one.

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H.

«Louis?»
Perché mi hai chiamato?
Ti sento singhiozzare.
Stai piangendo.
«Harry»
Trattengo il fiato e tento di rispondere.
«Che c'è?»
Passano dei secondi di silenzio.
Prima dieci, poi venti.
«Possiamo parlare?»
«Di cosa vuoi parlare?»
«Di noi due»
No.
Cazzo, no.
«Lou sei ubriaco»
«Non è vero»
«Si sente dalla voce»
Ti sento singhiozzare ancora.
Hai il pugno in bocca per trattenerti.
Quasi mi spavento quando capisco che mi accorgerei di tutto.
«Ho bisogno di parlarti»
«Ne parliamo domani quando starai meglio»
«Non starò mai - mai meglio se non mi parli» sussurri.
Chiudo gli occhi e serro i pugni quasi per farmi coraggio.
«Dimmi»
«Mi manchi»
Anche tu.
Tanto da star male.
«Lou vai a dormire»
«Non posso dormire senza di te»
Mi mordo il labbro sempre di più.
Sì che puoi.
Posso io senza te che mi stringi, come puoi non farcela tu?
«Lou è tardi...»
«Ti prego, ho bisogno di parlarti, non posso fare niente senza che tu mi torni in mente. Cazzo ti ho addosso, mi strapperei la pelle per quanto fa male!»
Anche io.
Cazzo, me la strapperei anch'io.
Non rispondo e mi godo il silenzio per una manciata di secondi.
Ventidue, ventitré, ventiquattro...
«Ti voglio baciare»
«Louis...»
«Perché non mi dici 'anche io'?»
«Lo sai...»
Trenta, trentuno, trentadue...
«Ho bisogno di toccarti»
Non ho neanche il coraggio di risponderti.
«Cazzo mi fanno male le mani, mi gira la testa al pensiero che non posso toccarti!»
Trentanove, quaranta, quarantuno...
«Voglio fare l'amore con te»
«Louis vai a dormire» ti prego in lacrime urlando.
«Non vado a dormire! Non ci riesco!»
«Sì che ci riesci, pensa a qualcosa di bello e ti addormenti»
«Perché dovrei pensare a qualcosa di bello quando la cosa più bella del mondo io l'abbracciavo? Come devo fare? Se ci penso non mi addormento neanche tra un milione di anni!»
Ti prego vai a dormire.
«Tu fai così per addormentarti?»
«Cosa?»
«Senza di me, pensi a qualcosa di bello per addormentarti?»
«Louis, ti prego, è tardi»
«Rispondimi»
«Lou...»
«Credi che ci siano ancora cose belle senza di me?»
No.
Neanche per scherzo.
«Sono serio, vai a dormire»
«Ti prometto che vado a dormire se mi rispondi»
Prendo un grosso respiro.
«No. Buonanotte» dico prima di chiudere.
Poso il cellulare e mi giro sul mio letto portando le mani in petto.
Pensa a qualcosa di bello, pensa a qualcosa di bello.
No, non è possibile.
Sento il telefono squillare, e serro i pugni trattenendo l'istinto di girarmi per vedere chi sia, anche se lo so già fin troppo bene.
Ti ignoro, ed arrivo a due chiamate.
Non ce la faccio più.
Mi giro per prendere il telefono e ti rispondo.
«Cosa vuoi?»
Nessuna risposta.
Sento solo un respiro affannato.
«Lou?»
«Stavi dormendo?»
«No, ma mi stavo per addormentare»
«Beato te»
Porto una mano davanti agli occhi, «Vuoi dirmi qualcosa?»
«No»
«E allora perché mi hai richiamato?»
Quindici, sedici, diciassette...
«Volevo sentire la tua voce»
«L'hai sentita cinque minuti fa»
Ventisette, ventotto, ventinove...
«Io voglio sentirla sempre»
«Non lo farai, sto per addormentarmi»
«Okay»
«Ciao Louis»
«No ti prego non chiudere, ti giuro che non parlo»
Mi giro su un fianco, «Non hai sonno?»
«Sì ma non sono a casa»
«E dove sei?» chiedo stropicciando gli occhi.
«In giro. Sto guardando le stelle, ti ricordi quando le guardavamo insieme?»
«Lou, perché non vai a casa?»
«...In estate soprattutto, ti appoggiavi sulla mia spalla e ti incantavi anche serate intere, ed io facevo lo stesso mentre ti lasciavo dei baci nei capelli»
Dio come mi ricordo tutto.
Ti prego, smettila.
«Non hai il passaggio a casa?»
«Non sono lontano, è che non voglio andarci, è diverso»
Mi mordo ancora il labbro, «Vedi di farlo, non puoi rimanere fuori tutta la notte»
«Come se ti importasse qualcosa» ridi freddamente, «Che ti importa? Può venirmi un malanno? Posso ammalarmi? Me ne farò una ragione, tanto non sarà da te che verrò a lamentarmi»
In realtà sì, ma sorvoliamo.
«Lou, vai a casa»
«Non ci penso proprio»
Chiudo gli occhi rassegnato.
«Fai come vuoi, buonanotte. E non mi richiamare» raccomando prima di chiudere, e rimango sorpreso quando mezz'ora dopo il cellulare non è ancora squillato.

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