6) Al parco

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Chi lo avrebbe mai detto che Niall si sarebbe trovato alle nove del mattino, in un salotto di una casa non sua, con la musica accesa per fare un po' di rumore e una bambina dormiente al piano di sopra?

È una giornata fortunata quella. Nonostante la notte prima abbia dormito solo un paio d'ore sulla sedia con la testa sui libri, dopo essersi divertito in modo esagerato con Melissa, è riuscito a svegliarsi comunque, con la solita sveglia puntata giornalmente.

Ha un male al collo atroce per come ha dormito, ma cerca di non farci caso.

Arriva a casa Miles e come è avvenuto per l'ultima settimana e mezza - da quando lui lavora lì dopo aver superato egregiamente la prova -, si incrocia con Jonelle solo per qualche attimo, giusto il tempo in cui lei indossa la giacca per andare al lavoro. Poi resta da solo e può immergersi nei suoi libri.

Aspetta che siano le dieci e mezza e poi sale fino alla camera di Harper. Va alla finestra e apre la tapparelle, facendo filtrare la luce. Con la musica che arriva dal piano di sotto, non c'è pericolo che i mostri di Harper vengano a farle visita. A Niall viene da ridere. Si sente stupido solo a pensare una cosa del genere.

Si siede sul bordo del letto e sposta la coperta dal viso della bambina. «Harper, è ora di svegliarsi.» dice con dolcezza e la piccola mugugna infastidita. «Dai, tesoro. Non farmi stare qui tutta la mattina. Poi mi tocca prenderti in braccio e tua madre non vuole, perché altrimenti ti viziamo...» gli occhi di Harper si muovono tremolanti, come se fosse ormai sveglia, ma non volesse comunque aprirli. «Certo che tua madre è una rompiscatole di prima categoria.» borbotta, riflettendo sulle sue stesse parole.

«Bacio.» è la prima parola che pronuncia Harper.

Niall si sporge in avanti e le bacia la guancia.

«No, questo bacio non vale. La principessa viene svegliata solo con un altro bacio.»

Come se non fosse già sveglia.

E poi, beh... Harper vuole un bacio sulle labbra da Niall, che ha solo diciotto anni in più di lei. Quella può essere considerata pedofilia? Okay l'innocenza, ma Niall non vuole azzardare. Non è sua figlia, né la sua sorellina, né qualcuno con cui quel gesto potrebbe venire naturale. Niall le bacia la fronte, sperando che si accontenti.

«No, non è questo.» dice categorica, senza aprire gli occhi.

Niall inizia a baciarle qualsiasi parte del viso eccetto quella che lei vuole e Harper sbuffa. Apre un solo occhio per afferrare le guance del ragazzo e gli stampa un bacio sulle labbra.

Niall spalanca gli occhi, poi sospira, mentre Harper si mette a ridere. «La principessa si è svegliata.» aggiunge pure.

«Harp, questo bacio non puoi darmelo.»

Gli occhi della bimba si riempiono di lacrime in un secondo. «Perché no?»

«Perché questo è un bacio importante e puoi darlo solo alla mamma.»

«E a te.»

Niall sospira e pensa alle parole di Harry. Innocenza. Quindi in quel momento non sa come spiegarglielo meglio e lascia perdere. «Adesso la principessa deve alzarsi.»

«Solo se il suo cavaliere la prende in braccio.» le lacrime sono sparite tanto velocemente come sono arrivate.

Niall sbuffa. «Sei viziata.» dice, prendendola da sotto le ascelle e sistemandosela sul fianco.

«Non so che cosa significa.» ribatte con tranquillità, poggiando la testa sulla spalla di Niall e mettendosi a giocare con i suoi capelli. «Niall, che cosa facciamo oggi?» chiede poi, senza aspettare la spiegazione del più grande.

Babysitter ●Niall Horan●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora