro routine: coccole a letto prima di colazione.
I baci dapprima lenti e dolci diventarono più esigenti e passionali, le sue mani sfiorarono il suo corpo perfetto mentre lei attorcigliava le braccia dietro il suo collo.
Non aveva mai osato sperato tanto, avere l'amore, condividere ogni più piccola cosa e goderne ogni giorno.
Era tutto perfetto.
O almeno così credeva; quella bolla felice scoppió nel momento in cui il telefono di Kol iniziò a squillare.
«Ti prego, fallo smettere» lo supplicò, mentre mise le mani sulle orecchie.
L'originale sì rotoló nel letto, allungò una mano e raggiunse il telefono interrompendo la suoneria.
Si raddrizzò quando sullo schermo vide comparire "911", allarmando anche Davina che tirandosi il lenzuolo addosso lo affiancó.
Aprì il file che gli era stato mandato e trovò sua sorella Freya legata e con alcune ferite sul corpo; poco dopo comparve Vincent con un messaggio sottile quanto pauroso.
«Se non mi aiuterai, Freya Mikaelson morirà»
A dir poco chiaro e coinciso.
«Consegnati a me. Non coinvolgere nessuno, né la tua famiglia, né la tua fidanzatina perché tua sorella...» e spento il video, tirò a muro il telefono che si fracasso in mille pezzi.
Non era possibile. Si erano ritrovati e persi così tantissime volte che aveva perso il conto, ma adesso... era diverso. Non poteva abbandonarla di nuovo, non quando gli aveva promesso quel per sempre.
Kol si passò una mano tra i capelli spettinandoli, guardò la sua donna e il suo cuore gli si strinse perché vi leggeva il suo amore e il terrore per ciò che avrebbe dovuto fare.
Ci provò per alcuni minuti, ma la sua mente gli impediva di andare avanti. Era sua sorella, ci doveva essere un modo, tuttavia quando Davina lo guardò sapeva che in così poco tempo non avrebbe potuto attuare altri piani se non uno.
«Ti amo più della mia stessa vita. Ti ho promesso il per sempre e sono qui a ribadirlo. Ti prometto che tornerò sempre da te, ma....»
«Non puoi abbandonare tua sorella»concluse lei, mentre le sue mani tremavano e i suoi occhi esprimevano più di quanto non facevano le parole.
Si trovò a giocare con i due anelli che portava al dito, li sentiva presenti e pur se la paura la paralizzava si fece forza.

UnconditionallyWhere stories live. Discover now