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Mi ricordo quando e come mi hai ucciso.
Oh, caro, quanto ha fatto male e quanto farà male amarti.
Era l'ultimo giorno dell'anno o forse il primo ed eravamo ad una festa.
Ero lì solo per te.
Mi ricordo le tue parole di prima mattina, "scusami non volevo è stato tutto un errore" hai detto velocemente e mi hai abbracciato.
Erano le 5 del mattino ed eravamo sotto casa mia e il mio corpo era riscaldato dal tuo calore.
Oh, quanto amo il tuo corpo.
Un calore mai sentito prima, partiva dal mio petto e andava ovunque nel mio corpo, come il sangue che scorreva nelle mie vene.
E il mio cuore batteva, forse un po' troppo forte, forse lo riuscivi a sentire.
Nel pomeriggio sei uscito con un ragazzo, un certo Wonhoe o Wonho non ricordo, e ho capito perché era tutto un errore.
E hai pienamente ragione a preferire lui, cosa gli manca? È bellissimo e sembra davvero dolce.
Ma sai, anche se lui ha il permesso di toccarti e guardarti, non ti amerà mai quanto me.
Ogni mattina, purtroppo, mi sveglio e cerco il tuo aspro odore di agrumi nel letto e il tuo calore nei termosifoni ma sono sempre spenti e freddi come il mio sguardo e il tuo in quel maledetto giorno in cui ci siamo incontrati e guardati per la prima volta.
Oppure come in quel giorno dove guardavi il tramonto e tiravi piccoli sassolini nel mare.
Non so com'era il cielo in quel momento, o com'erano le onde, non perché non mi ricordo bensì perché l'unica cosa bella in quel momento eri tu, con gli occhi leggermente lucidi e il viso illuminato dal sole che se ne andava con la tua felicità.
Volevo abbracciarti, dirti che Jooheon era solamente uno stronzo ma tu sei stato sempre un angelo superiore a me.
Forse non eri puro come un angelo, forse eri più il diavolo che si nascondeva dietro una dolce faccia ma non importa.
Posso bruciare per te.
Anzi, lo sto facendo, sto affondando in un oceano di dolore.
Non ti voglio dare la colpa di amare uno sconosciuto con un bel viso bensì di avermi toccato, di avermi fatto sognare una sola volta.
Potevi non farlo o farlo due volte.
Adesso mi sento solo.
Forse non dovevo innamorarmi di te.
Ormai è troppo tardi.
Vorrei vederti soffrire per me, vorrei farti provare ciò che provo io.
Non dovrei farlo, in fondo sei ancora mio amico, credo.
Ma non riesco ad andare avanti.
Non riesco a smettere di sanguinare, il foglio è bagnato.
Bagnato è anche il mio viso.
Salate lacrime scendono nei miei lineamenti, quei lineamenti che ti piacevano o così dicevi.
Dimmi, mi hai mai amato?
Hai mai provato qualcosa per me?
Vorrei scriverti altro in questa ultima lettera ma non riesco.
Solo poche parole e ricordi mi passano in mente, o forse me ne passato troppi.
Vorrei rivedere il tuo sorriso, perché non sei qui?
Perché non mi tocchi i capelli?
Perché non mi consoli?
Perché non mi salvi?
Perché non mi dici che tutto andrà bene?
È perché non vado bene?
È per quel ragazzo?
Eppure mi hai sempre detto che saresti restato con me.
Non dovevo crederti.
Non devo credere a nessuno.
Tutti mentono.
Nessuno mi aiuterà.
Per questo, ho provato ad aiutarmi da solo.
Il mio corpo era tranquillo ma la mia mente ancora incasinata.
Voglio rivederti, e voglio essere sfiorato da te, non dalle mie stupide ed inutili mani.
Non sono uscito di casa per molti giorni.
Che giorno è? Che anno è?
Perché non sei qui?
Perché mi ricordo tutto?
Perché non sento più niente?
Vorrei averti qui vicino.
Voglio dirti "è tutto ok" e asciugarti le lacrime quando ne avrai bisogno.
Divertente come trovo impossibile odiarti ma così facile odiarmi.
Non dovevo avvicinarmi a te, fuoco.
Tu sei fuoco.
Tu sei un incendio.
E io ero acqua, ero tsunami.
Ma a volte il fuoco non vuole essere calmato, spento.
E l'acqua si è vaporizzata, troppo calore, bruciava troppo.
Ma nella mia mente ci sei solo tu, le tue domande, le mie risposte, le tue parole, i miei sogni, il tuo sguardo, il mio vuoto.
Chissà se ti manco, o caro changkyun.
Chissà se ti mancherò.
Tu mi manchi e anche troppo.
Quando guardo il telefono non ci sono tue chiamate, non ci sono messaggi.
Perché?
Mi odi?
Chissà, forse mi vedrai in tv: hai sempre amato guardare il telegiornale.
È vero, Changkyun, sei il diavolo e mi stai portando all'inferno.
Sembra un posto caldo, amo il calore.
Lì esiste il dolore?
È un dolore eterno?
O quella è la realtà?
Ho iniziato, non mi pentirò.
Il sangue esce dal mio braccio e la mia gamba, mi sto dipingendo.
Tu ami l'arte, volevo andare in un museo con te.
Scusami, Changkyun, scusami.
Perché mi sto scusando? A te non importa di me.
Ho una bottiglietta d'acqua e una scatolina davanti a me.
Addio, Changkyun.
Addio, dolore.
Ecco com'è finito tutto ciò che non doveva iniziare.
Mi mancherai solo tu, angelo e diavolo, fuoco non più mio.
Grazie per avermi sorriso.
Non ti dimenticherò anche se mi hai fatto male.
Hai fatto tanto male.
Così tanto male, non posso più respirare.
Ho ingoiato tutto come Wonhoe ingoia te.
Ti ho amato ma mi hai fatto solo male e mi hai portato a questo.
Eppure ti amo ancora.
Sii felice, dolce Changkyun.

-Kihyun.

Dopo aver letto la lettera, aspre lacrime gli uscirono dagli occhi.
Un braccio si avvicinò a lui per proteggerlo ma lui non voleva protezioni, non da quel braccio.
Quel braccio che aveva toccato un altro anche se toccava i bei capelli di Changkyun ogni giorno.
"Wonho, vattene ora, vai da Hyungwon."
"Hai frainteso, Changkyun io ti amo da morire!"
"Lui mi amava da morire, infatti è quasi morto. Non ti credo più."
Dopo aver sentito quelle parole, Wonho, si sentì nudo, scoperto e andò via.
Si era innamorato di Hyungwon mentre aveva un altro ragazzo con lui.
"Kihyun, scusa."
Kihyun si svegliò.
"Cos'è? Il paradiso? L'inferno? Perché sono qua?"
"Kihyun, dammi una possibilità, ti prego. Voglio provare ad amarti."
"Per te tutto."
I due ragazzi si guardarono, le lacrime ancora scendevano sui loro visi.
E Changkyun si allungò verso l'altro.
Le loro labbra si abbracciarono.

-fine.

All'inizio doveva finire male
ma mi sentivo troppo male e in colpa.
Spero vi sia piaciuta soprattutto perché è un po' ispirata alla realtà.
Non la rileggerò ora, quindi se ci sono errori ditelo grazie :)

sweather weather ღ changkiWhere stories live. Discover now