Capitolo 16

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"che la tortura inizi"

Mi svegliai e sentivo il mo visotutto bagnato e anche il cuscino, diedi un occhita alla sveglia e vidi che era tardi, ma non volevo alzrmi per andare a lavoro.Rimasi ancora un pò nel letto e nella mia mente riaffiorano gli ultimi pensieri prima di addormentarmi, chi era stato a rubare il mio commputer?di certo qualcuno che lo sapeva, qualcuno che voleva ricavare informazioni su di me, chinque l'ha fatto era davvero un bastardo, ma soprattutto perché proprio il computer e  non il telefono? e  se non avessi portato a termine la mia missione per colpa di quel computer? una vocina nella mia testa mi disse SVEGLIA, SVEGLIA,  tu sei Beatriçe James che fine ha fatto la tua determinazione?. Misi la felpa più larga che avevo e un pantalone della tuta , andai in cucina e misi su la caffettiera poi decisi di chiamre il mio capo,-Pronto signor Paul?- -si con chi parlo?- disse in tono freddo e autoritario, come poteva essere gia così di prima mattina?-sono la signorina James, le volevo dire che oggi non verrò a lavorare- -mi dispiace, ma le oggi dovrà venire,quindi alzi il culo e si muova,perché stasera dovrà fare anche gli straordinari-non feci in tempo a ribattere che staccò la chiamata, e tuute la buona maniere che aveva fino a due giorni fa , erano andate a farsi benedire? a malincuore presi la mia tazza di caffè e la bevvi tutto d'un sorso..Poi andai in bagno e appena vidi la mia immagine riflessa nello specchio mi venne un colpo, avevo delle occhiaie profondi e gli occhi arrossati e il mio viso aveva un colorito spento,io non mi truccavo mai ma a mali estremi,estremi rimedi.Tirai fuori  fondotinta  e correttore e iniziai a ridurre quel disastro,quando finii avevo ottenuto un ottimo risultato,le occhiaie non si notavano più ma rimaneva il problema degli occhi, di certo in quelle condizioni non potevo usare le lentine,così presi le goccine alla camomilla e ne misi qualche goccia poi tirai fuori dall'armadietto gli occhiali e l'indossai,  il più velocemente possibile mi lavai e  mi andai a vestire .Scesi di corsa le scale e andai in macchina cercando di andare veloce,ma a quell'ora non si poteva trovare di certo la strada libera,così mi fermai ad aspettare che il traffico iniziasse a scorrere,tanto ormai ero in ritardo,ma non mi preocupavo molto perché dovevo fare lo stesso gli straordinari fino a sera.Chissà perché Paul era in quel modo.Mi sentii osservata da qualcuno ma ,alzai subito lo sguardo che fino a un secondo prima vagava nel vuoto,ma non c'era nessuno.Arrivata a lavorare feci un grosso respiro prima di varcare la soglia,le porte scorrevoli  si aprirono e io  venni inghiottita in quell'enorme edificio.

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Ehii , mi aspetto che votate e soprattutto commentate per sapere le opinioni di questi ultimi due capitoli,vi avverto che nel prossimo ci sarà un avvenimento importante...

Kiss ♥♥

La mia dipendenza. ..tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora