Magnifiche Imperfezioni

23K 891 17
                                    

Lucy aveva deciso di introdurre anche un'altra tradizione nella loro famiglia.
Ogni sera si riunivano tutti nel salone del loro appartamento e passavano del tempo insieme, mentre lei leggeva con la sua voce melodiosa una storia prima di augurare alle ragazze la buona notte.
Mindy le si accoccolava sempre in braccio e la guardava con gli occhi spalancati e pieni di serenità, Johanna ed Elizabeth fingevano sempre di essere troppo grandi per
questo rituale ma le sedevano sempre vicino e si beavano dei sorrisi che Lucy donava loro, Eureka scodinzolava e Cris le osservava ammirato a pochi passi di distanza.
Quando si sparse la voce per il Club che la signora leggeva delle storie e che chiunque poteva ascoltarla molti domestici e lavoranti del Club iniziarono ad affollare le loro stanze per seguire le avventure del coraggioso e impavido Ulisse.
Il signor Smith e il signor Murphy patteggiavano per l'eroe greco mentre la signora Robinson e le giovani cameriere compativano la povera Penelope, costretta a cucire e
scucire continuamente la sua tela.
Capitava che passasse anche Lucas ma l'uomo si posizionava sempre nel punto più lontano della sala, con il volto scuro e concentrato.
Quella lettura serale era una vera e propria tortura per lo scapolo che non poteva fare a meno di guardare Johanna e ripensare a quell'unico bacio che si erano scambiati.
Si era ripromesso di non toccarla più né di rivolgerle la parola, non poteva fare questo al suo migliore amico, ma un desiderio cieco e sordo invadeva il suo corpo ogni volta che la guardava.
Quando il capitolo finì la folla si dileguò continuando a parlare di quanto fosse coraggioso il protagonista e Cris prese tra le braccia il dolce peso di Mindy.
Diede la buonanotte alle sorelle più grandi e poi insieme a Lucy rimboccò le coperte della piccola.
Quando entrambi furono di nuovo soli Cris la guardò con occhi ammirati e disse:
“Come fai? Sei sempre così buona con loro. Così perfetta”
Lei lo guardò con gli occhi sgranati:
“Io non sono mai stata perfetta!”
“Davvero?” chiese lui stringendola fra le braccia e sorridendole fiducioso:
“Raccontami di quando non sei stata assolutamente perfetta”
Con uno sguardo di sfida Lucy disse:
“Adesso ti racconterò delle cose che non ho mai raccontato a nessuno” e sussultando pensò sconvolta che non le aveva raccontate nemmeno a William.
Lui non era mai stato importante come Cris lo era adesso per il suo cuore.
Sporgendosi verso di lui come se stesse per confessargli un segreto gli rivelò tutto il suo passato.
“E' stato mio fratello a chiamarmi Lucy. Da piccolo non riusciva a pronunciare il mio nome per intero e lo abbreviò” un sorriso di nostalgia illuminò il suo volto: “Come
puoi ben immaginare nessuno avrebbe mai corretto un futuro conte. Neanche se questo galoppava ancora sul suo cavalluccio a dondolo” e giocando con un cuscino
del divano su cui erano seduti: “solo mio padre continuò a chiamarmi Lucille.”
La sua voce sembrò improvvisamente triste e Cris le alzò delicatamente il mento per poterla guardare negli occhi:
“E tu?”
Con un'alzata di spalle Lucy prese a elencare la lista di difetti che suo padre non mancava mai di ricordarle:
“Cammino a piedi scalzi. Ho il naso pieno di lentiggini perché mi piace stare al sole e nessuna tintura sbiancante di mia madre ha mai funzionato. Cavalco troppo
velocemente per una donna ed esprimo sempre il mio parere in una discussione, soprattutto se devo difendere qualcuno” mordendosi titubante le labbra distolse lo
sguardo da Cris: “Non sono mai stata la figlia perfetta di un Conte. Anche prima che mio padre morisse. Anche prima che i suoi debiti pesassero sudi noi. Non sono mai stata Lucille. Ho provato, te lo giuro... ma sono sempre stata Lucy.”
Con una risata le baciò il piccolo naso pieno di lentiggini così perfette ai suoi occhi:
“Non credo che mi sarebbe mai piaciuta Lucille” e rubandole un altro bacio: “Di Lucille sono pieni i saloni del bel mondo. Per riempire la mia casa io voglio te. Voglio te, Lucy.”
E Lucy si sentì così felice delle sue piccole imperfezioni.
Imperfezioni che l'avevano portata tra le sue braccia.
Imperfezioni che le avevano mostrato il vero amore.

Il Diavolo e la LuceWhere stories live. Discover now