Chapter Seventeen: You Have Me

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"Sai che adoro quel soprannome più delle tue guance?" Disse lei strizzando le guance del ragazzo, che sorrise a quel gesto.

"Come fai a farmi sorridere sempre? Cioè sei cosí spontanea, gentile, dolce..."

"No Tae,non lo sono. Per niente."

"Stai scherzando spero?"

"No. Io non sono niente di quello che hai detto."

"Guardami."

Lei lo guardò.

"Chi ti ha fatto del male?" Chiese Taehyung all'improvviso.

"Come hai fatto a capirlo?"

"Hai lo stesso sguardo che ha Jungkook quando mi guarda. Era uno sguardo vuoto e perso."

Akiko abbassò lo sguardo.

"Avevo un amico. Beh lui...insomma è stato il mio migliore amico per tanto tempo, ma poi..
Io provavo delle cose diverse ecco. Mi piaceva. E tanto.

Beh...ci mettemmo insieme. Ero felice, finchè lui non mi ha lasciata dicendo che io ero quella problematica. Che avevo una personalità odiosa, che ero fastidiosa..."

"Sí e io sono etero." Disse il minore ironicamente.

Lei ridacchiò.

"Insomma mi sono chiusa. Ho continuato ad avere amici ma non ero mai sicura di niente. Avevo paura di sbagliare come con lui in ogni singola cosa."

"Ma non sbagli quando sei te stessa. Parlo per esperienza."

"Hai finito di essere cosí tenero?" Disse cominciando a prenderlo amichevolmente a pugni sulla spalla.

"Gne gne."

"Sei un cretino."

"E tu una nana."

"Non è colpa mia se sono solo 1.65!"

"Gne gne."

Le ore passarono tra le risate dei due, e il sole tramontò.

Di tornare all'hotel non ne avevano voglia. Cosí si addormentarono, lei appoggiata a una parete e lui con la testa sul suo petto.

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L'aereo era imponente davanti a Taehyung. Solo che l'emozione non c'era. E nemmeno l'entusiasmo.

Quante cose erano successe durante quelle due settimane...

Lí, in quell'aereo, aveva dato il primo bacio a Jimin. In quella gita aveva scoperto l'identità di Yoongi, detto la verità a Jungkook, conosciuto Akiko...

I ricordi scorrevano veloci nella mente del ragazzo.

Era diventato consapevole di una cosa, in quelle due settimane. Ma era una cosa che in realtà c'era sempre stata.

E quella cosa era...

La voce della professoressa distolse il grigio dai suoi pensieri.

Nell'aereo si sedette vicino ad Akiko.
Ad un certo punto, una figura gli passó davanti.

Jungkook.

Quando lo vide, il grigio restò di sasso. Il corvino aveva le occhiaie profonde e gli occhi rossi come fuoco.

Il sorriso da coniglietto era ormai un lontano ricordo, cosí come la sua tenera timidezza.

❝ѕтαу❞➴кσσктαєNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ