Capitolo 20

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Si passa al piano B

-ok- dissi a malincuore , dovevo farlo per la mia missione, resistere a questa tortura era la parola chiave,
-ora mangiamo-
- non ho fame - dichiarai sbuffando
-trova un modo per mangiare o te lo ficcherò tutto in bocca con la forza- mi disse cortesemente come un vero gentleman -bastardo- borbottai con i nervi che rischiavano di esplodere da un momento all'altro.
Questa situazione era davvero insopportabile
-cosa hai detto?- proferì con quel suo solito giugno malefico
-amore-
-Ho detto amore - ribadii sottolineando soprattutto con smacco la parola amore
-noto che ti piace chiamarmi così-mi fece l'occhiolino
- no, mi sto solo esercitando,perché involontariamente mi potrebbe uscire qualche insulto.s
Sai com'è uscirebbe qualche scandalo tipo : amministratore delegato della Mcarty Business chiamato dalla sua fidanzata , bastardo-
dissi cercai di essere abbastanza credibile, anche se sarei stata contenta se mi sarebbe scappato
- per una volta ti do ragione.
Sarebbe uno scandalo per la mia immagine-

Che giornata di merda avevo passato, esausta mi buttai sul letto, avrei voluto tanto che con me vivesse il mio ragazzo, che mi facesse divertire, che mi tenesse compagnia.
Volevo un ragazzo a cui donare il mio amore,invece avevo ottenuto Mr bastardo che faceva tutto questo solo per immagine.
Mentre la mia mente stava per allontanarsi dalla realtà per andare nel mondo perfetto sentii bussare alla porta, --avanti- dissi mezza addormentata , la porta si aprii e comparve la sagoma di Paul che teneva in mano qualcosa ,però non riuscivo a distinguere cosa
-cercavi questo?- disse incavolato nero e mostrandomi il computer
-come l'hai avuto?- replicai nervosa
-non sono fatti che ti riguardano- la vena gli pulsava sul collo, segno che era incavolato nero,lo buttò a terra e lo schiacciò con un piede, il computer era andato così come il mio piano in fumo, dovevo pensare al piano b e più in fretta possibile, nel frattempo Paul era tornato nella camera degli ospiti e il computer giaceva distrutto in mille pezzi sull'uscio della porta.
Dovevo avvisare Rooswort, ma senza farmi notare era questo il problema .Passai tutta la notte in bianco per cercare di organizzare il piano B senza intoppi.

Arrivammo davanti l'azienda e c'era una schiera di paparazzi appostati davanti alla porta; la nostra macchina si fermò davanti alla porta e poco dopo Martin, l'autista, aprì la portiera,Paul uscì fuori per primo poi mi porse la mano e appena uscii fuori inaspettatamente si fiondò sulle mie labbra , appena le posò dolcemente sulle mie , avvertii una scossa . I flash dei paparazzi erano impazziti, scattavano foto a più non posso; questi paparazzi stavano iniziando a darmi fastidio.
Varcammo l'entrata dell'azienda mano nella mano, dopo di che io la lasciai in modo brusco e andai nel mio ufficio .Non avevo molte cose da fare , così iniziai di nuovo a ripassare il piano, poi squillò i telefono , risposi
-pronto-
-amore delle mamma-
-mamma , cosa è successo?-
- niente , sei su tutte le riviste di gossip ,come quella che ha fatto sciogliere il cuore di ghiaccio di Paul -
- lascia perdere , io non ne sono innamorata , fa tutto parte della mia missione-
-sono sicura che la porterai a termine, però stai attenta , non giocare con il fuoco-
-si,si lo so perché se no prima o poi mi brucerò- dissi scocciata
-ora ti saluto, mi raccomando non fare niente se non sei felice , ricordalo sempre- -si, ciao mamma- posai il telefono sulla scrivania e mi sedetti sul divanetto e qualcuno bussò ,ormai ero destinata ad non avere più Privacy
- avanti-
-ehi là -comparve John con un sorriso smagliante
-hai fatto cadere Paul ai tuoi piedi-
-basta non c'è la faccio più, non è come sembra , un giorno che credo arriverà fra non molto,ti spiegherò tutgo-
-capisco- si grattò la testa e si sedette accanto a me
- ti va di andare a pranzo insieme?- Prima che aprissi la bocca per dargli una risposta la nostra conversazione venne interrotta
Ma chi poteva essere?Mr. Bastardo
- ehi , calma,calma. È di mia proprietà e poi stavo venendo proprio a prenderla per andare a pranzo -
- ok, calma, ritiro tutto, ci vediamo dopo Beatriçe- disse deluso
- ciao John- uscì dalla porta senza salutare Paul. Lo guardai attentamente ed aveva un espressione più dura in viso, come se fosse geloso di me , si avvicinò , un po' troppo per i miei gusti e mi diede un bacio molto passionale solo che non ricambiai
-quando siamo soli questa pagliacciata,ce la possiamo risparmiare-
-sei mia,ti posso usare quando e come voglio ma ora andiamo su!Si è fatto tardi- in quel momento i miei occhi erano rossi per la rabbia ,prese il mio soprabito e mi aiutò a metterlo, di chi si trattava ora Mr. Bastardo o Paul il dolce?

- come è andata la giornata amore?-mi chiese con fare gentile e premuroso mentre eravamo seduti al tavolo del ristorante
- bene e tu ?- sfoggiai il sorriso più finto che avevo
-alla grande- mentre stavamo per finire il pranzo
- ah dimenticavo- disse Paul passandosi la mano fra i capelli
-oggi alle quattro abbiamo un'intervista
- oh che bello - dissi con finto entusiasmo ,asciugai il muso con il tovagliolo e lo poggiai delicatamente sul tavolo
- non sai quanto mi dispiace ma devo andare a prendere una cosa a casa-
-va bene, però voglio un bacio, e me lo devi dare tu- dai Beatriçe è solo un bacio, c'è la puoi fare se guardi solo l'aspetto fisico, solo se guardi l'aspetto fisico e se penso a quello che mi sta facendo come glielo do il bacio?Feci un respiro profondo mi avvicinai a lui , chiusi gli occhi e gli diedi un bacio a stampo
- visto , non facevo così schifo,non capisco perché tutta questa messa in scena per un bacio, quando il primo giorno , mi stavi mangiando con la lingua- aveva ragione , il primo giorno me lo stavo mangiando con la lingua però non ero a conoscenza di quello che poteva fare . Senza rispondere uscii dal ristorante e fermai il primo taxi libero, gli diedi l'indirizzo e partii

La mia dipendenza. ..tuWhere stories live. Discover now