Capitolo 18: stupida Elizabeth.

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Chris dovrebbe venire a prendermi qui in aeroporto, ma — come al suo solito — è in ritardo.

Faccio un giro per i negozi, non riuscendo a stare seduta e ferma.
Entro in un'edicola trascinando il trolley con me. Così, magari, trovo qualcosa da leggere per far passare il tempo.
Mi avvicino alle riviste di architettura e design, un'altra mia passione dopo la scrittura e la fotografia.
Ma poi, non posso fare a meno di avvicinarmi alle riviste di gossip, si tratta pur sempre del mio lavoro!

Spalanco gli occhi quando leggo "Harry Styles" a caratteri cubitali nelle copertine della maggior parte delle riviste posizionate in ordine sopra il bancone.

Faccio un passo indietro e chiudo gli occhi per un secondo.
Il mio battito cardiaco è già accelerato per la paura di scoprire che cosa scrivono i miei colleghi.

È dal giorno di Natale che non sento Harry e mentirei se dicessi che non ho mai pensato al fatto che lui possa aver cambiato idea su di me.
Sinceramente, non credo possa avere motivi validi per farlo, dato che siamo usciti solo una volta e sembrava essere stata una bella serata anche per lui.
Inoltre, i messaggi che ci siamo scambiati durante la mia permanenza in Italia non sono stati neanche troppi e lui non mi ha dato motivo di pensare che non volesse più avere a che fare con me.
Anche se, al messaggio di capodanno non mi ha mai risposto...

Basta.
Faccio un passo in avanti e prendo una rivista a caso tra quelle che parlano di Styles.

"Harry Styles e Kendall Jenner: scintille a capodanno".

Ecco. Vaffanculo.

Sono una stupida.
Stupida.
Stupida.
Stupida, Elizabeth.

Lascio andare la rivista sul bancone insieme alle altre e faccio un grosso sospiro.

Mi devo calmare.

In fondo, sapevo che al 99,9% periodico sarebbe finita così.
Lui è uno stronzo di prima categoria e l'ho capito dal momento in cui l'ho visto scoparsi la moglie del mio direttore.
Cosa mi potevo aspettare da una persona del genere?

Sono una cogliona.

La suoneria del cellulare interrompe i miei pensieri.
È Christopher, finalmente.

«Ehi» rispondo.

«Sono davanti l'entrata, tu dove sei?»

«Aspettami lì, arrivo».

Esco dall'edicola lasciandomi i pettegolezzi su Harry alle spalle, ma con la consapevolezza che, adesso, so realmente chi è.

No, non se ne parla.

Torno indietro, entro di nuovo in edicola e prendo una di quelle riviste che ha la faccia della testa di cazzo in copertina.

La compro.

Se Rodger sapesse che ho comprato una rivista diversa dalla sua, probabilmente, mi licenzierebbe all'istante.
Ma cosa ci posso fare se il nostro numero di questo mese non è ancora uscito?
E poi, è una questione di vita o di morte.

Esco con la rivista sotto braccio e raggiungo Chris mentre continuo a maledirmi mentalmente.
Vorrei sbattere la testa contro il muro e ripetermi: "stupida, cogliona, illusa. Stupida, cogliona, illusa..."

«Eccoti!» mi viene incontro per poi lasciarmi un bacio con tanto di schiocco sulla guancia sinistra. «Allora? Come stai?»

 «Allora? Come stai?»

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Due mondi troppo distanti. || H.S.Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu