★ giving up

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capitolo trentotto ;; giving up
terza persona
°..:*°

Le mani di Seokjin stavano tremando in modo terribile. Non riusciva a capire se fosse dovuto alla mancanza di sonno, la sua testa era piena solo del minore e del suo sorriso da coniglietto, o delle continue parole che gli scorrevano in testa e non si fermavano mai, convincendolo sempre di più a confessarsi. Nella sua mente c'era un promemoria, quello in cui Jeongguk diceva che odiava i bugiardi. Seokjin sarebbe un bugiardo se andasse in giro e facesse come se nulla fosse. Tutto sembrava essere più importante del benessere del suo stesso fidanzato, e questo aveva fatto ammalare il maggiore. Dopotutto, Seokjin non poteva fare nulla contro i suoi sentimenti, perché erano loro a controllare la sua mente.

Non appena Seokjin si siede su una panchina, lanciando occhiate al ragazzo carino e dall'aria felice seduto accanto a lui, si ritrova a prepararsi psicologicamente. Sapeva esattamente a cosa si stesse preparando, osservando Jeongguk mentre lui gli rivolgeva un sorriso luminoso e con rapidità gli avvolse le braccia attorno alle spalle con allegria.

"Stiamo per vincere!" Grida Jeongguk, che dovette alzare lo sguardo siccome Seokjin era più alto, persino di Taehyung, anche se solo di poco.

"...Hai ragione." Seokjin sorride tristemente guardando verso il basso, sentendo il bisogno di distogliere velocemente gli occhi prima che qualche parola fuori luogo potesse scappargli dalla bocca.

La mente del moro era una zona di battaglia tra i suoi stessi pensieri, alcuni rimproveravano mentre altri incoraggiavano. Odiava se stesso. Non era una novità, ma non avrebbe dovuto, perché semplicemente non riusciva a controllare ciò che il suo cuore desiderava. E il suo cuore desiderava quel piccolo coniglietto che saltellava in giro e che correva dal suo ragazzo. Seokjin non si era definito proprio geloso, mentre osservava la coppietta esultare per la vittoria con gioia mentre Jeongguk saltava e avvolgeva le gambe attorno alla vita di Taehyung, ma qualcosa c'era di sicuro realizzando che il suo occhio sinistro stesse avendo un leggero tic.

"Principessa!" Grida Namjoon, tirando fuori Seokjin dai pensieri profondi. Quest'ultimo riusciva a malapena a guardare il biondo, vergognandosi fin troppo di se stesso. Non si erano baciati come erano abituati a fare da ormai tanto tempo, e Namjoon l'aveva notato, ma stava anche cominciando a capire quale fosse il problema, "Stai bene—?"

"Dobbiamo parlare." Dice debolmente Seokjin, non lasciando che alcun tipo di sorriso gli salisse in faccia alla vista del viso attraente e confuso di Namjoon e della risata felice di Jeongguk a pochi passi di distanza.

"In realtà," Namjoon sorride all'improvviso, afferrando la mano sinistra di Seokjin, quella con il loro anello di fidanzamento, una fascia nera sull'anulare del maggiore, "Anch'io devo dirti qualcosa." Le fossette profonde accompagnano il sorriso felice Namjoon che trattiene qualcosa di peggiore mentre guida Seokjin verso una parte un po' più desolata, "Diremo entrambi quello che vogliamo dire al tre". Continua il minore con tono calmo, adesso in piedi sotto un pino piuttosto grande.

"Namjoon—" Dice incerto Seokjin dalla paura e gli prende la mano per fermarlo. Namjoon scuote la testa, cercando sempre di sopraffare il suo ragazzo.

"Principessa, sono abbastanza sicuro che abbiamo la stessa cosa da dirci." Dice fiduciosamente, alzando il naso con tono scherzoso, "Uno—"

"Namjoon—"

"Zitto, due."

"Namjoon, davvero non penso che—"

"Tre." Il minore sorride vivacemente per l'entusiasmo.

"—Andiamo a vivere insieme!—" Esordisce Namjoon con orgoglio.

"—Mi piace Jungkook!" Grida Seokjin frustrato perché il suo ragazzo non voleva ascoltare. Non doveva venire fuori in questo modo, non così. Lui voleva sedersi con Namjoon e parlargli con calma di quel nuovo problema, non gridarlo fuori e vedere il sorriso cadergli all'istante dal viso.

« pretty boy » taekook [ita]Where stories live. Discover now