3- Villa Luna (parte prima)

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Quando si sveglia ha l'impressione di aver dormito troppo o troppo poco.

Rimane immobile e con gli occhi chiusi.

Stringe ancora il cuscino, ma ora ha perso qualsiasi odore.

Socchiude leggermente gli occhi, poi li apre del tutto.

La stanza è inondata di luce che viene dalla vetrata e dal pavimento.

Irvan sposta la testa di lato, a destra, e guarda giù.

Il cielo aperto sotto di lui è sempre inquietante. Oggi, poi, non ci sono nuvole e non si vede la terraferma solo perché è troppo lontana.

Rabbrividisce e gira la testa dall'altra parte.

Sobbalza e Mirta ride.

-E tu da dove spunti? Che ci fai qui?-

-Lo stesso che fai tu.-

-Quando sei arrivata?-

-Un'oretta fa. Stavo facendo i salti di gioia vedendo che c'era qualcuno, ma poi mi sono accorta che eri tu.-

Irvan annuisce.

Allontana il cuscino.

Mirta si sposta lentamente e gli appoggia la testa sul petto.

-È strano vero?-

Non c'è bisogno di chiedere per sapere a cosa si riferisce.

-Già.-

Mirta continua a fissare il vuoto e Irvan può quasi sentire la sua mente lavorare instancabilmente.

-A che pensi?- le chiede.

-A tutte le cose che non coincidono. E tutte insieme.-

-Per esempio?-

Mirta ci pensa. -La Cooper ha detto che secondo lei basta sapere cosa siamo in grado di fare per imparare.-

Irvan solleva un sopracciglio.

-Per esempio se scegli Aria alla fine puoi imparare da solo a volare, solo sapendo che puoi.-

-Ah.- non sembra molto convinto.

-Ralph, però, ha detto che saremo dovuti comunque tornare dalle Custodi per completare il nostro addestramento. E l'ha detto come se non ci fosse altra alternativa.-

-Questa però è solo una teoria della Cooper. Magari vale solo in certi casi.- osserva.

Lui però ha imparato a leggere nel pensiero e creare un contatto mentale senza che nessuno glielo insegnasse.

-Forse è vero solo che il Tempo non ci ha pensato.-

Mirta sospira. -Se è vero allora perché noinon possiamo insegnare le Arti a qualcun altro?-

-Chi ti dice che non ne saremmo in grado?-

-Tu ci hai provato con Irina.- gli ricorda.

-È diverso.-

-Okay, lasciamo perdere questo interrogativo, passiamo al prossimo. Irina mi ha detto...-

-Che è ora di alzarsi!-

Irvan e Mirta scattano a sedere.

Irina è sulla soglia. Ride di gusto vedendo le loro facce.

-È da quando mi sono alzata che vi cerco, che diavolo ci fate qui?-

-Noi...- comincia Mirta.

-Non importa.- taglia corto la figlia del Tempo, forse intuendo che Mirta sta per inventare una scusa -Uno di voi due sa giocare a scacchi?-

Presente ~ i PortavoceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora