<<Mi dispiace per come mi sono comportato ultimamente. Troppi pensieri>>, esclama pizzicandomi la guancia e facendomi sorridere. Sono così contenta che la persona gentile che conoscevo sia tornata. Sono stata una stupida ad ignorarlo, avrei dovuto aiutarlo. Forse c'entra il suo divorzio e quella stronza della sua ex moglie. Se penso a come l'ha trattato: oltre ad averlo lasciato praticamente in mutande, l'aveva anche tradito con il suo legale.

<<Credevo di averti offeso per qualcosa>>, gli dico sincera.

<<Mi farò perdonare, mia bellissima Emma. E ti insegnerò a preparare anche altri cocktail>>. Il mio barista preferito è ufficialmente tornato.

Ok, non so cosa mi stia succedendo. Forse è davvero l'astinenza coatta, ma tra lo sguardo di Andrew che non mi molla un attimo ed il sorriso di Gianluca, non posso fare a meno di arrossire.

Mi giro imbarazzata e incrocio gli occhi scuri dell'avvocato: ha un sopracciglio leggermente sollevato e non capisco cosa lo lasci così perplesso questa volta. Crede che nessuno possa essere gentile con me?

Prima di andarsene dal locale, non resiste alla tentazione di avvicinarsi al bancone e dire, rivolto a Gianluca, con un sorrisetto sarcastico: <<Non farle bere troppo mojito. Ha lo stomaco debole>>.

Lo vedo chiaramente che nella sua testa è ben impressa la scena della mia vomitata intensa nel suo bagno. Che stronzo! Lo guardo a bocca aperta e lui se ne va con un sorriso sinceramente divertito e compiaciuto. E, per la prima volta da quando lo conosco, mi rendo conto che non è successo nulla di spiacevole malgrado la sua presenza. Forse, dopo la figura di Capodanno, anche la sfortuna ha pietà di me. 

Il giorno del mio non-appuntamento con Gabriele, indosso un paio di jeans, delle scarpe da tennis e una banalissima maglietta grigia. Non mi voglio nemmeno impegnare più di tanto proprio per essere certa che arrivi il messaggio giusto: sono prontissima a una bella amicizia, ma niente di più. Lui mi ha fatto capire che vuole lo stesso, quindi tanto meglio.

<<Sei sicura che sia un'uscita in amicizia?>>, mi chiede Isa preoccupata mentre afferro il cappotto.

<<Certo! Non ho dubbi>>, ribatto convinta.

<<Ma glielo hai detto?>>

<<No ovviamente! Se anche per lui è solo amicizia e mi sento di doverlo specificare, non è ancora più strano? Gliel'ho fatto capire parlando della mia situazione sentimentale>>, le dico salutandola.

Non ho mai avuto amici maschi a parte Francesco e l'idea è onestamente allettante.

Dopo la mostra e l'aver commentato insieme tutte le opere atteggiandoci a critici d'arte, ci sediamo in un bar a bere un caffè. Se ci penso trovo questa situazione davvero strana, siamo come due amici di vecchia data che si sono ritrovati. Forse in un'altra vita eravamo una coppia d'oro, tipo Gianni e Pinotto.

<<Anche la mia ultima storia è andata male. Infatti, ad oggi non sono in cerca di una nuova relazione, né altro. Lei non si è comportata male, non ci sono stati tradimenti nè altro, ma diciamo che la cosa si è un po' spenta da sola. Poi c'è stata una brutta litigata e io sono sparito per una settimana>>, mi rivela dopo avermi ascoltata, <<però non mi ha perdonato e così è finita>>.

<<Mi dispiace, è sempre strano quando una storia finisce>>, rispondo sincera,<<Stavate insieme da tanto?>>.

<<Due anni, ma non vivevamo ancora insieme. Io penso di averla data troppo per scontato>>.

<<E' un errore che voi uomini fate spesso>>, ribatto sorridendo. 

<<Vero, ma il suo problema era la gelosia folle. Per anni non ho avuto amiche perché ogni volta che mi vedeva con una ragazza, colleghe incluse, iniziavano le scenate>>.

Continuiamo a scherzare e nei momenti seri mi racconta dettagli della sua vita. Ad esempio ora so che ha mollato il lavoro in banca per aprire un piccolo agriturismo con azienda vinicola. E' così strano per un ragazzo di 32 anni.

<<Sai una cosa?>>, gli dico spinta dall'onestà, <<Sarà che ti piace Star Wars, ma mi stai già simpatico>>.
Accompagno questa mia battuta con una risata divertita, ma Gabriele diventa improvvisamente serio: <<Io sono una persona sincera, quindi non so cosa mi sia venuto in mente...ma la verità è che non mi piace Star Wars. Non l'ho mai visto>>.

Lo guardo perplessa: <<Scusa, ma la tua maglietta allora? Quella di quando sei venuto al locale per la prima volta>>.

<<Sono mortificato>>, borbotta passandosi una mano sui capelli cortissimi, <<La verità è che me l'aveva raccontato Andrew>>.

Mi sento come quando si va alle terme e, dopo essere stati nella sauna bollente, ci si butta nell'acqua ghiacciata.

<<Come scusa?>>, dico a bassa voce. Una voce tranquillissima.

<<Dio, non credevo andasse così>>, risponde a disagio, <<Andrew è mio amico e...>>.

Io mi alzo di scatto. Quel bastardo.

<<Emma, aspetta>>, Gabriele mi segue fuori dal locale, <<Non fraintendere. Ti avevo vista nelle sue foto di Capodanno e gli ho chiesto di presentarmi, ma...>>.

E' come se ogni pezzo del puzzle andasse al suo posto: <<Ma io gli ho detto che non credo negli appuntamenti combinati>>.

<<Esatto, e più chiedevo ad Andrew di te, più mi rendevo conto che eri interessante. Ma a parte Star Wars, tutto quello che hai visto, quello che ci siamo detti, è vero. Sono io e vorrei che potessimo conoscerci meglio e costruire una bella amicizia>>.

Lo vedo che è sincero, ma sono troppo arrabbiata. Andrew mi ha presa in giro. E questo è molto più brutto del non interessargli. Quando lo incontro, gliela faccio pagare. 

Lo sguardo di Andrew che confonde la cara Emma

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Lo sguardo di Andrew che confonde la cara Emma

No OtherWhere stories live. Discover now