17 capitolo parte 2✔

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Vera

È trascorsa una settimana da quella sera che ci siamo scontrati in camera di Andrea, una settimana fatta di rammarico. Non è facile per me vederlo ma non poterlo toccare nè baciare. Non nego di amarlo e desiderarlo ancora. Ma non posso perdonarlo, già in passato l'ho assolto per il suo inganno ma questa volta non sarà così. A distanza di una settimana rivedo ancora davanti gli occhi Darya, con il suo sorriso da stronza, nel letto di lui. Ancora oggi rivedo quelle lenzuola sporche e intrise dell' odore del suo tradimento. Ripenso a quelle foto di loro due nudi e il mio cuore soffre.

Quando ho deciso di tornare al mio lavoro a Mondo marino, l'ho fatto con l'idea di mettermi subito all' opera: ho chiamato degli operai a mie spese per abbattere quella maledetta stanza, mi faceva schifo solo guardarla. Ho chiamato l'architetto in modo da far costruire una biblioteca al suo posto. Almeno sarà utile e poi a me piace leggere. In questi giorni sono stata molto impegnata e anche Andrea, infatti non ci siamo scontrati. Mi serviva l'aiuto di Anna ma non so che fine abbia fatto! Nessuno sa dirmi nulla. Spero che non le sia successo nulla di grave; ho chiesto a Federico il suo indirizzo, casomai faccio un salto da lei.

Ho chiamato il bar in centro dato che non ho tempo di uscire e ho ordinato un caffè macchiato: dopo ore di lavoro ne ho veramente bisogno. Bussano alla porta con grande sorpresa scopro che è Marco, un amico di Federico che ho conosciuto qualche tempo fa all' Empire. Marco mi sembra una brava persona, non sapeva che fossi la seconda socia di Mondo marino. Mi racconta che continua a lavorare nel bar in centro, poi prima di salutarci, mi invita a prendere un caffè insieme. Ma si.. Forse mi farà bene uscire con un amico.

Guardo l'orologio, sono quasi le nove devo tornare a casa, ho promesso a mia zia di cenare con lei. Prendo la mia borsa, spengo le luci ma mentre sto per uscire sento chiamare il mio nome.

<Ciao Vera, non sapevo che lavorassi qui anche tu

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<Ciao Vera, non sapevo che lavorassi qui anche tu.> Mi dice
<Certo che si, sono la socia di Andrea. Ma tu piuttosto... Cosa ci fai qui? Avevo detto chiaramente ad Andrea che non volevo più vederti sul posto di lavoro.>
<Si vede che la tua parola non conta poi tanto mia cara, proprio adesso mi ha chiamata. Ah! Per tua informazione, Andrea non ha avuto tempo di dirmi che eri sua socia, visto che eravamo impegnati... In altro.> Mi fa l'occhiolino. Ma che stronza!!!

Così l'hai chiamata tu eh? Ti faccio vedere io! Prendo il telefono e chiamo al bar, mi risponde Marco e gli chiedo se è libero e se può raggiungermi in ufficio, lui accetta. A noi due caro maritino! Dopo dieci minuti Marco arriva senza fiato
<Cos'hai Marco?>
<Scusami ma non volevo farti aspettare e così sono venuto di corsa.> Lo prendo sottobraccio e m'incammino con eleganza verso l'uscita, ma prima di andare via sento Andrea gridare però non riesco a capire cosa si stiano dicendo con quella vipera.

Busso alla sua porta ed entro con Marco. Andrea spalanca gli occhi, vedo il suo viso sbiancare, ma non mi interessa
<Buonasera, sono passata per dirti che domani ci dobbiamo vedere presto per definire alcune cose importanti.>
<Tu dove pensi di andare a quest'ora?>
<A te non deve interessare! Buona serata.> Darya sorride sbatto la porta lasciandolo con la bocca aperta.

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