Capitolo 9

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Martina
"E QUINDI JORGE TI HA INVITATA A USCIRE STASERA E TU CE LO DICI COSÌ!?"
Sbraitarono Lodo e Cande.
"Su, è tardi, muoviti!"
Disse Cande.
"Si ragazze, con calma..."
"CON CALMA?"
Urlarono un'altra volta.
Le guardai.
"Bene, io e Cande togliamo il disturbo. Tra pochissimo arriverà Jorge"
Disse Lodo.
Non feci neanche in tempo a salutarle, che erano già uscite dalla porta di casa.
Andai a farmi una doccia.
Jorge mi aveva scritto di non vestirmi in modo troppo elegante.
Misi una magliettina rosa con sotto un semplice jeans attillato e le mie zeppe.
Mi truccai leggermente, presi la borsa e il telefono e...ero pronta.
Suonarono al campanello di casa. Andai ad aprire e mi trovai davanti Jorge.
"Potevi chiamarmi, sarei scesa."
Gli dissi, posando dolcemente le mie labbra sulle sue.
Alzò le spalle e poi scendemmo dalle scale del palazzo. Entrai nella sua macchina e mi fece scegliere una canzone. Misi il cd di Beyoncé.
"Dove mi stai portando?"
Chiesi.
"È una sorpresa, principessa."
Misi il broncio e lui lo baciò.
Sorrisi.
"Non distrarti e guida, mio principe, o finirai per farci fare un incidente."
"Non lo permetterei mai, principessa."
Mi baciò un'altra volta.
"Siamo arrivati."
Scese dalla macchina e mi aprì la portiera. Scesi anche io e lo presi per mano.
"Andiamo."
Disse lui, iniziando a camminare.
Era il Music Musting, il locale più famoso di tutta Buenos Aires. Era un po' lontano dal nostro quartiere. Desideravo andarci da tanto.
Non era un posto molto romantico, ma Jorge lo rendeva perfetto.
Ci sedemmo a un tavolo e ordinammo un panino a testa, con le patatine e due bicchieri di coca.
Lì facevano anche il karaoke.
Ad un tratto sentii una ragazza cantare Halo, una delle mie canzoni preferite di sempre.
Cominciai a canticchiare e Jorge mi guardava sorridendo.
"Scusami, devo andare un attimo in bagno. Torno subito."
Jorge si alzò dalla sedia, mentre io continuavo a canticchiare.

Jorge
Andai dal ragazzo del karaoke e gli domandai:
"Mi scusi, signore. La prossima canzone potrebbe essere la 75? Vorrei che dicesse che è una canzone che deve cantare una principessa con il suo principe. È per la mia ragazza, la prego."
Lui sorrise e annui.
"La prossima sarà la vostra."
Sorrisi e tornai da Tini.
"Fatto?"
Chiese lei.
"Tutto apposto."
Continuammo a mangiare, a ridere e a scherzare insieme, quando ad un tratto...
"La prossima è una canzone che può essere cantata solo da una principessa, accompagnata dal suo principe."
Mi voltai verso Martina e le porsi la mano.
Aveva gli occhi leggermente lucidi.
Afferrò la mia mano e si lasciò guidare sul palco.
Le porsi un microfono, che afferrò subito.
Ci mettemmo l' uno di fronte all'altro e ci guardammo negli occhi.
Poi apartì la base.
Questa ragazza ha un talento innato per il canto.

"No soy ave para volar,
Y en un cuadro no se pintar
No soy poeta escultor.
Tan solo soy lo que soy.

Las estrellas no se leer,
Y la luna no bajare.
No soy el cielo, ni el sol...
Tan solo soy.

Pero hay cosas que si sé,
Ven aquí y te mostraré.
En tu ojos puedo ver....
Lo puedes lograr, prueba imaginar.

Podemos pintar, colores al alma,
Podemos gritar iee eê
Podemos volar, sin tener alas...
Ser la letra en mi canción,
Y tallarme en tu voz.

No soy el sol que se pone en el mar,
No se nada que este por pasar.
No soy un príncipe azul...
Tan solo soy.

Pero hay cosas que si sé,
Ven aquí y te mostraré.
En tu ojos puedo ver....
Lo puedes lograr, (lo puedes lograr...)
Prueba imaginar.

Podemos pintar, colores al alma,
Podemos gritar iee eê
Podemos volar, sin tener alas...
Ser la letra en mi canción...

No es el destino,
Ni la suerte que vino por mi.
Lo imaginamos...
Y la magia te trajo hasta aquí...

Podemos pintar, colores al alma,
Podemos gritar iee eê
Podemos volar, si tener alas...
Ser la letra en mi canción...
Podemos pintar, colores al alma,
Podemos gritar iee eê
Podemos volar, si tener alas...
Ser la letra en mi canción...
Y tallarme en tu voz."

"Grazie."
Mi sussurrò piano.
E feci l'unica cosa che mi sentii di fare: la baciai.
Le mie labbra non avrebbero mai lasciato le sue.
Erano fatte per stare attaccate.
Giorno
E notte.
Estate
E inverno.
Perché gli opposti si attraggono e respingono allo stesso tempo, ma non se sono simili.

Martina
La serata finì in fretta.
Cantare con lui era stato così bello...qualcosa di magico!
Come la magia che provavo ogni volta che stavo con lui.
Uscimmo dal locale.
"Ti sei divertita?"
Mi chiese.
Mi accoccolai di più al suo petto.
"Tanto...grazie ancora."
Mi sorrise, abbracciandomi.
"Ti va di restare a casa mia, per stanotte? A dormire, intendo..."
Si mise una mano dietro la testa e se la grattò, imbarazzato.
Risi a quel suo gesto.
"Certo."
Gli risposi e poi lo baciai.
Salimmo in macchina e ripetemmo ciò che avevamo fatto all'andata.
Sapevo che Jorge viveva con sua madre e il suo fratellino, ma mi aveva detto che entrambi non sarebbero tornati a casa perché la signora Blanco avrebbe dormito a casa del suo nuovo compagno e il piccolo Daniel sarebbe rimasto a casa di un amico.
Mi sarei vergognata a dormire insieme al mio ragazzo con la madre e il fratellino in casa.
"A che pensi?"
Mi chiese lui.
"A quanto sono felice di averti conosciuto."
Risposi.
Era vero. Pensavo sempre a come fosse stato possibile che un ragazzo così perfetto si fosse innamorato di una ragazza normale come me.
"Ti amo principessa. Ora scendi, siamo arrivati."
E così mi trovai davanti a casa sua.



Angolo autrice
Uuuh😏😏...
Stoessel e Blanco soli soletti...
No genitori,
No amici,
No Diego,
No Lodovica,
No Ruggero,
No Candelaria,
No fratellini minori;
nessuno, solo loro ajqosgaoqsjskak😍🔥
Leggete e votate💗
Baci, hugmejortini 😘🔥🔥

That's Would Be IMPOSSIBLEWhere stories live. Discover now