Partenza e hotel completo pt. 2

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Canzone per il capitolo:
Madness - Muse
**
Hope pov's

Quando mi ha chiamato Tommy oggi ho pensato subito a qualcosa come la partenza è rimandata, e non che saremmo rimasti via cinque o sei giorni in più.

Comunque quando mi ha detto ciò ho cambiato valigia, prendendone una più grande, in modo tale che ci stesse tutto.

Alla fine ci ho messo dentro due vestiti in più, scelti rigorosamente da Anne, tre jeans in più, quattro maglie in più e ciò che mancava che avrei dovuto mettervi dentro prima di partire come il caricabatterie del cellulare e il phon dato che mi dovevo asciugare i capelli nel pomeriggio dopo la doccia prima della partenza.

Il telefono che ho nella tasca mi vibra, e quando lo tiro fuori sorrido al 'buon viaggio' di Cindy e di James.

"Chi ti scrive?" Mi chiede Tommy vedendomi sorridere.

"Cindy e James, mi hanno detto buon viaggio." Dico sorridendo all'istante per il pensiero che mi è venuto in mente, così glielo chiedo.

"Ma come mai hai allungato il viaggio di quasi una settimana in più?" Mi giro e lo fisso in attesa di una risposta che non tarda ad arrivare.

"Ho bisogno di staccare, non solo dal lavoro ma da tutto. Oggi quando sono ritornato a casa ho trovato la mia ragazza, o meglio la mia ex- ragazza, a letto con uno sconosciuto." Dice rimarcando per bene la parola ex per poi girarsi e sorridermi.

"Ti va di fare una pazzia?" Gli sorrido per poi annuire.

"Spara." Dico semplicemente.

"Quando arriveremo a Portland la prima cosa che farò sarà finire subito quell'impegno di lavoro e poi ce ne andremo il giorno dopo, andiamo in Europa."

Sorrido entusiasta al pensiero, poi mentre sto per controbattere annunciano l'apertura del gate per l'imbarco e ci alziamo velocemente per andare a sederci sull'aereo.

"Che parte dell'Europa visiteremo?" Gli chiedo mentre si volta verso di me con un ghigno irritante.

"Non te lo dico, sennò ti rovinerei la sorpresa." Incrocio le braccia al petto e mi imbroncio per fare l'arrabbiata.

"Sei tenera quando provi ad essere arrabbiata, ma non te lo dirò dove andremo." Mi arrendo, continuando ad avanzare a fianco a Tommy verso le scale che ci faranno salire sull'aereo.

Ci accomodiamo ai nostri posti, poi appoggio la testa sulla sua spalla in modo tale da potermi riposare più comodamente.

Dopo dieci minuti di rilasso più totale sento Tommy che combina qualcosa, dato che non la smette di muoversi e di sussurrare qualche imprecazione.

Apro prima un occhio, poi l'altro e mi giro lentamente verso di lui che sta guardando verso il basso.

Seguo il suo sguardo per vedere che sta cercando di snodare le cuffiette da attaccare al suo telefono.

Così le prendo e gliele sfilo attacandole poi al mio telefono e facendo partire la playlist. Gli passo una cuffietta e una la metto io per poi riappoggiarmi alla sua spalla e aspettare che mi addormenti, poi sento la sua testa sulla mia e così sorrido involontariamente.

"Comoda?" Gli chiedo per poi ridere.

"Molto." Risponde con voce roca e mezza impastata dal sonno.

Mi concentro sulle parole della canzone.

'I have finally see the light
And i have finally realized
What you mean'

Questa canzone rappresenta me in tutti modi, da un punto di vista è la mia preferita, ma da un altro la metterei all'ultimo posto in una classifica di canzoni fatta da me.

Long way down Where stories live. Discover now