Capitolo 2.

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Sono passati 3 mesi da quel maledetto giorno di marzo.

Ora siamo a giugno, è finita la scuola e mio fratello sta cercando un lavoro per poterci mantenere.

Io non posso aiutarlo in nessun modo perché nessuno darebbe un lavoro a una 12enne.

È frustrante sapere che ormai stanno finendo i soldi e ci stanno per sfrattare se non paghiamo subito tutte le bollette.

Mi sento così inutile, come posso fare per aiutarlo?

***

Erano le 4 del pomeriggio quando sentì il campanello ma, essendo troppo impegnata con la mia serie tv, non avevo voglia di scendere.

Sicuro è il postino, pensai, e ripresi a guardare lo schermo del mio computer che illuminava tutta la stanza avvolta nel buio.

"Sorellina scendi, Aaron è tornato e ti controllerà mentre io andrò al colloquio di lavoro" Urlò mio fratello dal piano di sotto distraendomi dalla mia serie tv.

Erano settimane che non vedevo Aaron perché era partito in Canada dai parenti per salutarli prima dell'inizio delle vacanze.

Scesi di corsa le scale e arrivata in soggiorno saltai in braccio ad Aaron che mi prese al volo anche se non se lo aspettava.

"Mi sei mancato tantissimo Aar" gli dissi mentre lo stringevo forte tra le mie braccia.

Lui mi baciò la fronte e ricambiò l'abbraccio.

"Anche tu mi sei mancata piccola Sav" disse con uno grande sorriso sincero.

Ormai era parte della mia nuova famiglia.

Mi aveva aiutato a superare la morte dei miei genitori, era stato vicino a me e a Gabriel il giorno del funerale, Ci aveva anche aiutato economicamente, mi aveva aiutato con la scuola e mi aveva fatto distrarre ogni tanto: era diventato come un secondo fratello e gli volevo bene, davvero.

Aaron è molto simile a mio fratello: protettivo e geloso, non vuole che nessun ragazzo mi si avvicini ma a me, nonostante tutto, piace potermi sentire al sicuro con i miei fratelli.

Aaron è un bel tipo: con degli enormi occhi grigi, le lentiggini e i capelli ricci e neri corti. Era alto e magro e aveva sia le braccia che il petto coperto da tatuaggi di ogni dimensione.

Sia lui che mio fratello facevano parte del mondo dell'Hip hop: tra graffiti, break dance, freestyle e skateboarding e frequentavano solo gente simile a loro, possibilmente non di Manhattan.

"Sto uscendo ragazzi, non fate cazzate... e Aaron controlla Sav" disse Gabriel dandomi un bacio sulla guancia e dirigendosi verso l'uscita di casa.

"Tornerò verso le 22, mi fermo a mangiare qualcosa con degli amici, non aspettatemi per cena" continuò mio fratello uscendo dalla porta.

Io e Aar decidiamo così di guardare la nostra serie tv preferita, Breaking Bad, sdraiati sul divano, sotto una coperta mentre mangiavamo schifezze: insomma, il sabato sera perfetto.

Verso le 6, dopo aver guardato quasi 3 episodi, decidemmo di uscire un po' per prendere una boccata d'aria.

Mi misi velocemente un crop top nero a collo alto senza maniche con un paio di pantaloncini a vita alta e sotto sempre le mie air max 97.

Aar era vestito, come sempre, con una canottiera dell'NBA e degli skinny con le vans basse. I suoi capelli ricci erano disordinati ma se li avesse avuti in ordine non sarebbe stato lui.

***

Uscimmo di casa verso le 7:30 e mi fece salire in macchina passando soprattutto nelle strade più trafficate.

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