Capitolo 62: l'altro.

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Songs: Ermal Meta - Odio le favole.
Louis Tomlinson - I miss you.

Harry

Mi sveglio sentendo la voce acuta di Louis che urla contro non so chi. «Impazzirà!»

«Bene. Così aprirà finalmente gli occhi».

Riconosco l'altra voce nonostante mi arrivi ovattata, sta discutendo con Chris. Che palle! Ma è questa l'ora di litigare?
Sbadiglio rumorosamente, mentre alzo la testa dal guanciale solo per guardare l'orologio sul comodino e mi rendo conto che è già l'ora di pranzo, decido di alzarmi anche se non ho alcuna intenzione di mangiare. Sento un mal di testa terribile e la voglia di vomitare un'altra volta tutto l'alcol ingerito ieri sera.

Dovrei darmi una regolata.

Frugo tra le lenzuola alla ricerca dei miei boxer, ma l'unica cosa che trovo è un perizoma viola.

Davvero, davvero divertente. Sul serio quella tipa ha pensato che lasciandolo qui "per sbaglio", poi avrei fatto di tutto per contattarla e farglielo riavere?
"Ehi ciao, hai dimenticato il tuo perizoma qui. Ti va di venire a riprenderlo?"
Ma per favore! Neanche mi ricordo il suo nome.
Lo butto nel cestino in bagno, poi prendo dei panni puliti dalla cabina armadio e mi vesto con una lentezza inaudita, a fatica mi reggo in piedi. Torno in bagno per darmi una rinfrescata, mentre sento i due fidanzatini continuare a bisticciare.
Che vita di merda.

Scendo le scale e raggiungo Louis in cucina, lo trovo seduto intorno al tavolo da pranzo con davanti a sé la faccia di Christopher sullo schermo del laptop. Non appena mi vedono, chiudono la bocca all'istante.

Corrugo le sopracciglia, ma non mi importa del motivo del loro litigio, quindi alzo le spalle e faccio finta di niente.

«Come stai?» mi chiede Louis.

Come dovrei stare? Come uno che ha trascorso la notte a fumare e a bere, ecco come.

Prendo la scatola delle pasticche dal mobile della cucina e poi ne ingerisco una accompagnata da un bicchiere d'acqua fredda.

«Sto bene, puoi tornare a discutere con il tuo ragazzo» dico indicando il laptop.

«Siamo preoccupati per te».

«Hai già controllato le riviste di gossip?» chiede Christopher interrompendo Lou.

«A dire la verità, non le controllo mai. Cos'è successo, mi hanno beccato ubriaco? Non mi interessa, che scrivano ciò che vogliono».

«Non è quello» risponde sempre lui con un filo di voce. Il ragazzo al mio fianco gli fa cenno con una mano di tagliare il discorso.
Pensa che non me ne sia accorto?
Sbatto il bicchiere sul ripiano della cucina facendoli sussultare, mi sto incazzando.

«Cosa è successo?» chiedo di nuovo, stavolta serio e con tono di voce più alto. Prendo il primo cellulare che trovo sottomano e lo sblocco, mi appare la pagina internet di un articolo di gossip, ma stavolta non parla di me.

Bentley Rivers.

Cosa dovrebbe importarmi? A mala pena so chi sia.

Scorro le foto di lui sdraiato sull'erba a Central Park, immortalato mentre ride insieme ad una ragazza.
Continuo a trascinare il dito sullo schermo con calma, non capendo perché dovrebbe interessarmi la vita di questo figlio di papà.
Vedo lui che sale a cavalcioni sulla ragazza e — nonostante lei non sia ben riconoscibile — inizio a sentire una strana familiarità in quei capelli lunghi e nel fisico minuto che non mi lascia per niente tranquillo.
Il mio cuore batte sempre più forte, scatto dopo scatto.

Due mondi troppo distanti. || H.S.Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα