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Due mesi dopo

Due mesi. Sono passati due mesi da quando ho incontrato per la prima volta Soph. È impressionante come in questo poco tempo sia riuscita a legarmi ad una persona così estroversa, che mi sta cambiando talmente tanto da rendermi tale quasi quanto lei, e la adoro per questo.
Poche settimane dopo il nostro primo incontro è dovuta tornare in California, ma nonostante tutto, facendomi capire che ci tenesse seriamente a me, è venuta a farmi visita più volte, durante le quali ho avuto il piacere di incontrare anche sua madre, Jen, che mi ha promesso ripetutamente che un giorno avrei conosciuto anche il resto della famiglia.
Ogni serata è coperta dalle nostre videochiamate, nelle quali scleriamo, commentando serie tv, ragazzi fighi e persone che come noi sono diventate popolari sui social.
Già, qualche giorno di scandalo infondo si è trasformato in tutto questo.
Persone che hanno cominciato ad affezionarsi a me nonostante non mi avessero mai conosciuta, mentre i commenti su ciò che era successo con Joseph continuano ad essere persistenti. Nonostante tutto, però, si limitano ad insulti poco originali e tristemente risentiti.
Nulla di più.
Tralasciando questo, grazie alla quasi quattordicenne che mi sta cambiando, ho riscoperto abbastanza autostima da partecipare a dei casting per uno shoot fotografico con il quale sarei potuta essere ricollegata a diverse riviste importanti.
Non ci spero più di tanto, non voglio illudermi, aspetto solo risposta.
Come ogni giorno mi metto a spulciare fra i social, imbattendomi nel profilo di Joey.
Ew, non ci voglio pensare.
Infondo, se non fosse stato per lui nessuno avrebbe cominciato ad insultarmi a causa di un motivo inesistente.
Così, esco subito ed entro nel profilo di un altro ragazzo, Hunter Rowland.
Mhmh, mlmlml
Ridacchio mentalmente a causa dei miei pensieri poco casti, soffermandomi casualmente sulle foto in cui il suo fisico è più in mostra.
Dopo un po', inaspettatamente mi arriva una notifica.
"Gentile Sharon Sky Gitnick, sono rimasta impressionata dalla tua naturalezza nelle foto inviate e sono sicura che saresti perfetta come soggetto per la mia fotocamera. Ti aspetto a Los Angeles per immortalare la tua bellezza, dammi conferma.
-Jessica Spohr"
Proprio a questo punto comincio a gridare come una dannata saltellando per la stenza, fino a quando Char apre di scatto la porta -VADE RETRO SATANA-
Scoppio a ridere a causa della sua reazione, per poi lanciargli addosso il telefono con l'e-mail aperta.
-ODDIO, ODDIO, ODDIO, MIA SORELLA È UNA MODELLA. E DOVREMO PURE ANDARE A LOS ANGELES, QUINDI POTRÒ FINALMENTE INCONTRARE IL MIO GRUPPO, SCLERO-
Comincia a gridare come una checca, mentre io ridacchio.
Comunque, per il 'suo gruppo' intende le persone con le quali, attraverso i social, è riuscito a legare. Già, anche lui è diventato popolare a causa di quel giorno al centro commerciale. Situazione complicata, vero?
Char mi salta addosso, cogliendomi di sorpresa, mentre cadiamo entrambi sul mio letto -Alzati dal mio stomaco, bufalo- dico con il fiato mozzato.
Si sposta più di lato, per poi abbracciarmi, mentre ricambio stringendolo forte.
-Shar, non sarebbe bello trasferirci in California? Infondo tu hai Sophia, mentre io ho Hunter, Mark, Blake e tutti gli altri. Potremmo finalmente essere il gruppo che abbiamo sempre sognato.-
-Già, sarebbe stupendo sentirsi seriamente accettati da qualcuno che sia ha affianco, senza kilometri di distanza a dividerci. Qui tutti ci guardano con un occhio diverso da quel giorno, l'incidente.-
-Sai, mi manca sentire la chitarra di Thom durante la notte, quando non riuscendo a dormire si dimenticava cosa fosse il silenzio. La parte più divertente è che credevo di odiare tutto ciò.-
Afferma, lasciando che una lacrima, che mi sbrigo ad aciugare, gli righi la guancia.
-Char, anche a me manca, ma pensa solo al fatto che in questo momento lui sarebbe più che fiero di noi, proprio come mamma. Stiamo realizzando il nostro sogno. Dio, sto per diventare una modella, mentre tu sei già un influencer fantastico. E ricordati di sorridere, che sei più bello quando lo fai.-
Mi stringe forte, per poi ascoltarmi mentre, con il viso nell'incavo del suo collo, mormoro -comunque dato che fra poco sarà il compleanno di Soph avevo pensato di andare a farle una sorpresa, e, beh, se ne parliamo con papà la sorpresa potrebbe trasformarsi da "hey, sono venuta a farti vista" a "hey, sono la tua nuova vicina di casa"- ridacchio.
Sorride -sarebbe stupendo-
Lo guardo per poi lasciargli un bacio sul naso e alzarmi in piedi.
- vieni da Starbucks?- annuisce alla mia domanda, mentre esce per darmi il tempo di cambiarmi.
Metto un paio di jeans neri e la felpa rossa del purpose tour, per poi infilarmi ai piedi le mie vans, afferrare il cellulare ed uscire.
-Sei pronto?-
Annuisce, per poi prendere le chiavi della sua auto ed andare nel parcheggio.
-Non sbattere la portiera- mi ammonisce, mentre salgo in macchina.
-Char, fa schifo- dico, ascoltando una canzone Jazz con cui è fissato, per poi cambiarla -questa è meglio- affermo, cominciando a cantare No Tears Left To Cry guardando fuori dal finestrino.
Finita, canticchio anche Chandelier, per poi girarmi verso di lui -Sai che..- mi fermo, quando lo noto intento filmarmi, per poi prendergli il telefono. -Dai, ti ho sempre detto che hai una bella voce- -E io l'ho sempre negato- ribatto, scendendo dall'auto e facendogli la linguaccia.
Ridacchia, mettendomi un braccio intorno alle spalle, ed entrando nella caffetteria per ordinare.
-Un Frappuccino, Sharon, ed un Caramel Macchiato, Charles-
La ragazza annuisce, per poi farci aspettare qualche minuto e portarceli. Ringrazio e vado a sedermi insieme a Char -C'è una ragazza che ci sta guardando- mi giro non vedendo nulla -dove?- -lì- la indica per poi salutarla con la mano, mentre io le sorrido, vedendola ricambiare. Con un po' di timore di alza e viene a salutarci -H-hey, potremmo fare una foto?- -certo, come ti chiami?- -Keyla-
A questo punto ci mettiamo in posa per la foto, mentre sia io che Char le lasciamo un bacio sulla guancia. -Di dove sei?- le chiede Char -Whasington- -wow, e come mai qui?- -per visitare, e, beh, con la speranza di incontrarvi- afferma imbarazzata -Awww, amore, vieni qui- le dico, mentre ricambia l'abbraccio. -Quanti anni hai?- -15- -beh, ti va di sederti con noi?- -uhm, certo.-
Proprio in quel momento una ragazza rossa entra nella caffetteria, e, spostando lo sguardo fra i tavoli, viene verso il nostro -andiamo Keyla, sei seriamente al tavolo con questa troia- -Non osare!- -zitto Char- lo ammonisco, appoggiando la testa sul tavolo, mentre la rossa continua a parlare - Non hai visto i post su Instagram? È una zoccola- Keyla la guarda male per poi rispondere -li ho visti, ma non vuol dire sia una zoccola- -Dio, stai zitta e allontanati da questa- afferma, prendendola per il braccio e trascinandola fuori.
-Shar, perché quando ti succedono queste cose non me lo dici?- -perché mi succedono troppo spesso- abbasso lo sguardo, per poi alzarmi, afferrare il frappuccino ed uscire, andando verso casa.
Noto la macchina di papà nel giardino e, intuendo che sia tornato, busso alla porta, aspettando che mi apra -ciao papà- -hey- -Charles è già arrivato?- -sì, è in salotto- annuisco, per poi andare verso mio fratello e sedermi di fianco a lui -Papà, puoi venire un attimo? Dovremmo chiederti una cosa- nostro padre annuisce, per poi sedersi sulla poltrona di fronte a noi.
-Ci abbiamo pensato e volevamo farti una domanda a cui teniamo molto- -certo, ditemi- aspetto un po', per prepararmi ad un 'no' quasi certo, guardandolo negli occhi
-ci trasferiamo a Los Angeles?-


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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 29, 2018 ⏰

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