20. The past is the past

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Camminiamo sulla passeggiata in riva al lago, fianco a fianco ma nessuno dei due sembra intenzionato a proferire parola. Forse stiamo cercando entrambi le parole giuste per ripartire da zero, lasciare una volta per tutte il passato alle spalle e riprendere il cammino verso una starda nuova e diversa. Non ho ancora perdonato Shawn per quello che è successo qualche anno fa e non so se oggi lo farò, ho bisogno di capire se lui è cambiato e sopratutto se è pentito di come ha fatto finire le cose tra noi.

Il cielo si colora di sfumature rosse e arancioni provocate dal sole che si avvicina lentamente all'orizzonte, manca poco che tocchi la superficie del lago ma i suoi raggi sono già riflessi nell'acqua chiara.
Chiudo gli occhi per un momento e rivolgo il volto verso la luce che subito sento picchiare sulle mie guance fredde, è una sensazione piacevole.

«Cosa hai fatto in questi anni?» Ed ecco la voce calda di Shawn che si fa spazio tra i miei pensieri.

«Intendi dopo che te ne sei andato?» Nella mia voce c'è una punta di amarezza ma a lui non sembra importare.

«Sì.»

«Ho studiato. Prima ho conosciuto Chris, la mia coinquilina, nonché collega di lavoro, di università e grande amica poi ho iniziato gli studi e diciamo che non c'è molto altro da dire..» Spiego brevemente.
«E tu? Come sta andando la tua carriera?»

«Direi bene, ho viaggiato molto in questi anni, praticamente in tutto il mondo. La gente credo che apprezzi quello che faccio e-»

«Quindi hai realizzato il tuo sogno.» Concludo io interrompendolo.

«Sì, cioè, non del tutto.» Risponde guardando davanti a sé e io osservo il suo profilo praticamente perfetto, i riccioli mori che assumono delle sfumature dorate per la luce del sole, la mascella marcata, gli occhi luminosi. Ancora una volta rimango stupita dalla sua bellezza.

«Andiamo Shawn, sei diventato famoso, lavori nel mondo della musica, alla gente piace quello che fai e ancora ti manca qualcosa? È tutto quello che volevi giusto?» Gli chiedo incontrando per la prima volta i suoi occhi color mandorla.

«Sì, ma sai qual è l'unica cosa che mi manca?» Io rispondo facendo cenno di no con il capo.

«Mi manca quella ragazzina che stava dietro alla fotocamera e che mi incoraggiava ogni volta che volevo girare un video da mettere in rete.» Ammette cercando il mio sguardo, che finisce invece sulle punte delle mie scarpe.

«Shawn..»

«So che non vuoi parlare del passato ma prima o poi dovremo affrontarlo, io voglio recuperare il rapporto che avevamo e tu anche, ma per farlo devi perdonarmi e voltare le spalle a ciò che è successo. Ti chiedo scusa per quello che ti ho fatto passare, sono stato un coglione. Non ero in me, ero troppo preso dalla mia carriera e da tutto e non ho pensato a te.. perdonami ti prego.» Mi guarda e quella ferita che si era creata nel mio cuore piano piano sento che si sta richiudendo, forse è arrivato il momento di perdonarlo per davvero ma ancora manca qualcosa per farmi decidere..

«Per quanto riguarda ciò che è successo dopo quel giorno.. io con quelle ragazze che si trovavano con me durante tutte le interviste, non ho mai avuto nulla di serio. Ero talmente arrabbiato con me stesso e tu mi mancavi così tanto che ogni giorno passavo da una ragazza all'altra senza rendermene conto.. volevo dimenticarti ma non ce la facevo, la verità è che tu non eri minimamente paragonabile a nessuna di quelle ragazze ma non me ne rendevo conto. Tu eri molto meglio, tu eri il mio meglio.» Ascolto la versione dei fatti che non mi era ancora stata raccontata e che mi fa sorridere ma allo stesso tempo mi sento quasi in colpa. In tutto questo tempo non ho mai pensato a come lui si fosse sentito dopo che ci siamo lasciati, pensavo di essere l'unica che soffriva quando invece lui stava male quanto me. Ha passato un periodo orrendo quanto quello che ho passato io.. Forse avrei dovuto dargli una possibilità e insieme avremmo dovuto trovare una soluzione a tutto e invece abbiamo lasciato che accadesse tutto il contrario.

«Ora che ti ho detto anche questo mi perdoni?» Mi chiede afferrandomi delicatamente una mano e sorridendo leggermente.

«Prima lasciami fare una cosa.» Dico alzando l'indice in aria e lui mi fa un cenno per farmi proseguire.

«SEI UN COGLIONE, STRONZO MI HAI ABBANDONATA E MI HAI FATTA SOFFRIRE, NON AVRESTI DOVUTO FARLO TI ODIO TI ODIO TI ODIO.» Grido tutto d'un fiato tirandogli poi uno schiaffo sulla spalla che non farebbe male neanche ad una mosca.

«Quindi mi perdoni?» Mi chiede lui trattenendo un sorriso dopo che io mi ricompongo.

«Sì, ti perdono. Devo ammettere che mi sento libera, era da troppo tempo che volevo farlo.» Sfogarsi a volte è la cosa migliore da fare non c'è dubbio.

Author's Notes

"The past is the past, today is today" e finalmente Rose ha perdonato Shawn e i due ci hanno fatto capire un po' come erano andate le cose tra loro.

Non so come andrà a finire questa storia perché sto facendo un po' di casini, in questi giorni cercherò di mettere le cose in chiaro e di ordinare il tutto.

Perdonatemi se il capitolo fa schifo ed è cortissimo, almeno ho aggiornato✌
Commenti al riguardo?

Votate e ci vediamo al prossimo capitolo❤


Ale

Tell me loving's worth it | Shawn Mendes (On Hold)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora