Non vi poteva essere amore carnale senza amore spirituale, come era ovvio un simile concetto ai miei occhi!

Ritornando alla realtà dei fatti che imperversavano dinanzi ai miei occhi assenti, notai il signor Wilkinson immobile nella sua posizione precedente: il vetro del calice della sua mano era oramai appannato dal suo respiro superbo ma affranto, e le sue mani non imitarono l'applauso dei circostanti.

Due anime fuori dalla realtà, pensai fossimo.

Poco dopo, -mio enorme malgrado- notai solamente, in maniera disordinata e convulsa, una schiera di gonne aristocratiche aleggiare nell'aria, inviti a ballo sussurrati timidamente e risate fragorose provenire da banchi di ristoro poco distanti dalla sala, ai quali non avrei giammai preso parte.

Per la prima volta, io ed il mio giovane marito, seppur in compagnia di una simile folla incontenibile di invitati, ci ritrovammo soli, ognuno a bearsi del tacere dell'altro, ma -ah!- quante parole inespresse sussurrava il silenzio!

Un tintinnio di bicchieri alle nostre spalle ci fece sussultare, come fossimo stranamente legati da una simbiosi.

"Credo di non aver avuto ancora il piacere di conoscervi."

Bradley arrestò le sue gesta quando, velocemente, si voltò: una donna, affiancata da un uomo dalle lunghe basette incenerite dall'età avanzata, ciarlò nel suo abito magenta, imperlato da finti tessuti nobili.

L'espressione basita del signor Wilkinson mi lasciò intendere chi fossero coloro dinanzi ai nostri sguardi e, come ad ottenere un'ulteriore conferma, riconobbi il cappello a cilindro indossato dall'uomo, pertanto dedussi amaramente la natura del suo, del nostro spiacevole incontro.

"Potrei quasi vantarmi di aver dato alla luce la sposa! Dolce creatura!" La donna, dalla lunga chioma dorata, iniziò a ridere freneticamente, lasciandosi trasportare dall'ebbrezza.

Oh, quale conferma! Come si lamentarono le mie orecchie nell'udire parole di vanto riferite ad una fanciulla tanto leggiadra quanto colpevole!

Bradley voltò il capo verso la folla, e constatai come gli riuscisse difficile osservare il volto maturo della zia, -perfida donna!- ed espirò, seppur mantenendo la sua compostezza.

"Inoltre, non trovate come la dimora del cugino di mia figlia si adatti perfettamente ad un ricevimento nuziale?" Le sfere blu della donna, incastonate in lunghe ciglia ricurve, brillarono di una lucentezza maniacale. "Eppure, mio caro marito, non abbiamo ancora avuto modo di incontrare nostro..." s'interruppe. "oh, nipote, giusto!"

"Mia cara, credo che Bradley sia fuori città." rispose l'uomo, stringendosi al petto il panciotto ocra. "Spero vi ricordiate come Bethan ci abbia spesso spedito delle carte, scrivendo come il cugino fosse sempre ligio a partecipare alla vita londinese." poi ridacchiò sommessamente, portandosi una mano dinanzi ai lunghi baffi, come a trattenere l'imminente risata.

"Dubito fortemente che il signor Wilkinson lasci una dimora così ospitale in potere a sua cugina, benché ella debba tenervi il ballo del suo matrimonio." Bradley rispose fulmineo, un lampo di ira nello sguardo fu scaricato sull'immagine della donna.

Come risultò comica la scena!

Eppure -pensai- sarebbe stato impossibile non rammentare e riconoscere le perle verdi nel suo sguardo! Quindi, dedussi, come vigeva l'indifferenza nella famiglia Russel!

"Conoscete il signor... nostro nipote?" La donna si corresse, sorridendo con una finta gentilezza che -notai- era molto simile al piglio falso della figlia.

"Ho avuto modo di discutervi."

Ah, Bradley! Come tentate di ricavare divertimento da un incontro che, anche ai vostri occhi, è così maligno! pensai.

Rifiuto e seduzioneWhere stories live. Discover now