Capitolo 15 - Lucy

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Non penso di aver mai visto Derek così abbattuto. Se la sola idea di quello che è successo lo riduce in queste condizioni non voglio nemmeno immaginare a come sia stato viverlo. Gli sono grata di aver voluto condividere questo pezzo del suo passato con me, invece di mandare al diavolo David e cambiare discorso. Per questo non posso fare a meno di ammirarlo. Sono convinta che lui non abbia colpa. Troppo spesso le vittime si credono carnefici. È successo anche a me, il solo pensiero che veniamo da esperienze abbasta traumatiche, anche se su piani diversi, mi riscalda il cuore. Mi ricorda un po' uno di quei libri che avevo letto per scuola in cui un matrimonio iniziato bene era diventato disastroso perché le due parti avevano portato con sé i propri problemi sperando che l'altro li risolvesse senza però saperne niente. Un po' come se fossero sposati con un mago o uno psicologo. Pochi sono quelli che hanno questa possibilità e penso proprio che, a chiedere a loro, non sia poi una fortuna.

-Sai, nemmeno io ho avuto una bella prima esperienza con l'amore.- Ammetto dopo un po', quando il silenzio inizia a diventare pesante e ho la sensazione che lui abbia ripreso a incolparsi. -In effetti penso che ben poche persone l'abbiano avuta.- Abbozzo un sorriso, stringendogli la mano.

-Non penso che molti abbiano rischiato così tanto.-

-No, solitamente no, ma pensa che c'è chi per il primo amore diventa un drogato o peggio.- Faccio notare, buttandola sul tragico per sdrammatizzare.

Mi guarda poco convito, passandosi una mano fra i capelli che gli ho scompigliato io prima e alzandosi per stiracchiarsi. Probabilmente lo stare seduto lo rende irrequieto e non posso dargli torto, ogni volta che penso al mio passato mi sento allo stesso modo. Ora che lui si è aperto con me penso che sia il caso di fare lo stesso, anche se questo non è il posto migliore. Chiunque del gruppo potrebbe stare ad ascoltare fuori dalla porta. Sembra una scena da film ma è davvero impressionante il numero di persone che lo fanno, senza contare che i film prendono spunto dalla vita reale.

-Sai, per via di mio padre mi hanno sempre presa di mira fin da piccola. Amici falsi, genitori dei miei compagni di classe che volevano tramite me arrivare a lui... ma mi sono sempre fidata, ho sempre sperato che ci fosse dell'altro in queste persone che parevano così desiderose di essere considerate. Papà diceva sempre che ero troppo buona, che avrei dovuto pensare più a me, alla mia sicurezza.-

Derek si è seduto di nuovo, sul braccio della poltrona prima occupata da David. Sento i suoi occhi addosso e gli sorrido sia per dimostrare a lui che non mi pesa parlarne sia per convincere me stessa a continuare. Ho ammesso a me stessa anni fa di essere stata ingenua per troppo tempo, ammettere di essere stata stupida invece è più difficile.

-In seconda liceo c'era questo ragazzo del quarto anno che si era avvicinato molto a me. Sai, le solite cose: il gelato dopo scuola e i pattini nel parco dietro casa nei finesettimana. A lui ho dato tutto, tutta me stessa. A quanto pare oltre al bottino che ha portato via da casa mia quella sera si è guadagnato anche una scopata con la scema della scuola.-

-Lo avete denunciato?- La sua domanda mi fa quasi tenerezza.

-Certamente, papà ha capito tutto subito. Lo hanno preso e ci hanno ritornato l'argenteria e i gioielli che erano in casa, ma non c'era modo di farmi riavere la verginità.- Dico alzando gli occhi nei suoi. -Una coppia perfetta, non trovi? Presi in giro e sfruttati. Forse a te è andata meglio sul piano sentimentale, almeno lei ti amava davvero.- Concludo, aspettando una sua reazione.

Sul suo viso vedo passare un misto di emozioni e molte di queste sembrano le stesse che avevo visto all'epoca su quello di mio padre. È sia arrabbiato che deluso, ma non con me, con il mondo in generale. Si avvicina e mi abbraccia. Per quanto lo apprezzi non posso accettare la sua compassione. Crescendo ho capito che mio padre aveva ragione e se sono stata così stupida da concedermi al primo che mi ha portato un mazzo di fiori è solo colpa mia. Non potevo prevederlo, è vero, ma mio padre mi aveva avvertita tante di quelle volte...

-Sai, è inutile che tu stia così rigida, tanto non mi stacco.- Sussurra al mio orecchio, strappandomi un risolino che diventa un singhiozzo senza che me ne renda conto. Lo stringo a me con forza, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo desiderando di sparire per qualche minuto da tutto ciò che mi circonda.

Che sia questo quello che si prova quando una persona è davvero interessata a te? È completamente nuovo e mi fa girare la testa così tanto da farmi dimenticare chi sono. Nessuno, oltre a mio padre, mi aveva mai stretta in questo modo. Nemmeno le mie vecchie amiche. Erano solo persone che ti stanno accanto per poter convivere pacificamente in classe ma nulla di più.

Lascio che mi accarezzi i capelli mentre alcune gocce salate mi rigano le guance e piango tutte le lacrime che non ho pianto nel vedere la polizia riportarmi le collane d'oro e argento che mi aveva rubato. È come se stesse spazzando via tutto il senso di colpa, tutto quello che mi sono lanciata contro da sola in questi anni. Non ho mai pensato facesse così male, evidentemente sono diventata brava a ignorare e nascondere le cose che ritengo sbagliate.

-È tutto passato.- Mormora al mio orecchio mentre mi prende in braccio e mi porta via. Lo lascio fare, rannicchiandomi contro il suo petto mentre cerco di calmarmi. Mi odio. Odio avere una reazione così incontrollata mentre racconto di una cosa così vecchia. Non mi sono presa una pallottola, come ha fatto lui, eppure piango come se l'avessi fatto e mi facesse ancora male. -Ora tutti ti rispettano, sei una donna adulta e forte. Se provano a prendersi gioco di te puoi tirar loro un calcio fra le gambe in modo che smettano di procreare altri esseri con la loro stessa mentalità e le loro stesse idee di merda.-

Accenno una risata a quella parole, asciugandomi le lacrime e guardandomi attorno curiosa. La camera in cui ci troviamo ora è la stessa di prima. Ci metto qualche secondo per capire che sono seduta su un letto e la mia valigia è dall'altra parte della stanza. Per fortuna mi ha portata via dal soggiorno. Non voglio che altri mi vedano in questo stato, già aprirmi con lui è stato più difficile del previsto. Bello, ma comunque difficile. Nessuna delle persone conosciute dopo il liceo ha mai saputo di questa storia.

-Certo che abbiamo avuto un'adolescenza di merda.- Dice dopo un po', chiudendo la porta e sedendosi sul letto di fronte al mio.

-Puoi dirlo forte.- Annuisco divertita mente cerco di sistemare alla cieca il macello che devo avere in faccia. Non so nemmeno perché mi sono truccata, probabilmente abitudine.

-Sei bellissima anche così, non devi preoccuparti di me.- Le sue parole mi fanno arrossire violentemente. Nessuno mi ha mai detto una cosa del genere, nemmeno lui prima d'ora. Non che io abbia più avuto qualcuno che potesse dirmi belle cose dopo quella esperienza.

-Come minimo sono diventata un panda, immagino voglia dire che ti piacciono gli animali.-

-Certo che mi piacciono, ma non nello stesso modo in cui mi piaci tu.- Aggiunge con tono scherzoso.

Gli lancio un'occhiata e senza pensarci due volte gli tiro addosso la prima cosa che mi capita sotto mano, dimostrando la stessa maturità di una ragazzina di dodici anni. Per sua fortuna è un cuscino. Derek lo prende al volo e mi fa la linguaccia. Scoppio a ridere, scuotendo la testa. Come fa a essere così? Pur di far stare meglio me ha completamente messo da parte se stesso, quello che mi ha raccontato poco fa sembra svanito nel nulla. È una persona meravigliosa e non posso fare altro che notarlo ogni giorno di più.

Mi chiedo se, una volta scoperto tutto di me, vorrà scappare senza più guardare indietro. 

***Spazio Autrice*** 

Ciao a tutti!

Allora, dopo la storia di Derek cosa vi aspettavate da quella di Lucy? Voglio, come sempre, sapere cosa ne pensate perché so che siete esseri viventi senzienti e che quindi non potete non pensare. Tutto, voglio sapere tutto.

We ain't ever getting older - Non invecchieremo maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora