Capitolo due.
Detroit, 12:40 a.m
La giornata proseguiva come al solito: nuovi casi di omicidi, casi da analizzare e file da archiviare e consegnare al capo.
Il 2038 era stato l'anno peggiore per gli umani, a causa della continua e fluente produzione di androidi alla Cyberlife.
Molti umani iniziarono a protestare e a manifestare nel centro città, usando megafoni e cartelloni con scritto: "Gli androidi ci hanno rubato il lavoro." e via di scorrendo.
Altri invece, decisero finalmente di essere al passo e di investire nell'acquisto di un androide, chi per pulire casa e chi per badare ai propri figli.
Mentre archiviava i file, Sally, notò molti casi di devianti, omicidi per l'appunto.
A quanto pare alcuni robot iniziarono a ribellarsi, stanchi di fare da schiavi ai propri padroni.
Sally corrugò la fronte mentre leggeva un file al computer, un ennesimo omicidio di deviante.
Sospirò massaggiandosi le tempie e spostò lo sguardo su Hank, che veniva continuamente disturbato da Connor, l'androide arrivato poche ore prima alla Centrale.
Ridacchiò bevendo un po' di caffè e si leccò il labbro prima di parlare.
"Connor ma tutti gli androidi sono così curiosi?" chiese leggermente divertita e dispiaciuta per il vecchio tenente.
Connor le indirizzò lo sguardo e piegò leggermente il capo prima di parlare.
"No signora Rivers, le porgo le mie scuse se dovessi averla infastidita in qualche modo." rispose meccanicamente, toccandosi il petto.
Sally lo guardò sbattendo le palpebre e tornò con lo sguardo sul computer.
Gli androidi sono solo macchine, pensò scuotendo la testa.
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19:34 p.m
Sally guardò i due dallo specchietto retrovisore e prese il telefono dalla borsa.
3 chiamate perse: Mamma.
3 messaggi non letti: Lucas.
Sospirò quasi malinconica mentre cancellava le chiamate ricevute.
Sua madre non le era mai stata accanto, tantomeno quando decise di trasferirsi in Italia, con il suo nuovo marito.
Sally ormai non ci faceva più caso, solo a volte di sera, quando piangeva ripensando alla vita che la madre le aveva dato.
Piangeva perché poteva almeno svolgere il suo ruolo di madre, prendersi cura di lei almeno fino alla maggiore età.
E invece no.
Sally, 21 anni, si ritrovava sola, in questo momento in macchina con un vecchio alcolizzato ed uno strano androide RK800.
Sorrise sarcastica, scuotendo la testa.
Guardò Hank uscire dalla macchina sbattendo la portiera e osservò quest'ultimo allontanarsi verso la scena del crimine.
"Signora Rivers, Hank le ha ordinato di restare in macchina." esordì poco dopo Connor, guardandola dai sedili anteriori.
Sally alzò un sopracciglio quando vide la sua mano posarsi sulla maniglia dello sportello e lo fermò posando la propria mano sulla sua spalla.
"Dove pensi di andare Connor?" chiese confusa, dopo che Hank avesse chiaramente ordinato ad entrambi di restare nel veicolo.
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Forbidden Love. | ff su Connor, protagonista di DBH.
Science Fiction"Salve. Il mio nome è Connor e sono l'androide inviato dalla CyberLife. La società ha concordato l'invio di un modello specializzato per supportare le indagini."
