You are my Force

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- Dici che andrà tutto bene?-

Il viso del ragazzo è nascosto, voltato dall'altro lato. Non riesce a scrutarne l'espressione.

- Certo, perché non dovrebbe?-

- Beh, perdo spesso il controllo della Forza ... Il maestro dice che sono troppo emotivo.- risponde e finalmente mostra i suoi occhi tristi.

- E per questo non dovrebbe andare tutto bene?- commenta una voce familiare e calma. - Io lo trovo un pregio.-

- Davvero?- quelle pupille luccicano ancora di più.

- Sì!-

Il ragazzo si stringe nelle spalle già piccole e ride, ride ed è il suono più dolce che ci sia.

- Non so se mi sarà utile in battaglia, però. Un po' ti invidio, Minseok.-

- Nah, non devi. Anch'io ho i miei problemi ... ma sono sicuro che se resteremo uniti andrà tutto bene, Luhan.-

*

Chen aprì gli occhi naturalmente, adagiato nel buio della sua stanzetta, sotto le coperte. Si mise seduto e nascose il volto nelle mani. Avrebbe dovuto aspettarsi un sogno del genere, anche se aveva sperato che non accadesse. Non poteva tornare a dormire dopo aver avuto quella visione.

Si alzò e con calma si diresse in corridoio, fino a giungere alla stanza di Xiumin. Non bussò, sapendo che non sarebbe certo stato cacciato fuori, e non si sorprese di vedere il suo amico sveglio, seduto sul letto, con gli occhi puntati verso le più lontane stelle dell'universo.

Aveva sentito che poteva fare sogni strani. La Forza giocava sempre qualche scherzo ai cavalieri Jedi più sensibili, mostrando loro dei segreti inconfessabili o dei ricordi impossibili da cancellare. Il sogno di Chen non poteva proprio venir definito un incubo, ma era pieno di amarezza e adesso si sentiva come se l'intero tempio gli fosse appena crollato addosso, premendogli sulle spalle e sul cuore. Il petto era stretto in una morsa anche quando entrò piano, senza fare troppo rumore, e si avvicinò al letto.

Se lui si sentiva così, chissà che cosa provava Xiumin ... di sicuro, qualcosa di molto più profondo.

- Posso stare qui con te?- sussurrò Chen.

L'altro lo guardò, sorpreso di vederlo ma non troppo, ed annuì con un sorriso appena accennato. Titubante, Chen si mise a gambe incrociate al suo fianco e per un lungo minuto alternò lo sguardo dal cielo al volto di Xiumin, come per cercare di capire se stesse accadendo qualcosa. L'amico restò fermo e silenzioso, accettando la sua presenza accanto a sé.

- Domani abbiamo allenamento presto, Jongdae.- ruppe il silenzio lui. - Non dovresti tornare a dormire?-

- Ho fatto un brutto sogno, non penso di riaddormentarmi facilmente.- scrollò le spalle Chen.

Xiumin spostò finalmente gli occhi sull'amico e pensò che non avesse esattamente l'espressione di chi aveva appena fatto un brutto sogno. Pareva piuttosto molto felice di essere lì, in una stanza non sua e su un letto non suo. Ma quel sorriso che a stento Chen tratteneva era talmente adorabile da contagiarlo un pochino e dunque sospirò, facendo finta di bersi quella scusa.

- E tu? Perché sei sveglio?- chiese il visitatore, facendo a sua volta finta di non sapere la risposta.

Il viso di Xiumin si oscurò nuovamente e lui si accomodò con la schiena contro la testiera del letto con gli occhi bassi. - Diciamo che anche io ho fatto un sogno.- si limitò a borbottare. - Un sogno ricorrente e ... un po' triste.-

You are my Force [XIUCHEN]Where stories live. Discover now