Chapter Twenty-Seven: Welcome Back

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Come predetto dal grigio, a canzone finita i due smisero di fare le ragazzine in crisi ormonale e si calmarono.

"Ora possiamo finire il film?"

"Okay..."

Dopo questo imbarazzante episodio,il pomeriggio trascorse tranquillo.

Erano ormai le sette quando Jimin e Akiko se ne andarono, lasciando Jungkook e Taehyung da soli.

"Ma tuo fratello non ti dice niente se dormi qui? E tua madre?"

"Tae, sta tranquillo. Mio fratello adesso è impegnato con le sue crisi d'amore, e con mia madre ho già parlato."
Il grigio sorrise.

"Tua madre piuttosto? Perchè non è ancora arrivata?"

"Ha detto che vuole lasciarci casa libera, lei andrà a dormire da un'amica che non vede da tanto."

Il minore ridacchió.

"Cosa vuoi ordinare?" Chiese poco dopo Taehyung.

"Ho voglia di Sushi."

"Anche io. Ordino Sushi."

Finita la telefonata al ristorante giapponese, Taehyung sprofondó sul divano.

Jungkook si avvicinó a lui e gli si appoggió al petto, guardandolo negli occhi scuri.

Restarono per un po' in silenzio, a guardarsi, finchè il grigio, stufo di quella distanza, non avvicinó il corvino a sè, unendo le loro labbra.

"Non sai quanto mi era mancato baciarti. È stato un inferno senza di te..." Disse Jungkook tra un bacio e l'altro.

"Sai...quando mi parlavi, io ti sentivo."
Il minore si staccó leggermente.

Adesso, i loro nasi si sfioravano. Sembrava tutto tornato come all'inizio, nella pace più totale.

"Sentivo che per tutto il tempo che sei rimasto in ospedale e anche dopo, ogni sera venivi a dirmi quanto ti mancavo, quanto ti sentivi male per quello che mi era successo...che avresti preferito esserci tu al posto mio...Dio, non sai quanto era brutto sentirti piangere, e non poter fare niente."

Jungkook non lo fece continuare. Ruppe la distanza tra di loro, una seconda volta.

"Ti amo Kookie."

"Ti amo Tae."

Furono le ultime parole che si dissero, prima di cadere tra le braccia di Morfeo, abbracciati.

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Ma dov'è finito quello...

Pensó Yoongi guardando l'orologio per l'ennesima volta. Iniziava a spazientirsi.

Doveva essere qui un quarto d'ora fa...

Il ragazzo sbuffó e alzó gli occhi al cielo, finchè una voce familiare non lo chiamó.

"Hoseok, finalmente cazzo, dov'eri finito?"

"Sempre simpatico e gentile tu, eh?" Disse il rosso sorridendo.

In fondo, uno dei pregi di Hoseok era proprio quello di essere allegro e solare con chiunque.

"Comunque, scusa ma mi sono fatto prendere un po' troppo dalle prove e non ho guardato l'orologio..."

"Le prove? Quindi, nonostante tu abbia un lavoro, anche se part-time, ancora balli?"

"Sì. Ti ricordo che quel lavoro lo faccio solo per guadagnare abbastanza soldi che mi permettano di trasferirmi all'estero, per fare il ballerino."

❝ѕтαу❞➴кσσктαєDove le storie prendono vita. Scoprilo ora