introduction

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Altro giorno, altra sfiga.
Era questo che mi ripetevo tutti i giorni appena finivo di prepararmi e mi mettevo davanti allo specchio per il solito sguardo finale.
Del resto, con un lavoro come il mio un po' ti preoccupi dei giudizi della gente, dato che la maggior parte delle persone che entrano e ti vedono notano prima di tutto come sei vestita.
Ah giusto, che lavoro faccio?
Mio nonno aprì il bar in cui lavoro esattamente 56 anni fa, che poi sarebbe l'esatta età di mio papà, che non avendo mai amato quel posto l'ha lasciato a me appena ha potuto, e lui si occupa invece di edilizia come ha sempre sognato di fare, ma ai tempi di mio nonno era tutto diverso e ha preferito seguire le orme del padre. Ma parliamo di me, mi presento.
Sono Barbara, ho 18 anni compiuti da pochi mesi e mi piace un sacco il mio lavoro.
Già, ironia no? Odio la maggior parte delle persone ma adoro vederle e ascoltare in silenzio tutte le loro telefonate, i loro problemi e soprattutto, amo quando alcuni portano sia l'amante che la moglie o il marito in orari diversi, rivolgendomi occhiate spaventate perché hanno timore che io possa fare riferimento all'altra persona. Ammetto che ho pensato più volte di farlo per divertimento personale, ma dopo tutto ho anch'io un po' di cuore, e non sarebbe giusto perfino per un'apatica come me.
Ma questa storia non parla solo di me o della mia famiglia, bensì dell'amore.
Già, l'amore. È una cosa semplice, che viene dal cuore, un sentimento puro e per alcuni doloroso.
Non è la solita storia che parla di come ho conosciuto il mio primo, vero e unico primo amore, ma gran parte di essa è basata sul sentimento più forte di tutti (anche dell'odio, nel mio caso)
proprio lui:
l'amore.

cocktail shakerWhere stories live. Discover now