Quattro

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Il visino timido e paffuto di Anita fa capolino dalla porta della loro camera.

Ermal si scosta leggermente da Fabri e si alza.

"Ciao piccolina. Vieni qui"

"Libero mi ha detto una cosa .... è vera?"

Ermal la solleva e la mette sul letto tra lui e Fabri.

"Cosa ti ha detto piccola?"

"Mi sono svegliata e gli ho detto che stavo venendo da voi ... Lui mi ha detto che non potevo perchè stavate facendo una cosa da grandi che si chiama amore perchè siete come le mamme e i papà ...poi però si è riaddormentato e io sono venuta a vedere cosa stavate facendo e se lo potevo fare anche io!"

Ermal e Fabri si scambiano uno sguardo che medita una di quelle vendette su Libero che metà bastano, poi Fabri sorride

"Amore... è vero... io e lo zio Ermal ci vogliamo tanto bene come le mamme e i papà... però ci stavamo facendo solo qualche coccola... e se vuoi puoi stare qui con noi"

La piccola si illumina.

"Quindi Ermal è la mia nuova mamma?"

Fabri scoppia a ridere di gusto, tanto da diventare rosso, e si nasconde nella spalla di Ermal. Il riccio arrossisce e ridacchia imbarazzato.

"No amore" Fabri cerca di calmarsi "Diciamo più un altro papà"

"Si possono avere due papà o due mamme?"

"Beh... sì credo"

"Quindi voi siete sposati?"

"No amore. No" Fabri ancora non sa se essere felice che Libero gli abbia evitato di doverglielo dire o se vuole ucciderlo.

"E con la mamma eri sposato? "

"No piccola... ci amavamo tanto, ma non eravamo sposati"

"Papi ....cambi troppi amori tu!"
Questa volta è Ermal a scoppiare a ridere come un pazzo mentre Fabri non sa cosa dire. Alla fine si prende la bambina in braccio e le bacia la fronte.

"Questo solo perchè il mio unico vero amore siete tu e Libero."

La bimba lo guarda confusa.

"Ah quindi Ermal no? Non capisco ...."

"Certo che amo Ermal... ma il mio amore più grande è per voi cuccioli"

"Ho il papà confuso .... "

La piccola tende le braccine verso Ermal.

Il riccio allunga le proprie braccia e se la deposita in grembo. Non si sarebbe mai immaginato di assistere a una conversazione tanto surreale.

"Sai Ermal ... io vi avevo visti una sera ... ma nessuno mi credeva!"

Ermal arrossisce violentemente, ma è quasi sicuro di non aver fatto nulla mentre c'erano i bambini in casa.

"Beh, adesso puoi dire a tutti che avevi ragione" Ermal le sorride "Così la prossima volta ti daranno retta"

Allo stesso modo, Ermal è sicuro che le poche conoscenze della bambina siano limitate a pochi intimi che già sanno, come la madre e i fratelli di Fabri.

La bimba si avvicina all'orecchio del compagno del padre.

" Vi ho visto qui nel lettone abbracciati e papà diceva che ti amava ... io sono intelligente, più di Libero, avevo capito tutto!"

"E che voi femminucce siete sempre più brave con certe cose" Ermal le sorride, cercando una risposta che la faccia sentire importante senza però sminuire il bambino.

Febbre, famiglia e nuove scoperteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora