Capitolo 2

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-Lo strozzo- sbottò Caleb. Shawn aveva dato buca ai ragazzi, quindi per il primo giorno in cui avrebbero lavorato al progetto non ci sarebbe stato. E aveva avvertito solo dopo che gli altri tre si furono riuniti.
-Avrà avuto altro da fare- disse Jude prendendo il portatile.
-Credici- mormorò piano il castano, convinto che non l'avessero sentito. Ma non fu così, ma non fecero domande.
-Su cos'è il progetto...?- chiese David che non aveva prestato attenzione alla lezione.
-Sulla mitologia greca- risposero in coro gli altri due, arrossendo entrambi appena.
-Ah. Non so un cazzo, bene-
-Perfetto. A sto punto la facciamo solo io e Jude- commentò sarcastico Caleb.
-Ottima idea- disse però David in tono abbastanza serio, prima di prendere le sue cose e andarsene.
-Non ci credo. Ma è deficiente forte- commentò stupito il castano. Sia lui che Jude non si aspettavano questa cosa, e il fatto che fossero rimasti loro due da soli li metteva a disagio. E probabilmente sarebbero finiti col litigare, come al solito.
-Non finirà bene...- mormorò Jude.

-Ti stai sbagliando- sbottò nuovamente il rasta. Si erano messi a litigare perché Caleb sosteneva che Efesto fosse figlio solo di Era, e che fosse stata lei a scagliarlo giù dall'Olimpo. Jude, invece, sosteneva che fosse figlio di Era e Zeus e che fu quest'ultimo, in un momento d'ira, a scagliarlo giù.
-Oh da qua- disse il castano rubandogli il portatile e cercando sull'Enciclopedia. Da questa ricerca, poterono constatare che entrambe le due versione erano giuste.
-Avevamo ragione entrambi- commentò Jude.
-Quindi nella storia di Efesto scriviamo entrambe?- chiese Caleb fissando lo schermo.
-Scriviamo? Ma se tu ti stai limitando a dettare qualche cosa che sai-
-Preferisci che me ne vada e smetta di dare anche questo piccolo contributo?- chiese alterato Caleb.
-Come se si notasse la differenza-
-Bene. Allora vado-
Il castano si alzò e si avviò verso l'uscita, ma Jude, con chissà quale coraggio, lo bloccò per il polso. Il punk girò leggermente la testa per guardarlo. Teneva lo sguardo basso e probabilmente le guance leggermente rosse.
-Resta...- sussurrò imbarazzato. Caleb, a differenza di ciò che si aspettava il rasta, non fece battutine nè lo derise. Si limitò a scostare delicatamente la sua mano dal polso, per poi tornare a sedersi. Jude si diede dell'idiota prima di tornare anche lui a sedersi, imbarazzato.
-Dobbiamo parlare di Ares adesso- disse Caleb iniziando già a cercare online qualche informazione. Ma aveva la testa altrove. Stava cercando di dare una motivazione al gesto di Jude, perché non poteva essere dovuto solo al fatto che non volesse fare solo la ricerca. Perché avrebbe potuto anche chiamare David, anche solo per aver compagnia. Che Shawn non avesse tutti i torti...?

-Ragazzi- salutò il patrigno di Jude entrando -come sta andando? No, non ditemelo. Tanto sono certo che va tutto bene. Volevo sapere se Caleb volesse restare a dormire qui visto che è molto tardi e non mi fido a lasciarlo uscire con questo buio-
Caleb stava per rifiutare e dire che era in grado di tornarsene a casa senza problemi, ma venne preceduto.
-Si padre, resta-
L'uomo sorrise, per poi uscire.
-Che cazzo dici? Me ne posso benissimo tornare a casa-
-Mio padre ha ragione. Non è sicuro uscire a quest'ora. Guarda, sono le dieci e mezza. È troppo tardi-
-Nessuno ti ha dato il diritto di scegliere per me-
-Non fa niente-
-E se non volessi restare?-
-Resti comunque-
Il castano sbuffò, ma non disse altro. Non gli dispiaceva così tanto restare più tempo con Jude. Si alzò prendendo il telefono.
-Avverto mia madre e torno- disse solamente, uscendo dalla stanza. Mandò un messaggio a sua mamma, poi chiamò Shawn.
-Ehy Cal. Dormirai con Jude, contento?-
-Sei un essere malvagio-
-Eddaiii, so che mi stai adorando-
-Può darsi. Ma come hai fatto?-
-Ho un aiuto dall'interno-
-Hai detto tutto a David?!-
-No! Lui mi ha chiesto se ti piaceva Jude e io ho risposto. Ha capito tutto solo. E poi, io gli ho fatto la stessa domanda e a Jude gli piaci. E ci siamo organizzati. E in più suo padre ci sta dando un piccolo aiuto-
-Che tipo di aiuto...?-
-Mio fratello mi chiama! Devo andare!-
-Tuo fratello è morto, stronzo-
-Ciao Cal!-
La chiamata si concluse così, e il castano si appuntò mentalmente che avrebbe dovuto strozzare il suo migliore amico, o fargli un monumento. Doveva decidere.

Defence||FudouKidou Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora