E ricorda anche di come Niall si sia imbattuto sul diretto interessato quella sera, che diceva di avere mal di testa e chiedeva del ghiaccio per la botta.

«Camden Town ha al suo interno due locali che lavorano davvero. Gli altri sono sempre vuoti o chiudono nel giro di un paio di mesi dall'apertura. Il Maloks, il cui proprietario è uno dei miei migliori amici. Nonostante la zona poco rispettabile, quel locale lo è. Sì, è veramente a posto.»

Jonelle è allibita. Non riesce a credere che Niall frequenti quella zona.

«Il secondo, è il Red Heads. Dentro quel bar, al contrario, avvengono le cose più schifose. Lo sai che entrambi i locali hanno delle telecamere installate in quasi ogni punto?»

«Cosa? Quei posti non hanno mai telecamere.»

«Hai ragione, quando sono visibili. Zayn le ha installate per precauzione. Sono piccole e non si notano. Davvero un'ottima tecnologia. Quasi nessuno dei clienti ne è a conoscenza.»

«E cosa c'entra il Red Heads?»

«Zayn e Julio, il proprietario del Red Heads, si trovano spesso a collaborare. I due locali stanno uno di fronte all'altro, ma non sono in competizione, perché hanno clientela diversa. Zayn ha consigliato a Julio di installare lo stesso sistema di sicurezza.»

Quella è un'informazione davvero importante, ma Jonelle sospira, passandosi una mano tra i capelli scuri.

«Sono già stata al Red Heads.»

«Da sola?» Niall sembra improvvisamente preoccupato.

«Ho trentaquattro anni e vengo a contatto con criminali ogni giorno. Pensi che mi spaventi ad andare in un bar che puzza di birra ed erba?»

«E poi hai paura di un aereo.» Niall borbotta, prima di sbuffare. «Bar pieno di brutta gente. Hai una figlia, Jonelle. E sei un avvocato, non un poliziotto.»

«Non mi farò fare la predica neanche su questo, Niall. In ogni caso quel Julio non mi ha voluto dire una parola. E non mi darà mai i video della sorveglianza. Sono spaventati da chi sta incastrando il mio cliente.»

«Ahi, Niall.» Harper si lamenta quando lui arriva ad un nodo difficile.

«Scusa, amore.» Niall si sporge in avanti e le bacia la guancia. «Tutto fatto.» la rimette per terra e Harper si lascia cadere sul pavimento, sedendosi ai piedi di Niall e tirando fuori il modellino di un aeroplano dalla tasca della salopette che indossa. Inizia a giocare, facendolo volare e atterrare sulle scarpe del ragazzo.

«Ah, mi sono dimenticato di dirti che Zayn e Julio hanno deciso di comprarle insieme quelle telecamere, per risparmiare. Il che ha comportato un errore dell'elettricista che le ha montate. Zayn e Julio hanno i filmati di entrambi i locali. Basta che li chieda a Zayn ed è fatta.»

Jonelle spalanca gli occhi. «Dici davvero? E il tuo amico sarebbe disposto a darceli?»

«Sì, Zayn aiuta sempre i suoi amici se può. E in più, nessuno lo disturba. Ha perfino un allarme nel locale simile a quello delle gioiellerie. Basta premere un bottone che lo collega direttamente alla centrale. In pochi minuti la polizia è lì.»

Anche se non lo ha usato praticamente mai quel pulsante. E poi c'è Gigi, che nella cassaforte sul retro ha sotto chiave un bellissimo fucile. Okay, quello è meglio ometterlo davanti a Jonelle.

La donna è al settimo cielo. Perché Niall le ha appena trovato il modo più facile per vincere con certezza la causa.

«Mi salvi la vita, Niall. Non so come ringraziarti.» Jonelle si alza e afferra la testa del ragazzo, per lasciargli un bacio tra i capelli e facendolo arrossire. Okay, non se lo aspettava.

«Niall è un eroe!» urla a quel punto Harper, ridendo e facendo fare altrettanto al ragazzo.

«Oh, non c'è di che.» borbotta nei confronti della donna.

«Vuoi restare a cena?» chiede Jonelle tranquillamente. In quel momento gli è così grata che lo vorrebbe accanto per sempre. «Se non vuoi andare via per studiare.»

«Ni, resta a cena. Ti prego.» lo supplica Harper, con un labbro sporgente in aggiunta.

Il ragazzo universitario ci pensa su. «Non saprei.» dice soltanto.

«Stavo per ordinare le pizze.»

Cavolo, lo ha incastrato. Corrotto facilmente. «D'accordo. Tanto avrò un'intera settimana per studiare quando sarete in vacanza.»

E così Niall resta a cena, con Harper e la strega cattiva, che lo fanno quasi sentire a casa. Per la prima volta, Jonelle lo tratta gentilmente, con sorrisi e perfino piccoli tocchi, come la mano poggiata sul braccio quando gli ha tolto il piatto davanti o quando si è premurata di levare un capello di Harper dalla sua maglia. Insomma, la matrigna cattiva si è trasformata nella madre amorevole e biologica di Biancaneve.

E Niall è quasi sicuro che sia merito del fatto che le abbia chiuso il caso. Perciò, finge di non pensarci quando torna al suo alloggio. Per tutto il tempo.

È un bene che trovi Melissa davanti alla sua porta, con le braccia incrociate al petto e le dita che le tamburellano impaziente. «Sei in ritardo.»

«Non avevo appuntamento con nessuno.»

La mora sbuffa. «Ti servo ancora o hai trovato qualcun'altra? È da più di una settimana che mi rifiuti.»

Sì, perché è stato un po' confuso. Ha Jonelle sempre in testa per un motivo o per un altro e non sa neanche perché. È la cosa più stupida di quel periodo.

Però quella donna si è presa cura di lui perfino quando era mezzo morto sul suo divano. Doveva pur significare qualcosa, giusto?

«Sì, mi servi ancora.»

Dal giorno dopo Jonelle e la sua piccola sarebbero andate in vacanza. Niall avrà una settimana per se stesso. Per studiare intensamente per gli esami che si avvicinano. E per togliersi dalla testa una donna impossibile. Che sa trattarlo solo male. Beh, di solito. Tralasciando alcune eccezioni.

Forse è proprio quel modo di vederla irraggiungibile che affascina tanto il ragazzo universitario. Dannazione.

Melissa è sexy. Melissa è utile.

«E allora muoviti ad aprire questa porta.» fa un cenno con la testa.

«Sei impaziente.» il ragazzo dice con un sorrisino malizioso, mentre infila la chiave nella toppa.

«Di farmi Niall Horan? Parecchio.»

E Niall ride. Non gli importa se sono nel corridoio del dormitorio e se gli altri studenti rischiano di sentire. Sono all'università dopotutto, no? Tutto quello è decisamente normale.

Babysitter ●Niall Horan●Where stories live. Discover now