Capitolo 8

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<< Miss Grey? >>

<< Dimmi, Taylor? >>

<< La devo portare alla scuola di musica? >>

<< Si Taylor, grazie. >>

<< Tesoro, sei sicura? >>

<< Si mamma ho bisogno della mia musica in questo momento.
Ti prego. >>

<< Ok. Senti Phoebe, so che non vuoi parlarne, ma posso farti una domanda? >>

<< Se proprio non puoi farne a meno. Dimmi? >>

<< Cosa è successo? Perché hai litigato con Sophie? Perchè sei gelosa di lei e Thed? >>

<< Menomale era una domanda. Sono troppe. E sbuffo.
Sinceramente? Non lo so mamma. Fino all'altro giorno, volevo solo che Thed fosse felice e non mi importa con chi fosse. Poi ho saputo di Sophie, e mi sono sentita triste e arrabbiata.>>

" Gelosa e confusa, no? " Maledetta voce interiore.

<< Mi sono sentita messa in un angolo. Io e Sophie abbiamo sempre parlato di tutto e venire a scoprire così della loro relazione mi ha spiazzato. Voglio essere felice per loro, però... >>

<< Capito, tesoro. Lo sai? Só come ti senti. Alla tua età più o meno, successe la stessa cosa a me e Kate.
Io quando ho conosciuto tuo padre, tenevo la nostra storia rinchiusa in una bolla. Kate non prese bene all'inizio tutto questo mistero. Però alla fine sono riuscita ad aprirmi a lei. E alla fine, anche se ha passato quello che ora provi te, ora sà ciò che provo. Lei è il mio punto di riferimento. Lei, se ho bisogno sà ascoltare e capirmi. Parlarne con zia Kate. Un punto di vista simile può aiutare. Soprattutto per il tuo rapporto con loro.

<< Si lo so. >>

<< Cosa, sai? >>

<< Zia Kate. Tempo fa, parlavo con lei e mi ha raccontato qualcosa sul fatto che tenevi la tua storia con Papà solo per te. Non ti confidavi mai con nessuno. Sopratutto, con lei e penso che ne abbia sofferto. >>

<< Phoebe? Perché non ne so nulla? Cosa ti ha detto? >>

Mi volto e mia madre e mio padre si guardano allarmati. Come se mi nascondessero qualcosa.

<< Mamma, perché quella faccia? >>

<< Non ho nessuna faccia. >> E si volta verso il finestrino.

<< Che segreti nasconde la nostra famiglia? Tradimenti e relazioni? E scoppio a ridere. Non è che hai avuto una tresca con zio Elliot? >>

<< Coooosa? Ma sei matta? Ma come ti viene in mente? E poi la nostra storia la sai no? >>

<< In effetti lo zio non sarebbe il tuo tipo. >> E ci mettiamo a ridere tutti e tre.

Taylor interrompe la nostra "conversazione" dicendo che dobbiamo passare dalla Grey per prendere Liam il socio di mio padre che deve partire questa sera per Portland.

Arrivati, mio padre scende dal lato passeggero per far salire Liam e si accomoda dietro, assieme a me e mia madre.

<< Buonasera, Mr Grey. Signora Grey. Phoebe. >>

<< Liam è tutto pronto per la riunione? >>

<< Sì, Mr Grey. Domani sono sicuro che lo stabilimento sarà di nostra proprietà, sono con l'acqua alla gola ormai e non hanno altra scelta che vendere. >>

<< Bene. >>

<< Ah, Phoebe? >>

<< Si? >>

I miei ci fissano perplessi. Non penso che mi abbiano mai visto parlare con Liam.

<< Grazie per il CD. Sei bravissima. Mi piacerebbe sentirti suonare. >>

<< Figurati. Se vuoi, avvolte puoi venire a casa. E ti suono qualcosa. >> E gli sorrido.

<< Davvero? Oddio, sono lusingato. >>

<< Sei uno dei miei primi fan. E tengo molto al tuo giudizio. Lo farei con gioia. >>

<< Sono alquanto sicuro che domani li stenderai tutti. >> Dice, strizzando l'occhiolino.

<< Smettila. >> E arrossisco.

Sento gli occhi dei miei, puntati contro. Che palle. Adesso, mi faranno una ramanzina. Solo perchè ho parlato con Liam. Non tanto mia madre, ma dovrò sentire mio padre.

<< Mi dispiace che non potrai venire. Ci tenevo davvero tanto. >>

<< Anche a me, dispiace. La prossima volta ci sarò sicuramente. >>

<< Ci conto. >> E ci sorridiamo.

Mentre mio padre, mi porge il violino mi guarda in modo truce.

<< Come fate tu e Liam ad essere così in confidenza? >> Mi chiede a bassa voce in modo che gli altri non sentono ma solo mia madre che si trova nel mezzo alquanto divertita.

<< Non lo so, ormai è un anno che siamo buoni amici. Tutto qua. Non vi preoccupate. Comunque, non siamo amanti se questo vi preoccupa. >> Dico, facendogli ad entrambi l'occhiolino.

Rimangono a fissarmi esterefatti.

Saluto tutti, scendo e mi avvio all' ingresso.

Dopo questa giornata pazzesca.
Ho bisogno di perdermi, tra le note del mio violino.

Cinquanta sfumature di noi - Amami -Where stories live. Discover now