1- preparativi

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Stringe forte la mano della sorella.

Raramente si è sentito così agitato, ma vedere i Cacciatori allenarsi mette i brividi.

L'intero ultimo piano di Kalia è adibito a palestra e armeria.

In questo momento si trova vicino alle postazioni di tiro. Alcuni si esercitano con vari tipi di armi da fuoco, altri sfruttano i loro poteri per colpire il bersaglio.

L'uomo più vicino fa levitare una decina di coltelli affilati, poi li scaglia con una forza impressionante. Tutto questo senza neanche sfiorarli.

Irina e Marvin hanno passato gran parte della mattinata ad esercitarsi con le armi, ma con quelle sono sempre stati dei maestri. Il problema, al momento, sono i loro poteri.

–Io ancora non capisco.– ammette Mirta –Perché non riescono ad usarli?–

Miranda è ferma davanti a loro, gli occhi fissi sui figli. Indossa una canottiera e dei pantaloni che dovrebbero essere attillati, ma che le stanno larghi per quanto è magra. Si trattiene dallo sbuffare e sposta lo sguardo su di loro, ma il resto del corpo non si muove di un millimetro.

–Non è così semplice.– spiega spazientita, ma ormai non ci fanno più caso, lei è sempre spazientita –I loro corpi sono rimasti inattivi per troppo tempo e questa è una cosa che neanche le vostrecapacità possono cambiare. La fonte della nostra energia è la nostra anima. Il corpo deve adattarsi agli sforzi a cui è sottoposto.–

Mirta rivolge al fratello un'occhiata confusa. Lei non ha ancora capito.

Lui non può esserle di grande aiuto.

Miranda non è affatto chiara nelle sue spiegazioni.

Sbuffa. –In teoria la tua anima potrebbe apprendere le Arti di tutti gli Elementi contemporaneamente, ma il tuo corpo no, perché ogni Arte richiede un adattamento. Per esempio, se sei del Fuoco ogni tua cellula deve imparare a sdoppiarsi e poi riunirsi, se sei dell'Acqua, invece, devono essere in grado di modificarsi in pochi istanti, devono essere capaci di cambiare composizione. E le cellule del nostro corpo non possono fare entrambe queste due cose perché dovrebbero attingere a fonti di energia diverse.–

–Okay...– la interrompe Mirta, dandosi qualche secondo per elaborare le informazioni –Quindi se provassi ad apprendere Arti di altri Elementi che succederebbe?–

–Se ci andassi leggera ti limiteresti a non riuscirci. Se ti sforzarsi tanto da riuscirci moriresti molto presto.–

Irvan deglutisce. –E questo cosa c'entra con Irina e Marvin?–

–Anima e corpo si devono necessariamente adattare l'una all'altro. E loro sono stati per troppo tempo dentro di voi che siete di Elementi diversi. Devono solo ritrovare il giusto equilibrio.–

Irina avvicina le mani e accumula energia tra di esse. L'aria si comincia ad agitare, forse nel tentativo di accendere una luce, ma poi lei si tira indietro ansimando.

–Dannazione!– grida e sferra un calcio al vuoto. –Non riesco a creare neanche una maledettissima palla di luce!–

Irvan le si avvicina. Si ricorda di come glielo ha insegnato Dafne. Lui ci era riuscito al primo colpo, a differenza degli altri compagni.

Crea una sfera di luce sul palmo della propria mano, poi la fa levitare. Controllarla è straordinariamente semplice, come muovere le dita di una mano.

La fa avvicinare ad Irina.

–Prova a controllare la mia, dovrebbe essere più facile.–

La ragazza dagli occhi dorati fissa la luce che le vortica a pochi centimetri dal viso, alza una mano, poi la riabbassa.

Presente ~ i PortavoceTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang