La Storia che Vorrei - voci per il PrideMonth

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Durante il mese di giugno, il team si è lanciato un poco al di fuori della sua comfort zone abituale, trattando un tema che ancora oggi molto spesso si tende a separare più o meno nettamente dal femminismo in senso stretto, nonostante abbia a che fare con esso in modo sempre più marcato. Abbiamo infatti chiesto ad alcune persone appartenenti alla comunità LGBTQ+ di rispondere a qualche nostra domanda inerente, in particolare, la loro rappresentazione nel mondo della scrittura e della lettura. Una delle questioni che ad interessarci di più, trovandoci su un sito che offre l'opportunità a ciascuno di esprimersi e mettersi alla prova creando nuove storie, è stata quella riguardante il tipo di storia ideale che i nostr* intervistat*, che ringraziamo, vorrebbero leggere. Ecco le nostre domande ed ecco che cosa loro ci hanno risposto:

Intervista N1:

Nome: Dreya

Età: sui vent'anni

Identità di genere: femminile

Orientamento sessuale: bisessuale

Genere letterario preferito: giallo/thriller

Come vedo la rappresentazione LGBTQ+ nei libri: Per quello che ho personalmente letto penso che l'argomento viene preso abbastanza alla leggera; avverto l'idea che siccome oramai il movimento LGBT è diventato quasi un "trend", alcuni personaggi sembrano forzati e stereotipati, giusto per dare il contentino.

Un buon esempio di rappresentazione: Per quanto riguarda il mondo delle fan fiction credo che un buon esempio sia quello della Sterek, una accoppiata inaspettata. Per quanto riguarda il canon letterario o di altro tipo, purtroppo non ho avuto la fortuna di incontrarne nessuno.

Un esempio che non ho apprezzato: Un cattivo esempio nelle fan fiction, personalmente, credo che sia la Larry (solo perché una fic che lessi tanto tempo fa ha lasciato una sorta di trauma ahah)

La storia che vorrei leggere: La storia ideale che vorrei leggere parla di una coppia che abbia uno sviluppo concreto, un po' di angst che non dispiace e una caratterizzazione reale

Quanto sono attiv* nella comunità: Non abbastanza per questione di tempo, per lo più

Il loro orientamento è riconosciuto e rispettato dalla comunità e dalle persone che le circondano: Si, anche se c'è gente che crede che scambiarsi affetto omosessuale in pubblico sia da bandire. Infatti il loro slogan è sempre "ma fatelo a casa".

Intervista N2:

Nome: Federica

Età: 17 anni

Identità di genere: donna

Orientamento sessuale: eterosessuale

Genere letterario preferito: Saggi, romanzi a sfondo sociale, ma anche fantasy

Come vedo la rappresentazione LGBTQ+ nei libri: La vedo più presente nei libri per i più giovani, dai libri per bambini ai YA.

Un buon esempio di rappresentazione: Un buon esempio per me è una non troppo ostentata, con un inserimento del personaggio come persona, e non come orientamento sessuale. Così che il personaggio vada oltre la sua sessualità o identità di genere. Inoltre una buona rappresentazione potrebbe anche essere casuale, in cui vi sono personaggi LGBT di sfondo, per far sì che ci si renda conto che fa parte della normalità.

Un esempio che non ho apprezzato: Come cattivo esempio mi viene in mente il disastro con la Rowling, che ha creato un personaggio per poi rivelare dopo tempo (cosa che non è scritta neanche nei libri) che questo personaggio è omosessuale. Il tipico esempio di political correctness a cui gli autori tendono ad aspirare al giorno d'oggi.

Can you hear me now? - Le vostre esperienze da condividereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora