Capitolo 30

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Prossimamente pubblicherò il booktrailer della storia e spero che vi piaccia.  Grazie Alessia per avermelo fatto ❤
Abby è più determinata che mai, tanto da spaventare Arold?
Buona lettura

Chiude la porta della stanza dell' albergo e il mio cuore batte più velocemente.
Dopo quel bacio nel parco Arold non ha aperto bocca, mi ha solo fatto fare un giro nel centro di Québec fino a portami in un albergo cinque stelle prendendo la suitte.

Vado vicino alla grande vetrata, siamo davvero in alto e le luci all' orizzonte sembrano tante piccole lucciole.
Vedo il suo riflesso dal vetro, il suo sguardo è come sempre impassibile.
Poggia la mano sopra la mia e la testa contro la spalla.
Quella libera stringe il mio addome.

"Puoi sempre scappare lupacchiotta, prima che ti mangi."

Lo sposto e vado vicino al letto.
Di spalle rispetto a lui abbasso la cerniera del vestito, facendo cadere le spalline che scivolano dal mio corpo fino a cadere per terra.
Resto intimo sui tacchi e mi giro verso di lui.

"Io non scappo mai."

Si leva la maglietta mentre cammina verso di me.
Afferra i miei capelli e mi spinge verso di lui, ma per colpa della sua irruenza perdo l' equilibrio e cado sul letto.

Mi segue dopo poco comprendomi con il suo.
Inizia a baciarmi la base del collo e la parte di seno che esce fuori dal reggiseno.
Il mio corpo s' inarca in automatico, ma lui con il palmo della mano mi respinge sotto.
I suoi occhi adesso sono rossi rubino e con la punta dei denti mi graffia la pelle leccando il sangue che fuoriesce.

"Tu vuoi conoscermi - blocca le mie mani sopra la testa con la sua mentre mi sistema al centro del letto - ma sei pronta a vedere il mostro che mi porto dentro?"

Sta temporeggiando, come se la cosa spaventasse più se stesso che me.

"Ognuno di noi ha un mostro dentro che non vogliamo far vedere a nessuno, io anche c' è l'ho. "

"E com'è?"

"Il mio è meglio non mostrarlo."

Detto questo mi libero le mani e capovolgo le posizioni, mettendomi seduta a cavalcioni su di lui.

"Vuoi ancora parlare o cosa?"

"No."

Mi afferra per la vita e capolge di nuovo la posizione

"Ma amo comandare quindi..."

"Hai sbagliato persona lo sai vero?"

"Vedremo."

Si abbassa verso di me baciandomi per poi spostare le sue mani sotto al mio sedere per spingermi contro il suo bacino.

Sussulto nel sentire già la sua erezione.
Abbandona le labbra e va verso il collo, affondando i suoi canini nella mia carne.
Cerca di farmi perdere il controllo, ma per risposta anch'io lo mordo, facendolo gemere.

Con le mani va a slacciare il reggiseno e con la bocca inizia a succhiare i capezzoli, mordendoli leggermente e massaggiandoli.
Inarco la schiena preda di quel calore che inizia ad espandersi dentro di me e quando finisce di spogliarmi anche lui si leva gli ultimi panni.

"Il tuo corpo mi appartiene Abby."

Le sue dita toccano il mio sesso, facendomi ansimare senza ritegno.

"Arold ah ah."

E come la prima volta, quando entra dentro di me mi morde di nuovo.
Le sue spinte però non sono delicate, ma più forti e selvaggio.
Dopo un primo fastidio non sento altro che piacere.
Si mantiene sul bordo del letto e raggiunge un punto che mi fa scappare un urletto fino a quando non vengo seguita da lui.

***

Il rumore dell' acqua mi distrae.
Arold è andato a farsi una doccia mentre io mi sono affacciata dal balcone della stanza indossando la sua maglietta.
L' aria fredda di fine dicembre è piacevole contro la mia calda pelle. Mi siedo sulla ringhiera guardando il cielo.

Temo quasi che quando domani arriverà la donna delle pulizie sverrà nel vedere le lenzuola sporche di sangue.

"Se vuoi puoi andare."

"Dopo casomai."

Mi raggiunge avvolto con un asciugamano in vita e si piazza in mezzo alle mie gambe, appoggiando la testa contro il mio petto.

"Ti ho fatto male?"

"No, il mio corpo è resistente."

Gli accarezzo i capelli umidi, alle volte è così lunatico che è sempre difficile capirlo.

"Allora? Come hai intenzione di usarmi?"

Solleva il capo e mi fissa per qualche istante.

"Per fare sesso."

"Non ci voleva un genio per capirlo. Io intendevo come vuoi usarmi contro chiunque."

"Sei una masochista per caso?"

"Voglio solo conoscerti e capire cosa ti passa per la testa."

Sospira, tanto o adesso o dopo, prima o poi lui mi userà.

"Gli ibridi possono diventare delle armi."

"Spiegati meglio."

"Per uccidervi non bastano le classiche armi, e poi, il vostro sangue è una fonte prelibata che aumenta i poteri dei vampiri élite."

Osserva il mio viso in cerca di una qualche reazione innoridita, ma non avviene.

"Quindi ti basta il mio sangue?"

"E la tua alleanza nelle battaglie, dato le tue capacità."

"E per quanto ne hai bevuto non ti basta?"

Riabbassa il capo.

"Devo essere il più forte."

Sollevo un sopracciglio, e vorrei ancora fargli qualche altra domanda, ma non me lo permette perché mi solleva tra le sue braccia e mi riporta nella stanza, ricominciando a possedermi.

***

La mattina torna all' alba nella mia camera.
Entro dalla finestra e mi butto sul letto, ma proprio in quel momento la sveglia inizia a suonare.

"Merda."

Cerco di chiuderla, ma nervosa la faccio esplodere beandomi del silenzio.

"Abby svegliati o farai tardi a scuola!"

Ora come non mai, sto odiando mio padre.

CINQUE MINUTI SONO TROPPI DA CHIEDERE!?
Dio che stress la mia vita, e come se non bastasse mentre cerco di trovare le forze per alzarmi Megan entra di scatto e si butta sopra di me uccidendo la mia povera schiena.

"Buongiorno fuggitiva."

"Mmmh."

"Dal sonno che vedo nei tuoi occhi penso che stanotte tu non abbia chiuso occhio vero?"

Sento la faccia andare in fiamme e con le energie residue afferro il cuscino e glielo sbatto dritto sul naso.

"Permalosa."

"Vecchia pettegola."

"Eeeeehhh è così che tratti la tua migliore amica?"

"E ti ho trattato."

Ci guardiamo prima di scoppiare a ridere.
La mia giornata è iniziata proprio bene, peccato che in quel momento io non sapessi cosa sarebbe successo di lì a poco.

Perdere il controllo è sempre un rischio per un licantropo.

Vi lascio con la suspense😈😈😈 muahahahha solo una personcina sa cosa accadrà.
AUGURI DI BUONA DOMENICA DELLA PALME!
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Baci baci
Manu

Hybrid         "Le nostre azioni fanno di noi ciò che siamo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora