Capitolo 8

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《Come avrai capito dalla mia presentazione il primo giorno di scuola io non sono di Tokyo. Mi sono trasferita qui da poco più di un mese. In realtà provengo dall'Hokkaido.》 Cominciai 《La mia famiglia era molto grande, infatti avevo due fratelli. La cosa paricolare è che eravamo tre gemelli. Un caso più unico che raro. I miei genitori ed Aiden sono morti nella valanga.》 Vidi Nathan strabuzzare gli occhi.
《Aspetta che? Tuo fratello si chiamava Aiden? Anche il fratello... gemello... di Shawn》 Disse sempre più piano, vedendomi abbassare sempre di più lo sguardo.
《Lui non ha mai detto di avere una sorella》 Esclamò.
《Lui non ricorda di me. La stessa che ha maledetto te ha cancellato la memoria a Shawn. E l'ha maledetto. È proprio fissata la ragazza.》 Il turchese strabuzzò gli occhi. 《Come hai fatto a...?》
Sorrisi leggermente
《Ci sono stata a stretto contatto per anni, dopotutto.》 Nathan era molto confuso.

Ridacchiai.
《Penso di doverri raccontare per bene tutta la storia》
《Decisamente》
《Bene. Allora... Come hai appena capito io, Shawn ed Aiden eravamo fratelli. Giocavamo nei pulcini dell'Alpine ed io ero il capitano. Il giorno dell'incidente stavamo andando alla finale del torneo. Stavamo studiando una strategia per poter vincere quando ci fu quella valanga. Il primo pensiero di Aiden è stato di proteggere me, ma io non l'ho assecondato. Per me era più importante riuscire a salvare almeno Shawn,cosa che il rosato e mia madre fecero, riuscendo a spingerlo fuori dalla macchina. Poi la neve ci colpì ed Aiden mi abbracciò, facendomi da scudo col suo corpo. L'auto volò fuori strada con noi dentro e l'urto con il terreno fu orribile. Ricordo che quando riaprii gli occhi mio fratello, ancora stretto a me, respirava a fatica. Lo chiamai molte volte singhiozzando. Le sue ultime parole sono state: "Mi raccomando, abbi cura di Shawn". A-avevo appena se-sei anni... e vidi m-mio fra-tello morire davanti a m-e》 dissi tra i singhiozzi. Ma non piansi. Non ci riuscivo in nessun modo.
《Alys, se non te la senti...》 Provò Nathan,tentando di abbracciarmi, ma io lo allontanai e continuai imperterrita.
《Appena ebbi la forza di alzarmi scappai via. Vidi una donna che mi veniva incontro e che, appena raggiunta, abbracciai. Lei mi consolò mi portò con sé nel suo palazzo. Lì cambiò. Si mostrò per quel che era veramente. Un mostro. Ed io ero diventata sua prigioniera. Rimasi bloccata lì per due anni. Ero la sua prediletta, quella con dei poteri da sfruttare e controllare. Però, allo stesso tempo ero la più pericolosa e ribelle. Non sai quante volte sono stata punita per questo. Alla fine riuscii a scappare, aiutata da tutti gli altri prigionieri. Questo lei non me l'ha mai perdonato. Infesta ancora i miei incubi a volte. A otto anni ho cominciato a peregrinare da un orfanotrofio ad un'altro. L'unico che ricordo distintamente è il Sun Garden. Quando sono stata portata lì avevo nove anni. Ci rimasi fino ai dieci e mezzo. Lì incontrai Jordan e Kiyama, i miei due migliori amici. Sono gli unici, oltre a te, a conoscere la mia storia.》
《Posso farti una domanda?》
《Certo》
《Chi è questo Kiyama? Pensavo fosse Xavier l'altro tuo migliore amico》
《Infatti》
《E allora...?》
《Tasuya Kiyama è il vero nome di Xav. Non sapevi che il signor Shiller glielo aveva cambiato?》
Nathan era leggermente confuso, però annuì. Poi, con il fare di qualcuno a cui si è appena accesa la lampadina in testa, mi chiese:
《 Ma non puoi dire tu a Shawn che sei sua sorella? 》
Io mi rabbuiai e lui se ne accorse.
《 No》
《E... posso chiederti il perché?》 Domandò lui, incerto.
《Te l'ho detto, quella l'ha maledetto. Se provassi a dirglielo... Non voglio rimanere sola, ok?》
Era troppo difficile da dire. Anche da pensare e basta. Ebbi uno dei miei tipici attacchi di panico e mi rannicchiai con la testa tra le ginocchia. Stavo tremando. Nathan mi si avvicinò e mi abbracciò, titubante. Io lo strinsi forte. Avevo bisogno che qualcuno avrebbe potuto colmare almeno in parte il vuoto lasciato dalla mia famiglia. Una lacrima solitaria mi bagnò il viso e il turchese se ne accorse. Si allontanò da me quel poco che bastava per potermi asciugare il viso e mi poggiò la mano sulla guancia.
《 Non piangere》 Mi sussurrò. 《Sei molto più bella quando ridi》
A quella affermazione non poteri fare altro che arrossire, e di brutto aggiungerei. Il ragazzo appoggiò la fronte contro la mia, tenendo però ferma la mano sul mio viso. Chiusi gli occhi. L'imbarazzo era veramente troppo per me. Sentii l'altro sorridere ed avvicinarsi lentamente alle mie labbra. Pochi secondi e mi avrebbe baciata. Le farfalle nel mio stomaco si erano appena trasformate in api assassine.
Ma, quando ormai la distanza era di nemmeno un paio di millimetri, sentimmo una voce.
《 Nathaaaaaaaaan!!》 Lui si girò.
《 Baka di uno Swift, dove sei finito?!》 L'attimo dopo vedemmo Mark all'entrata della stradina che, appena ci avvistò, ci corse incontro. Io mi allontanai di botto dal turchese, diventando,se possibile, ancora più rossa. Ringraziai tutti gli dei che conoscevo che fosse abbastanza buio e quindi difficile da notare. Mark si avvicinò e riprese l'amico, per poi allontanarsi, rimproverandolo con una serietà che non gli avevo mai attribuito.
Appena non li vidi più mi alzai e mi diressi velocemente verso casa.

Era solo un venerdì pomeriggio come tutti gli altri.

Non era successo nulla.

Assolutamente nulla.

Angolo dell'autrice

Comunque, se li cercate, torce e forconi sono nel mobiletto qui a fianco.♡

La figlia del ghiaccio  //CompletaTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon