capitolo 29

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Direct tra @paulodybala e @carolinamarchisio
P: Carol, un'ultima possibilità ti supplico🙇‍♂️
C: Chi mi dice che non mi tradirai di nuovo?😟
P: Te lo giuro che non lo farò mai. Dove sono i bambini?😕
C: Sono da mio padre
P: Sei sola?
C: ma che c'entra?! Comunque si sono sola
P: arrivo da te
C: Paulo no veramente non venire
P: perchè?
C: Perchè no Paulo ho bisogno di tempo e di riposo. Sono stressata
P: Arrivo❤

Paulo pow's
Arrivo a casa sua o meglio la nostra vecchia casa. Suono il campanello e mi apre una ragazza dai capelli marroni spento, delle occhiaie enormi sotto gli quegli occhi angelici e tutta scompigliata "Paulo vai via" ringhiò, tentò di chiudere la porta ma la presi "Carolina che succede?" Ero preoccupato "Niente che ti interessi" era diventata una menefreghista in quegli ultimi tempi mi sembrava ma mi faceva impazzire sempre di più "Fammi entrare almeno" e così fece. La casa era pulitissima e ordinata ma non rispecchiava per niente l'aspetto della proprietaria "Carolina mi spiace. Non volevo tutto questo. Non volevo che ti riducessi così" "Paulo ormai il danno l'hai fatto. Ora vattene voglio riposarmi sono troppo stressata" chissà da quanto non dormiva viste le occhiaie "Carolina ora dobbiamo parlare. Come ti sei conciata?!" Non sembrava più la ragazza dolce e timida che amavo "Be come dovrei essere se non dormo da 2 mesi quasi" scoppiò in lacrime buttandosi sul divano, andai ad abbracciarla "Ei stai calma. Ci sono io qua adesso" adesso riconoscevo la Carolina emotiva di cui mi ero innamorato perso "scusa" continuava a ripetere singhiozzando nel pianto "Ma di cosa?" "Di tutto. Della mia imperfezione, della mia gelosia e del mio carattere di merda e di tutto, ti ho rovinato la vita" quanto mi avtebbe ancora sorpreso questa ragazza "Ei, ascolta. Tu sei perfetta nella tua imperfezione. La gelosia è una brutta bestia ma tutti convivono con lei. Il tuo carattere è quello che ti remde unica e che mi ha fatto innamorare di te anche solo dicendo una parola appena sveglia mi facevi capire quanto sono fortunato. Tu non mi hai per niente rovinato la vita anzi l'hai migliorata in meglio, mi hai fatto capire che oltra al calcio e a me stesso posso amare altra persone, dopo la morte di mio padre mi sono chiuso troppo ma tu sei riuscita a riaprirmi e ad amare. Ti amo sappilo" ero commosso da ciò che avevo detto "Paulo, ti... ti... ti amo... ma è meglio per entrambi non frequentarci più" ero esterefatto "come? Se ci amiamo..." mi zittii subito prima che finissi la frase "Non voglio soffrire di nuovo" era come un vetro, così fragile ma allo stesso tempo inflessibile come una roccia "Te lo prometto che non soffrirai mai più" dissi e il mio corpo fece tutto da solo: la baciò. Inizialmente lei voleva togliersi da quella situazione ma poi iniziò a baciarmi con foga e amore. Il suo profumo, le sue labbra e le lacrime mi provocavano una sensazione incredibile perchè la amavo e lei amava me.

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