·Chapter 12·

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Presi il telefono in mano e sullo schermo apparve il nome di Maximilian Evans, cosa vuole adesso?
Io:"Pronto, Maximilian."-risposi fredda come il ghiaccio.
Max:"Ciao Charlie.."
Io:"Non chiamarmi così, non ne hai il diritto, non più." - con la mia voce sembrò essere più una supplica che un rimprovero.
Max:"Ok, scusa.. Charlotte, io voglio conoscere mia figlia, ci penso ormai ogni secondo delle mie giornate, non sono più lo stesso da quando ho scoperto l'esistenza di Chloe.. ti prego Charlotte.."
Io:"Non se ne parl..... " - fui interrotta dal megafono del corridoio

*DOTTOR JAMES BROWN IN PEDIATRIA, RIPETO DOTTOR JAMES BROWN IN PEDIATRIA*

Max:"Dove sei Charlotte..." - la sua voce ora era più bassa e pacata, segno che è preoccupato.
Io:"Non ti riguarda Max."
Max:"Sei in ospedale, dimmi la verità.. che ha la bambina?" - non è cambiato proprio per niente, riconosco ancora gli aspetti del suo carattere attraverso un aggeggio elettronico.
Io:"Non sono tenuta a dirtelo ma Chloe è in ospedale da due giorni per un'infezione alle vie respiratorie."
Max:"Poco fa ho sentito Bel e non mi ha detto nulla..nonostante io le avessi chiesto come stesse.."
Io:"Ho detto io a Isabelle e a tua madre di non dirti niente per quanto riguarda la vita della bambina in qualsiasi circostanza. Ora scusami ma devo tornare da MIA figlia."
Max:"Sei ingiusta Charlotte, io conoscerò mia figlia sappilo."

Questa chiamata da parte di Maximilian mi ha destabilizzato, mi ha fatto capire che gli interessa veramente conoscere Chloe, nonostante abbia sbagliato a lui interessa. Gli sbagli li facciamo tutti, eravamo piccoli per prenderci questa grande responsabilità, soprattutto Max, lui è sempre stato quello che pensava soltanto a divertirsi e io invece nonostante la giovane età già lavoricchiavo per permettermi di acquistare ciò che mi piaceva, non che avessi bisogno di lavorare ma avevo bisogno di crescere.

Appena arrivai nella stanza di Chloe trovai il dottor Brown che attaccava un altro macchinario al piccolo e debole corpicino della mia bambina. Questa scena mi spezzò maggiormente il cuore e la gola mi seccò.
Io:"Cosa è successo!?"
Dr:"Charlotte vede, sua figlia ha avuto una lieve crisi respiratoria, il che è normale per via dell'infezione e dei sondini a cui Chloe non è ovviamente abituata. Questo macchinario ci aiuterà a tenere sotto controllo la situazione. Comunque l'orario delle visite è concluso, grazie e arrivederci signore."

Dopo che Caroline ed Isabelle andarono via, o meglio furono cacciate via, mi sdraiai accanto a Chloe che mi guardò con gli occhi sbarrati pieni di paura e tristezza, così decisi di raccontarle la sua fiaba preferita: LA FATA DEL LAGO.

Appena finì di raccontare la fiaba ci addormentammo entrambe, stanche di stare in questo posto cupo e triste.

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Il giorno dopo mi svegliai alle 08:00, a momenti sarebbe passato il dottore per controllare la situazione di Chloe, per vedere come stesse reagendo il suo corpo agli antibiotici e alle cure che sta subendo.
Nel frattempo andai nel piccolo bagno della stanza per sciacquarmi il viso e per lavarmi i denti, appena alzai lo sguardo vidi la mia immagine riflessa nel piccolo specchio posto sopra il lavabo e quasi non mi riconobbi. Due occhiaie grandi quanto valigie, i capelli completamente un disastro.. ero irriconoscibile.

Dopo pochi minuti di attesa arrivò il dottor Brown e cominciò a visitare Chloe, io rimasi in disparte per permettergli di fare il suo lavoro ma il mio sguardo era costantemente in contatto con quello della mia bambina per poterla rassicurare almeno un po.

Dr:"Chloe sta reagendo benissimo agli antibiotici, la faringe si sta sgonfiando ed è probabile che domani saremo in grado di toglierle i sondini. È davvero una bambina fortissima. Come sua madre credo.."
Io:"Grazie dottore, grazie davvero.."
Dr:"Chiamami pure James!" - sul suo volto comparve un sorriso misto ad imbarazzo e timore. Io in risposta gli annuì sorridendo.

[TO BE CONTINUED..]


My little one.♥ ||Where stories live. Discover now