Chapter 1

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Quella mattina mi svegliai, come ogni mattina, grazie alla fastidiosissima luce che filtrava dalla finestra in legno bianco della mia stanza da letto di medie dimensioni. Quando aprii gli occhi, peró, non trovai Mister Doodle davanti a me, il mio orsacchiotto regalatomi da mio zio Jaques negli anni della mia infanzia, ma trovai un ragazzo abbastanza alto, occhi scuri, quasi neri, pelle perfettamente abbronzata, capelli castano scuro, muscoli da ogni parte è un sorriso luminoso con dei denti così bianchi che sembravano avorio: Kole Finnygan.

Il ragazzo più popolare della scuola mi stava fissando, sorridendo e mettendo in risalto i suoi addominali "Ehi" mi disse solamente, guardandomi mentre mi stroppicciavo gli occhi, quando finalmente capii cosa era successo la sera precedente mi misi a ridere, risi perché ero andata a letto con Kole, tutto grazie ad una scommessa con Claire "Ti obbligo a flirtare con Kole Finnygan e portartelo a letto entro questo sabato" mi sfidò la mia migliore amica con un tono malizioso che mi fece soltanto ridere e accettare la scommessa che portai a termine egregiamente. Quando ritornai nel mondo reale mi accorsi che Kole si stava avvicinando per baciarmi ma io mi allontanai. Subito lui scattò in piedi con una faccia simile a un grande punto interrogativo, i suoi occhi mi guardavano intensamente, non riuscivo a capire se mi volesse uccidere o se volesse piangere come un bambino davanti a me, un incrocio tra disprezzo e malinconia; cercai di non dare conto a quella stupida faccia da imbecille che si ritrovava, ma non ci riuscii: non mi ero mai svegliata con un tizio semi nudo davanti alla mia vista, con quell'espressione che mi faceva venire solo voglia di tirargli un pugno in faccia, bhè... c'è sempre una prima volta no?
Nonostante i suoi occhi fissi su di me e il mio sbigottimento, cercai di non dare a vedere che ero davvero stufa di vederlo e che almeno per un mese non volevo rivolgergli la parola, volevo fargli intendere che non era il benvenuto né nella mia vita né, tantomeno, nella mia camera, insomma, io non provavo assolutamente niente per lui, era solo una stupidissima scommessa, accidenti! Ma lui sembrava non dare troppo peso al mio sguardo; fortunatamente vivevo con mia madre che non c'era quasi mai a casa e, quando c'era, non badava per niente a chi entrava o a chi usciva dalla mia camera, me compresa. A un certo punto una voce mi scosse e fece cadere la mia nuvola di pensieri, era la sua voce, la sua insopportabile voce.
"Non credi di dovermi spiegare questo tuo comportamento di stamattina? Ieri sera non mi sembravi così insensibile e strafottente." Io non parlai, ma risi, una risata sommessa e crudele, non troppo rumorosa ma abbastanza forte da provocargli un grande fastidio. Poi mi alzai e mi diressi verso il bagno, mia madre come al solito non era in casa quindi non c'era nessuno che mi facesse pressione dicendomi di sbrigarmi altrimenti avrei fatto tardi a scuola; feci una doccia, credo la più lunga dalla morte di mio Zio Jacques, poi mi diressi in camera mia e entrai sentenziando che non avevo alcuna voglia di parlare della notte e di quello che era successo. Mi vestii sotto lo sguardo accusatorio di Kole: intimo nero, maglietta a maniche corte bordeoux con una scritta nera, giubbotto di pelle nero senza maniche, pantaloni strappati, ovviamente, neri e i miei adorati anfibi alti, meravigliosamente, neri. Feci una piroette e lanciai con molta poca grazia i suoi vestiti sul letto per invitarlo a metterli.

Arrivati a scuola, per mia fortuna, Kole la smise di fare mille domande e si diresse verso quei suoi stupidi amici fighetti buoni solo a parlare a vanvera. Non so bene il perchè ma le lezioni di quella mattina sembrarono interminabili e più noiose del solito, mi convinsi che era solo per il fastidioso risveglio e per le troppe domande di Kole. All'ultima ora, ebbi biologia e quell'odioso di un professore, Mr. Anderson, mi chiese da cosa è composto il corpo di una rana e quali le conseguenze se lo si prova a baciare; ovviamente io non seppi rispondere. Io non capisco a cosa mi servirà in futuro sapere quali sono le conseguenze se provo a baciare un rospo, non sono mica Tiana e di certo non voglio far trasformare quello stupido ranocchio in un principe che, puntualmente, si innamorerà di me e vivremmo felici e contenti con un castello ed un ristorante da gestire. Che orrore. Alla fine delle lezioni, il fastidioso esponente della sottospecie maschile più popolare della scuola si avvicinò e mi chiese "Ti va di studiare insieme pomeriggio? Sai, mi piace avere la compagnia di un bella ragazza, ci vediamo da me all..."
"Aspetta un attimo!", lo interrompo, "Cosa ti fa credere che verrei a casa tua a studiare?" Dico ridendo maleficamente e guardandolo con sguardo divertito. "Beh, intanto mi devi delle spiegazioni e poi mi pare di aver capito che non vai proprio bene a scuola e, dato che modestamente sono più bravo di te, Mr.Anderson mi ha chiesto di darti delle ripetizioni." In quel momento non so se avrei preferito prendere a schiaffi Mr.Anderson o Kole o meglio ancora entrambi, ma riflettendoci meglio sulle conseguenze delle mie azioni decisi di non dare troppa importanza a quella cretinata e di andare a studiare da Mister Perfezione. Il pomeriggio passò in fretta che quasi non me ne accorsi, in fondo, ma molto in fondo, Kole non era molto antipatico, no scherzo; Kole Finnygan non sarà mai simpatico ai miei due smeraldi che si trovano nella mia faccia, comunemente chiamati occhi. Alzai gli occhi e mi resi conto che tra una materia e un'altra si erano già fatte le nove e mi affrettai ad andare via, così senza dare troppe spiegazioni salutai Kole e sua madre e mi avviai alla macchina.
Dopo circa dieci minuti arrivai a casa cercando di contattare Claire, quella ragazza è incredibile! Volevo darle la bella notizia di dovermi ben 50 bigliettoni avendo vinto la scommessa. Chiamai ma nessuno mi rispose, sapevo solo che era partita da qualche giorno, poi nient'altro. Pensai a Kole e mi misi a ridere, povero illuso; pensai ai sui occhi marroni che mi osservavano intensamente e provai un leggero senso di colpa, lui ci crede davvero, mi ha ospitato a casa sua, sua madre è un tesoro e...okay,okay, un mese non mi basta, devo stargli alla larga almeno per un anno! A un certo punto sentii una vibrazione provenire dalla tasca del mio giubbotto rigorosamente nero e ovviamente di pelle, guardai lo schermo: "HITLER". "Ciao mamma, che vuoi?" risposi con voce annoiata.
"Ehi tesoro, ciao, ti volevo solo avvertire che stasera Jordan dorme da noi. Io tornerò verso le undici, se vuoi prendi una pizza" mi disse mia madre, abbassando un pochino la voce, sicuramente per non disturbare i pazienti. "Si mamma, che bella notizia, finalmente una bella notizia! A dopo" risposi con entusiasmo, io e mio fratello Jordan abbiamo un rapporto stupendo, lui è stata la persona che più mi è stata accanto quando nostro zio è venuto a mancare, era l'unica persona con cui mi comportavo, non dico bene, ma diciamo che mi comportavo. Non sono una ragazza cui piace essere gentile e altruista nei confronti delle persone sfigate che vivono in questo povero mondo. "A dopo tesoro, ti voglio bene" mi salutò mia madre e io conclusi con un "Si, si ciao" frettoloso e poco affettivo. Io e mia madre avevamo questo rapporto, odio e amore, cerchiamo di arrivare sempre ad un punto di incontro, da quando lei e mio padre si sono lasciati, lei lavora il doppio, fa la dottoressa all'ospedale di città e cerca di guardagnarsi una paga per mantenere sia me che lei. Diciamo che non può fare a meno di quella borsa Gucci o quegli stupidi occhiali Fendi. Chiusi la chiamata e mi diressi verso la porta di casa, andai in cucina e chiamai la pizzeria; venti minuti dopo arrivò Jordan e nello stesso momento le pizze. L'abbracciai forte e lui mi lasciò un bacio sulla testa, quella sera, ci raccontammo tutto. Tutto ciò che ci era capitato, le persone che frequentavamo, i film che stavamo guardando, i libri che stavamo leggendo. Dopo due ore decidemmo di guardare una serie TV ma passammo un quarto d'ora pieno a litigare su cosa guardare, alla fine optammo per Pretty Little Liars, col cartone della pizza sulle gambe e la televisone al massimo volume chiedendoci chi fosse quella dannatissima persona che prendeva il nome di A.
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Vi siete visti Pretty Little Liars? Personaggio preferito?
Spero che il primo capitolo vi abbia coinvolto! Siamo ancora all'inizio...❣️

Abbi cura di splendere.Where stories live. Discover now