nine.

5.2K 188 116
                                    

Ti hanno concesso un giorno di pace, ed oggi sei già in giro con lei.
Scommetto che non ti è mancata per niente.
Sono solito guardare la tv quando non ci sei, o magari cucinarti qualcosa.
Oggi no.
Oggi ho il cellulare in mano e sono steso sulla pancia sul nostro letto e scorro, scorro e scorro e la tl di Twitter si aggiorna ogni tre secondi.
Pessima mossa quella di seguire delle larries.
Stupido io che pretendo che la gente che crede in noi non commenti queste cose.
Le vedo.
Vi vedo.
Vi tenete per mano ma non vi guardate.
Mi viene da ridere.
A lei tieni la mano ma non la guardi mentre a me non tocchi mai ma mi guardi sempre.
Sembra incazzata.
Che succede?
Non avete litigato, solitamente andate d'accordo.
Non hai litigato neanche con me.
Che sta succedendo?
Sei stanco anche tu, ti si legge in faccia.
Sei stanco di uscire, stanco di fingere, ed io oggi stanco di aspettarti.
Il tempo sembra non passare mai.
Mai come oggi vorrei uscire ed andare a correre con la musica nelle orecchie, magari raggiungerti, magari tenerti per mano e guardarti come lei non sa fare.
Come ci riesce?
Come fa a tenerti per mano e non guardarti, non desiderarti, non volerti chiedere 'Lou, andiamo in quella stradina a baciarci?'?
Come fa a non venirle la voglia di baciarti in pubblico?
Lei che può, come fa a non volerti?
E non si deve permettere, poco ma sicuro, ma come può non desiderarti?
Forse perché lei che ha, non sa neanche cosa significhi farlo.
Non immagina nemmeno la sensazione del volerti e non poterti avere.
Come la invidio.
O meglio, le invidio solo questo, perché un mondo in cui tu mi tieni la mano ma non mi guardi è un mondo che io non voglio.
Preferisco non toccarti, non baciarti e non averti piuttosto che non sentire sempre i tuoi occhi su di me, piuttosto di sentirmi amato anche quando faccio altro.
Ecco, questo non glielo invidio per niente.
Sento sbattere la porta d'ingresso.
«Buongiorno!»
Buonasera semmai.
Butto la testa sul cuscino e già penso a cosa mi dirai, a come starai ed a come dovrò affrontarti.
«Che giornata di merda»
Appunto.
Ti stendi accanto a me e mi guardi con gli occhi socchiusi.
«È andata»
«Già»
Sono stanco.
Mi giro e mi sento accarezzare i capelli.
«Lasciami stare»
Mi allontano infastidito ed assonnato e mi appoggio sui gomiti per guardare il vuoto.
«Eh?»
«Lasciami stare»
«Perché?»
«Ho sonno, non ho voglia di far nulla»
«Ma ti stavo solo accarezzando»
Lo so.
Mi stropiccio gli occhi e cerco di rimanere tranquillo.
«Com'è andata?»
«Male»
«Perché?»
«Perché Danielle ha dovuto sopportare parecchie urla per coprirmi. Mi sarei anche sentito in colpa se non si fosse lamentata tutto il fottuto pomeriggio»
Okay, ora capisco.
«Che le hanno detto?»
«Che sono un irresponsabile, che ho degli impegni, che non posso fare la mia luna di miele mensile con te, che mi devo coprire e che se non mi do una mossa con questi impegni va a finire male»
Mi mordo l'interno della guancia e butto di nuovo la testa sul cuscino.
Sento di nuovo le tue mani nei capelli.
«Louis»
«Cosa?»
«Lasciami stare»
«Ma ti sto solo accarezzando!»
«Non mi rilassi se è questo quello che vuoi fare»
«Ma rilassa me!»
Prendo un grosso respiro e mi giro un'altra volta.
Non ti dico niente quando ricominci.
«Comunque la pap è stata abbastanza morta. Per via delle sue lamentele le ho fatto una sparata prima di uscire e ce l'aveva con me»
Ah, ecco cos'era successo.
«Davvero?»
«Sì, non mi ha guardato per tutto il tempo»
«Lo so»
Giuro che non l'ho fatto apposta.
Mi è scappato, mi è sfuggito ed è stato più forte di me.
«Come lo sai?»
Merda.
«Ho visto le foto»
Spalanchi gli occhi.
«E perché l'hai fatto?»
«Ero su Twitter, e credo di seguire le persone sbagliate»
«Le persone molto sbagliate»
«Erano tutte larries Louis»
«E allora le stiamo crescendo male»
Trattengo una risata, non mi sembra il caso di ridere ora.
«Erano un po' incazzate»
«Okay, non così tanto male»
Stavolta non ti rispondo.
«Come l'hai presa?»
«L'ho presa»
«Non l'ho guardata»
«È la situazione in generale a farmi schifo, e lo sai»
Annuisci ed abbassi lo sguardo.
«Perché eri su Twitter?»
«Mi andava»
«Non ci andavi da secoli»
«Infatti mi sembrava di essere tornato al periodo di Eleanor»
Non sai se ridere o incazzarti, te lo leggo negli occhi.
«Come scusa?»
Non me lo rimangio.
«Sembrava di essere tornato al periodo di Elea-»
«Sì ti avevo sentito»
«E allora perché me lo hai chiesto?»
Scuoti la testa e ti nascondi dietro le mani.
«Non ce la faccio così»
Eh?
«Scusami?»
«Non possiamo fare così»
«Così come?»
«Con te che rimetti sempre in mezzo Eleanor. Stiamo andando avanti Harry, Eleanor non c'è più, se n'è andata! Superala! Ora c'è Danielle, le carte in tavola sono cambiate ed il gioco è ben diverso e più facile. Smettila di pensare al passato e smettila di metterla in mezzo»
«È colpa mia se mi sembra tutto uguale?»
«No, è normale che ti sembri tutto uguale. Gli stunt sono tutti uguali, ma non puoi continuare a dire che ogni cosa ti ricorda Eleanor Harry, perché Eleanor non c'è più!»
«Grazie a Dio»
Te lo mormoro attutito dal cuscino.
«Già, grazie a Dio, quindi smettila di fare così!»
Vorrei, non puoi neanche immaginare quanto.
«Se non facessi sempre le stesse cose, se non uscissi sempre e se non le tenessi sempre la mano, forse smetterei di pensare che sia sempre tutto uguale»
«In realtà dovresti ringraziare che sia tutto uguale, perché se mi facessero sperimentare cose nuove con Danielle non credo proprio che ti piacerebbero»
«Tanto dopo quel bacio alle olimpiadi puoi fare di tutto»
«Era sul mento!»
Ho un rapporto abbastanza contorto con quel bacio.
Se ci penso mi sale il sangue al cervello, urlo, la ucciderei molto volentieri e al Diavolo le belle parole e la gentilezza, ma se lo vedo meglio beh, lì è divertimento puro.
Quello non era neanche un bacio.
Tu non sai baciare le ragazze.
Tu non sai baciare qualcuno che non sia io.
«Era comunque un bacio»
«Concentrati solo su quello, mi raccomando»
Alzo gli occhi al cielo e mi giro per guardarti.
«Che vuoi dire?»
«Che come sempre metti in mezzo i miei errori e non dai valore alle cose belle che io faccio per te. Le tratti come se non esistessero neanche.»
Non è vero.
«Ti sbagli»
«No Harry, no, fidati che non mi sbaglio. Mi sento dire di tutto da anni da tutti quanti, da te compreso, e quello che faccio non serve mai a niente»
Non dire così.
Ti giri per stenderti sulla schiena per guardare il soffitto e ti metti una mano sul torace.
«È inutile»
Non è vero.
«Non è inutile»
«È inutile. È inutile fare di tutto. Mi accorgo sempre di quando sbaglio e mi auguro che tu lasci passare perché ho fatto cose ben più belle, ma non succede mai. Mai una volta che mi dici 'grazie Louis', che capisci cosa metto in gioco, cosa faccio per te, mai.
Per te sono bravo e romantico solo se ti dico belle parole e se ti accarezzo, sennò non sono buono a nulla. E risparmiati le scuse per contestare o i monologhi per persuadermi, lo so che è così»
No no no.
Non è vero.
Non te lo dico ma lo penso.
Non ti ringrazio ma dovrei.
«Lou...»
«No Lou niente. Anche oggi ho passato una giornata da schifo perché Danielle era frustrata per i fatti suoi per colpa mia - per colpa nostra, cazzo Harry, è colpa nostra, la vacanza era nostra - e una volta tornato a casa non ti ho potuto neanche accarezzare i capelli. E devo ancora baciarti»
Cerco di avvicinarmi ma non rialzi la testa.
«Cazzo, mi hai respinto e non mi hai neanche salutato!»
Ti rimetti le mani sul viso ma non piangi.
Non riesco a guardarti, non riesco neanche a stare qui con te.
«Io esco.»
Mi alzo dal letto e ti lascio un bacio a stampo solo per farti contento.
Non so neanche dove stia andando, ma ho bisogno di prendere aria.

Silence & Sound.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora