12 capitolo✔

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Andrea

Stamattina mi sono svegliato presto perché devo incontrare Antonio Ferrero: sono giorni che tenta di parlarmi; so solo che è un avvocato ma mi hanno riferito che sono anni che non esercita. Adesso ha un collaboratore giovane, dicono che sia in gamba. Oltre a questo, non sono riuscito a sapere nulla, o forse non c'è altro di importante da sapere. Voglio capire cosa vuole da me. Intanto io ho pensato alla mia vita, al mio passato e a Vera. Dopo avermi confessato i suoi sentimenti e dopo aver visto i suoi occhi pieni di lacrime ho cambiato idea su di lei. Ho capito che non merita di soffrire, infondo lei non ha colpe, era solo una bambina quando è successo tutto. Ieri ha scatenato in me un mix di emozioni che non conoscevo. Mi è entrata dentro con prepotenza e all' improvviso, come un uragano. La cosa incredibile è che non mi aspettavo di provare un sentimento così forte ma naturale nei suoi confronti: sono rapito da lei...
Baciare le sue labbra è stata la cosa più schietta e genuina del mondo, è come se fossero state create per essere sfiorate da me. Il suo sapore è la mia droga, le sua bocca morbida mi fa impazzire.
Per non parlare del desiderio di averla: non è solo attrazione fisica, è un qualcosa che va oltre! E' la voglia di possedere non solo il suo corpo ma anche la sua anima e il suo cuore.

Vera  è la donna per cui darei la mia vita se fosse necessario, solo che non sono riuscito a dirglielo. Per tanti anni ho covato rabbia e odio, non ho mai ricevuto amore. L'unica persona che mi amava davvero era mia madre ma purtroppo mi è stata portata via proprio quando avevo più bisogno di lei.
Ricordo ogni giorno le sue parole... fino ad oggi non vi ho dato mai ascolto. Ma ora ho capito, grazie a Vera, che posso riuscire a dimenticare e ricominciare. Non più vendetta
squilla il telefono e mi distrae dai miei pensieri; è Federico.
<André ma dove sei finito?> Lo sento agitato
<Fede calmati, sto arrivando.> Dico. non capisco, è da quando ha saputo di questo incontro lo sento agitato.
Anche Federico lavora per me, per meglio dire lavoriamo insieme; avevo bisogno di una persona fidata e lui era la persona giusta e poi siamo amici fin piccoli.
<Sbrigati dai!.> Ma cosa gli prende? Boh!
Ho deciso di fare questo incontro nel mio ufficio a " Mondo marino".
Dopo 5 minuti arrivo e trovo Federico che cammina nervoso, avanti e indietro.
<Smettila, mi stai facendo girare la testa.> Dico
<Come fai a stare tranquillo?> Chiede, ma che razza di domanda è?
<Non ho nulla da temere, sono solo curioso di sapere cosa vuole da me.> Bussano alla porta e Federico mi guarda.

> Bussano alla porta e Federico mi guarda

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<Avanti.> Entra Anna la mia nuova segretaria. E sì, l'altra l'ho licenziata: quella cretina non ricordava neppure il mio nome.
<Signor Coppola è arrivato il signor Ferrero.> Finalmente!
<Fallo entrare.> Dico autoritario
Vedo entrare un uomo molto distinto, non è solo, con lui entra un ragazzo più giovane, suppongo sia chi lo affianca nelle udienze e nel suo lavoro: Cristian

> Dico autoritario Vedo entrare un uomo molto distinto, non è solo, con lui entra un ragazzo più giovane, suppongo sia chi lo affianca nelle udienze e nel suo lavoro: Cristian

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