7. Un'uscita rischiosa

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<non sei ancora pronto Dylan?>

<ho quasi fatto!>

Sono in bagno da venti minuti e mi sto truccando un po' mentre ho l'aspetto di Rachel, dato che devo creare un clone di lei. In poco tempo riesco a farla comparire davanti a me e lasciare che le guardie, entrate in bagno pochi minuti fa, si prendano cura di lei e le spieghino la situazione. Esco dal bagno una volta ritrasformata e mi siedo sul letto aspettando che i ragazzi finiscano di prepararsi, dovendomi subire le loro domande: "come mi sta questa maglia?", "è meglio questo paio di scarpe o questo?", "dici che così sono troppo elegante?".

Non pensavo che anche i ragazzi si facessero questi problemi per uscire con qualcuno. Inutilmente, tra l'altro, perché le ragazze con cui usciremo in realtà sono due uomini e un clone.

<bene, possiamo andare>

Usciamo dalla camera e in corridoio incontriamo Maldensi con i suoi due amici, scommetto che anche loro hanno il suo stesso carattere.

<ehi, sfigati, dove state andando?>

Tutti e tre alziamo gli occhi al cielo e continuiamo a camminare come se niente fosse, ma i suoi amici ci seguono restando ai nostri lati come avvoltoi. Mi sono abituata, ormai, a ignorarli.

<Erik vi ha fatto una domanda>

Dice uno dei due.

<Robert, lasciaci in pace. Abbiamo un appuntamento>

William li fa tacere, ma i due si scambiano degli sguardi complici e poi scoppiano a ridere tenendosi le mani sulla pancia.

<cosa? Voi? Non ci credo>

<se non ci credi, allora lasciaci in pace, siamo anche in ritardo!>

Will sembra irritato e Cam, insieme a me, guarda male quegli snob prima di velocizzare il passo e uscire dalla porta principale.

<di sicuro saranno tre racchie>

Sussurra Maldensi ad alta voce facendosi sentire apposta da noi, ma la sua bocca avrebbe voluto ritirare quelle parole non appena il mio clone e le due guardie, che, devo dire, non sono niente male, si avvicinano a noi.

<ciao amore>

Mi saluta la ragazza dai capelli neri che era in un altro mondo fino al mese scorso e mi abbraccia forte. Io la stringo sentendomi a disagio. Chi ha mai abbracciato se stesso?

<ehi, tu sei una bellissima ragazza, che ne dici di mollare quello sfigato e venire insieme a me?>

Maldensi mi ha tolta dalle mie braccia e presa per mano, ma Rachel gli da una forte ginocchiata in mezzo alle gambe e lui si piega in due per poi cadere a terra, mentre lei ride soddisfatta.

<neanche morta!>

Torna da me e io mi stupisco di quanto sia forte il mio ginocchio. È esattamente quello che avrei fatto io, il che dimostra che al momento il mio clone è innocuo. Non mi farebbe mai del male. Rido guardando il ragazzo ancora dolorante a terra.

<che c'è? La mia ragazza ti ha fatto male?>

Risponde con uno sguardo assassino verso di me e io lo ignoro ancora.

Dopo aver fatto le presentazioni, camminiamo tra le strade della città di Gainscott e ci fermiamo in alcuni negozi per volere delle "ragazze". Trattengo le risate quando Will e Cam sbavano dietro le due guardie camuffate, ma nella mia testa, non so perché, continuano a ripetersi le parole di Maldensi: bellissima ragazza.

La Principessa Di Alfagor// Wattys2020 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora